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DIN PER JENIN
care e cari,
come forse già sapete le Donne in Nero hanno avviato una Campagna di
sostegno per le Donne di Jenin.
L'idea della campagna nasce da una serie di viaggi fatti dopo le incursioni
israeliane dell'aprile 2002. Tre di noi, mediche, sono partite a maggio con
una missione di Terres des Hommes per collaborare alle attività
socio-sanitarie del Medical Relief. Altre due si sono recate a Jenin ad
agosto per progettare con le donne di Jenin la campagna di solidarietà.
Altre visite sono seguite e seguiranno e speriamo di riuscire molto presto a
invitare in Italia qualcuna delle nostre amiche palestinesi, perché possano
parlare direttamente con voi e moltiplicare la già molto fitta rete di
relazioni che esiste tra le loro organizzazioni e le nostre. Ci teniamo in
particolare a ringraziare il Comitato "Modena per Jenin" e la ong NEXUS, che
da anni sono attive in quei territori, perché senza il loro aiuto non
saremmo mai riuscite a dare forma al nostro progetto.
In allegato troverete tutte le informazioni relative alla nostra Campagna.
Abbiamo scelto di lavorare con tre diversi gruppi di donne:
- le donne del campo profughi, che hanno perso tutto durante le incursioni
israeliane e non possono fare altro che sperare nella nostra solidarietà per
ricominciare a vivere;
- le giovani donne iscritte all'Università, che rischiano di non poter
terminare gli studi per i costi dell'occupazione;
- le donne dei villaggi, che si stano organizzando in piccoli gruppi per
attuare dei progetti che le aiutino sia a procurarsi un piccolo reddito che
ad emanciparsi sul piano sociale e politico.
Qualsiasi contributo è il benvenuto. Da parte nostra, siamo disponibili a
collaborare, nella forma che riterrete più opportuna, alla organizzazione di
iniziative pubbliche per diffondere la Campagna e far conoscere la difficile
realtà delle donne che in Palestina e Israele sono costrette ogni giorno a
confrontarsi con il conflitto armato.
Presso l'ufficio di Luisa Morgantini sono disponibili diversi rapporti
internazionali sui fatti di Jenin, che potete richiedere a
dinperjenin@yahoo.it. La stessa mail può essere utilizzata per
qualsiasi tipo di informazione e comunicazione. Aggiungo anche i recapiti
telefonici: 06 69950217 e 06 69200975; fax 06 69950200. Infine vi segnalo
che abbiamo aperto un conto corrente su Banca Etica per effettuare i
versamenti.
PUOI VERSARE:
- bonifico bancario su c/c n. 106500
intestato a Donne in Nero,
ABI 5018, CAB 12100,
presso Banca Popolare Etica Padova
- versamento sul c/c postale n. 12182317,
intestato a Donne in Nero - Banca Etica,
indicando nella causale "c/c n. 106500"
Vi ringrazio dell'attenzione e vi invio un cordiale saluto. Silvia Macchi
DONNE IN NERO in collaborazione con
le DONNE IN NERO con PALESTINIAN WOMEN'S UNION
PALESTINIAN MEDICAL RELIEF COMMITTEES
WOMEN'S STUDIES CENTER
chiedono il tuo sostegno
DONNE di JENIN
Campagna di raccolta fondi per le donne dei campo profughi
le studentesse universitarie e l'imprenditoria femminile
"A Jenin (Palestina) non ci sono i resti delle case, ma polvere, tutto è
stato distrutto dopo essere stato abbattuto, camminiamo su vestiti
ammucchiati, resti di pavimenti, frammenti di tazzine, giocattoli:
calpestiamo i ricordi e la vita stessa. Donne si aggirano lente tra le
macerie, riconoscono i loro oggetti, si siedono, parlano tra loro,
piangono: hanno perso tutto ma non vanno via. Costruiscono tende con
coperte lacere, stendono a terra un materasso e lì dormono."
Da Elvira, Teresa, Maria Teresa
Campo profughi di Jenin, maggio 2002
"Grazie per il vostro aiuto, è vero non ho più niente, ma non è solo
l'acqua di cui ho bisogno, puoi fare qualcosa per restituirmi mio padre?
Puoi darmi un po' di giustizia? Giustizia, ne abbiamo tanto bisogno e
diritto"
Najwa,13 anni a Luisa,
Campo profughi di Jenin, aprile 2002
Il 3 aprile 2002 l'esercito israeliano è entrato nel campo profughi di
Jenin per compiere la sua missione di rastrellamento dei sospetti
terroristi isolando così l'intera area con carri armati, bulldozer e aerei
da guerra. L'Human Rights Watch denuncia le seguenti violazioni dei diritti
umani: 140 case di-strutte e altre 200 rese inabitabili; 52 morti di cui 22
civili; civili usati come scudi umani, 8 giorni di totale chiusura del
campo all'accesso di medici, ambulanze e della Croce Rossa Internazionale.
