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L'autore della lettera a Bush dei giorni scorsi NON E' UN VESCOVOCATTOLICO!!!



Mi pare d'aver scoperto alla fine.
L'autore della lettera a Bush dei giorni scorsi NON E' UN VESCOVO CATTOLICO!!!
Bensì di una delle tante denominazioni americane, spesso definite 'sette'.
Da parte mia dico: MAI PIU' DIFFUSIONI SENZA CITAZIONE SUPERESATTA!!!!

MI SCUSO CON COLORO AI QUALI L'HO REINVIATA.

Cmq è effettivamente un ex tenente colonnello, dà anche l'impressione che
sia un personaggio bizzarro in cerca di notorietà.
Sui motori di ricerca escono cose strane, qui una scheda su di lui:
http://www.gospelcom.net/apologeticsindex/b64.html.
Ecco:
Da: http://www.nexusitalia.com/cosapossiamofare.htm

Il Dr. Robert M. Bowman ha diretto tutti i programmi "Guerre Stellari"
sotto i presidenti Ford e Carter e ha volato in 101 missioni di
combattimento in Vietnam. È laureato in Aeronautica e Ingegneria Nucleare
al Caltech. È presidente dell'Istituto per gli Studi su Spazio e Sicurezza
e presiede alla carica di Arcivescovo della Chiesa Cattolica Unita. Il Dr.
Bowman si può contattare presso RobertBowman@MiddleEast.Org -
<http://www.rmbowman.com/catholic/apostoli.htm> - Apostolic Succession of
Abp Robert M. Bowman (anche allegato in file jpg ridotto)

Cosa possiamo fare col terrorismo?
del Dr. Robert M. Bowman, Ten. Col. USAF, in pensione*

"Signor Presidente, lei non ha detto la verità al popolo americano sul
perché noi siamo i bersagli del terrorismo.

Lei ha detto che siamo l'obiettivo perché sosteniamo la democrazia, la
libertà e i diritti umani nel mondo.

Balle! Noi siamo l'obiettivo di terroristi perché appoggiamo la dittatura,
la schiavitù e lo sfruttamento umano nel mondo. Siamo il bersaglio dei
terroristi perché siamo odiati. E siamo odiati perché il nostro governo ha
fatto delle cose odiose."

"Non siamo odiati perché pratichiamo la democrazia, la libertà e i diritti
umani. Siamo odiati perché il nostro governo nega queste cose ai popoli dei
paesi del terzo mondo, le cui risorse sono ardentemente desiderate dalle
corporazioni multinazionali. E quell'odio che abbiamo seminato è tornato
indietro a tormentarci sotto forma di terrorismo ÷ e in futuro, terrorismo
nucleare."

ALCUNI ANNI FA, dei terroristi distrussero due ambasciate statunitensi. Il
Presidente Clinton reagì contro le sospette installazioni di Osama bin
Laden. Nel suo discorso televisivo, il Presidente disse al popolo americano
che noi eravamo i bersagli del terrorismo perché sosteniamo la democrazia,
la libertà e i diritti umani nel mondo.

In tale occasione, io scrissi: "Dica la verità al popolo, signor Presidente
... sul terrorismo, non sulla povera Monica. Se le sue menzogne sul
terrorismo passeranno incontestate, allora è probabile che la guerra di
terrore che lei ha scatenato continuerà sino a distruggerci.

"La minaccia del terrorismo nucleare sta incombendo su di noi.

Il terrorismo chimico è a portata di mano, e quello biologico è un futuro
pericolo. Questi idoli di plutonio, titanio ed acciaio sono impotenti. La
nostra venerazione nei loro confronti per più di cinque decenni non ci ha
portato sicurezza, solo maggiore pericolo. Nessun sistema di 'Guerre
Stellari' ... non importa quanto sia tecnologicamente avanzato, non importa
quante migliaia di miliardi di dollari vi siano state investite... può
proteggerci anche da una sola bomba terroristica. Nel nostro vasto arsenale
non c'è una sola arma che possa schermarci da un'arma nucleare trasportata
in una barca a vela o su un Piper Cub o una valigetta o un furgone della
Ryder in affitto.

Dei 273 miliardi di dollari che spendiamo annualmente nella cosiddetta
difesa, non un solo centesimo può difenderci da una bomba terroristica. Nel
nostro enorme apparato militare non c'è nulla che possa effettivamente
darci un briciolo di sicurezza. Questo è un fatto militare.

"Signor Presidente, lei non ha detto la verità al popolo americano sul
perché noi siamo i bersagli del terrorismo. Lei ha detto che siamo
l'obiettivo perché sosteniamo la democrazia, la libertà e i diritti umani
nel mondo. Balle! Noi siamo l'obiettivo di terroristi perché appoggiamo la
dittatura, la schiavitù e lo sfruttamento umano nel mondo. Siamo il
bersaglio dei terroristi perché siamo odiati. E siamo odiati perché il
nostro governo ha fatto delle cose odiose.

"In quanti paesi abbiamo deposto i leader democraticamente eletti per
sostituirli con dei dittatori militari fantoccio compiacenti a svendere il
proprio popolo alle corporazioni multinazionali americane?

