27/11 Genova: un'ora in silenzio per la pace

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Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
aderente al forum sociale genovese

Anche mercoledì 27 novembre dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale
di Genova si terrà l'ora in silenzio per la pace.
Ciascuno dei partecipanti porterà nuovamente il cartello con la scritta
"Sovversivo" o "Sovversiva": nella gioia per le scarcerazioni e per
l'accoglienza della città di Cosenza non dimentichiamo i compagni ancora
detenuti per accuse assurde ed il tentativo di dividere e criminalizzare
quanti esigono una diversa globalizzazione.
Apprendiamo intanto dell'ipotesi di tenere a Genova nel 2004 l'assemblea dei
parlamentari della NATO.
La proposta è tanto più sconcertante se si pensa che:

-Genova aspetta ancora verità e giustizia sui fatti del g8: con quale
"fantasia" il sindaco Pericu ritiene che i genovesi possano accettare una
nuova militarizzazione e nuove grate?

-nel 2004 Genova sarà capitale della cultura, ed in quell'ambito si vorrebbe
far rientrare l'assemblea dei parlamentari dei paesi NATO: ma che c'entra
con la cultura la NATO, organismo inizialmente difensivo (almeno nelle
affermazioni di principio), ma oggi anche formalmente sentinella degli
interessi degli Stati Uniti?

-La proposta parte dal senatore Forcieri, diessino eletto alla Spezia. Se il
senatore fosse troppo giovane qualcuno dovrebbe rammentargli che nell'ormai
lontano 1989 la mostra navale bellica (un evento altrettanto inaccettabile
de un punto di vista morale, ma certamente di dimensioni ridotte rispetto
all'assemblea dei parlamentari NATO) fu cancellata dall'elenco delle
manifestazioni genovesi per l'intransigente opposizione che centinaia di
organizzazioni tra loro diversissime seppero mettere in campo.

La stessa determinazione nonviolenta che ha caratterizzato l'opposizione al
g8, alla mostra navale bellica, alle guerre inutili, illegali e criminali
che hanno coinvolto e coinvolgono il nostro paese sarà nuovamente in piazza
se questa assurda ipotesi dovesse trovare ascolto nelle istituzioni genovesi
e liguri.
Ma, poichè non siamo campanilisti, ci impegniamo   fin d'ora a collaborare
dare vita ad un'opposizione intransigente  insieme alla società civile della
città che ricevesse, al posto di Genova, questo discutibile "regalo".



                                    rete controg8
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