Moltissime donne del campo sono rimaste senza casa e senza fonte di reddito
e devono far fronte ai bisogni immediati delle loro famiglie. Tutto questo
quando già da due anni la città è sotto occupazione militare e di
conseguenza vive una situazione di gravissima crisi economica che impedisce
alle ragazze di continuare i loro studi e toglie alle donne qualsiasi
risorsa da investire in progetti per il futuro.
Le Donne in Nero sono una rete internazionale di donne che ripudiano ogni
forma di guerra, di terrorismo, di fondamentalismi e di violazione dei
diritti umani e civili, ricercano pratiche non violente per la risoluzione
dei conflitti, promuovono la diplomazia dal basso e la partecipazione
attiva della donne ai tavoli delle trattative tra le parti, dove la loro
presenza ed esperienza è necessaria e preziosa. A muoverle è la relazione
diretta con le donne dei luoghi difficili, Palestinesi, Israeliane, dei
Balcani, Afghane, Kurde,Turche, Algerine, con tutte coloro che lavorano per
l'affermazione di una politica internazionale delle donne libere da guerre,
violenze e povertà per tutte e tutti.
Questa campagna nasce dalla rete di relazioni già esistente tra le Donne in
Nero italiane e le donne palestinesi. Le radici di questo progetto
risalgono al 1988 quando con un gruppo di donne ci recammo a Gerusalemme
per costruire relazioni con donne palestinesi e israeliane, per superare il
conflitto e l'occupazione militare israeliana, nel riconoscimento reciproco
del diritto alla sovranità, alla libertà, per due popoli e due stati.
In questi anni molti sono stati i progetti e le iniziative che abbiamo
fatto in comune. in quest'ultima Intifadah a partire dal dicembre 2000, con
"Io donna vado in Palestina" molte donne, in Nero e non solo, sono state
testimoni delle violazioni dei diritti, cercando con la loro presenza di
essere un argine alla violenza e alle umiliazioni subite dai palestinesi e
intessere relazioni con le forze pacifiste israeliane e il movimento
sociale palestinese.
Il Women's Studies Center è una ong palestinese di donne fondata nel 1989
per garantire uguali diritti e pari opportunità in campo economico, sociale
e politico alle donne. Il Women's Studies Center coordina un comitato di
donne per il sostegno a studentesse universitarie palestinesi costrette ad
abbandonare l 'università a causa dell''occupazione militare israeliana che
ha fatto crescere i costi degli studi superiori.
La Women's Union è un'organizzazione politica di donne palestinesi. Nate
alla fine degli anni '70, il loro obiettivo è la cre-scita politica delle
donne per il loro pieno coinvolgimento nella vita pubblica e nella lotta di
resistenza nazionale. Sviluppano programmi specifici per favorire
l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro e per far loro conoscere i loro
diritti. Nel campo profughi di Jenin si sono mobilitate in aiuto delle
donne che hanno perso assolutamente tutto sul piano materiale ma
soprattutto sono state private di qualsiasi sogno per il loro futuro e per
quello delle loro famiglie.
I Palestinian Medical Relief Committees (PMRC) sono dei comitati locali di
assistenza socio-sanitaria che organizzano più di 3000 volontari in tutti i
territori palestinesi. Operano accanto alle strutture istituzionali
dell'ANP per far fronte all'attuale situazione di emergenza. La loro
filosofia si incentra sul-l'idea di società civile, quale soggetto ricco di
valori ed energie da mobilitare e valorizzare per garantire la crescita
democratica del paese. Nell'area di Jenin, malgrado le difficoltà
economiche e di movimento indotte dall'occupazione militare, esistono 13
gruppi di donne già attivi, dotati di una propria progettualità e di un
minimo di capacità finanziaria.
DAI UNA MANO ANCHE TU
alle donne palestinesi che non vogliono essere un'altra volta profughe, che
vogliono giustizia e ricostruire ciò che è stato distrutto dall'esercito
israeliano che continua a occupare illegalmente la loro terra: aiutiamole a
progettare un futuro di convivenza e di pace per sé e per i loro figli.
NON AVERE TIMORI, SERVIRÀ
o con 100 euro si garantisce ad un nucleo familiare del campo profughi di
Jenin (5 persone) il cibo necessario per un mese
o con 250 euro si garantisce ad una studentessa di Jenin un semestre di
iscrizione in una università palestinese
o con 750 euro si garantisce alle donne di un villaggio di Jenin un anno di
affitto dei locali necessari per attuare i loro progetti
PUOI VERSARE:
o bonifico bancario su c/c n. 106500
intestato a Donne in Nero,
ABI 5018, CAB 12100,
presso Banca Popolare Etica Padova
o versamento sul c/c postale n. 12182317,
intestato a Donne in Nero - Banca Etica,
indicando nella causale "c/c n. 106500"
Puoi scegliere a chi dare il tuo aiuto
specificando una causale tra le seguenti:
o "Donne di Jenin/Donne del Campo"
o "Donne di Jenin/Studentesse"
o "Donne di Jenin/Donne dei Villaggi"
Campagna Donne di Jenin - Palestina
Donne in Nero
Via IV Novembre, 149 - 00197 ROMA
tel. (+39) 06 69950217
06 69200975
fax (+39) 06 69950200
e-mail: dinperjenin@yahoo.it