"L'abbiamo fatto in Iran, quando spodestammo Mossadegh perché voleva
nazionalizzare l'industria petrolifera. Lo sostituimmo con lo Scià, e
addestrammo, armammo e sovvenzionammo la sua odiata guardia nazionale, la
Savak, che assoggettò e brutalizzò la popolazione. Tutto per proteggere gli
interessi finanziari delle nostre compagnie petrolifere. C'è da
meravigliarsi se in Iran c'è gente che ci odia?

"L'abbiamo fatto in Cile quando abbiamo deposto Allende, democraticamente
eletto dal popolo per introdurre il socialismo. L'abbiamo sostituito col
brutale dittatore di destra, il Generale Pinochet. Il Cile deve ancora
riprendersi.

"L'abbiamo fatto in Vietnam quando ostacolammo le elezioni democratiche nel
Sud, che avrebbero unito il paese sotto Ho Chi Minh. Lo sostituimmo con una
serie di deboli burattini delinquenti, che ci invitarono laggiù a
massacrare il loro popolo ÷ e noi lo facemmo. (Ho volato 101 missioni di
combattimento in quella guerra cui giustamente si è opposto.)

"L'abbiamo fatto in Iraq, dove abbiamo ucciso 250.000 civili in un fallito
tentativo di rovesciare Saddam Hussein, e dove da allora ne abbiamo uccisi
un milione con le nostre sanzioni. Circa metà di queste vittime innocenti
erano bambini sotto i cinque anni.

"E, naturalmente, quante volte l'abbiamo fatto in Nicaragua e in tutte le
altre repubbliche delle banane dell'America Latina? Una volta dopo l'altra,
abbiamo rimosso i leader popolari che volevano che le ricchezze della terra
venissero condivise con coloro che la lavoravano. Li sostituimmo con
tiranni assassini che avrebbero svenduto e controllato il loro stesso
popolo in modo che le risorse della terra potessero essere arraffate da
Domino Sugar, United Fruit Company, Folgers e Chiquita Banana.

"In un paese dopo l'altro, il nostro governo ha ostacolato la democrazia,
soffocato la libertà e calpestato i diritti umani. Ecco perché nel mondo
siamo odiati. Ed ecco perché siamo il bersaglio dei terroristi.

"La popolazione del Canada gode di una democrazia migliore, di una maggiore
libertà e diritti umani di noi. Altrettanto dicasi di quella della Norvegia
o della Svezia. Avete mai sentito di ambasciate canadesi fatte saltare con
le bombe? O di quelle norvegesi? Oppure svedesi. No.

"Noi non siamo odiati perché pratichiamo la democrazia, la libertà e i
diritti umani.

Noi siamo odiati perché il nostro governo nega queste cose alle popolazioni
dei paesi del terzo mondo, le cui risorse sono ardentemente desiderate
dalle nostre corporazioni multinazionali. E quell'odio che abbiamo seminato
è tornato indietro a tormentarci sotto forma di terrorismo ÷ e in futuro,
terrorismo nucleare."

"Una volta compresa la verità sul perché esiste la minaccia, la soluzione
risulta evidente. Dobbiamo cambiare i sistemi del nostro governo.

"Invece di mandare i nostri figli e le nostre figlie in giro per il mondo
ad ammazzare arabi così che le compagnie petrolifere possano vendere il
petrolio sotto la loro sabbia, dobbiamo mandarli a ricostruire le loro
infrastrutture, rifornirli di acqua pulita e dar da mangiare ai loro
bambini.

"Invece di continuare ad ammazzare ogni giorno migliaia di bambini iracheni
con le nostre sanzioni, dobbiamo aiutarli a ricostruire le loro centrali
elettriche, i loro impianti di trattamento delle acque, i loro ospedali ÷
tutte quelle cose che abbiamo distrutto nella nostra guerra contro di loro
e che gli abbiamo impedito di ricostruire con le nostre sanzioni.

"Invece di voler essere il re del colle, dobbiamo diventare un membro
responsabile della famiglia delle nazioni. Invece di stanziare centinaia di
migliaia di soldati in tutto il mondo per proteggere gli interessi
finanziari delle nostre corporazioni multinazionali, dobbiamo riportarli a
casa ed espandere il Corpo di Pace.

"Invece di addestrare terroristi e squadre della morte alle tecniche di
tortura ed assassinio, dobbiamo chiudere la Scuola delle Americhe (non
importa quale nome usano adesso). Invece di sostenere le dittature
militari, dobbiamo appoggiare l'autentica democrazia - il diritto del
popolo di scegliersi i propri leader.  Invece di appoggiare l'insurrezione,
la destabilizzazione, l'assassinio e il terrore in tutto il mondo, dobbiamo
abolire la CIA e dare i fondi ad enti umanitari.

"In breve, facciamo del bene anziché del male. Torniamo ad essere i buoni.
La minaccia del terrorismo svanirebbe. Questa è la verità, signor
Presidente. Questo è ciò che il popolo americano ha bisogno di sentire.
Siamo brava gente. Abbiamo soltanto bisogno che ci venga detta la verità e
data la sagacia. Lei può farlo, signor Presidente. Fermi il massacro. Fermi
la giustificazione. Fermi la ritorsione. Si occupi prima del popolo. Gli
dica la verità."

Non occorre dire che non l'ha fatto... né lo ha fatto George W. Bush. Be',
i semi piantati dalla nostra politica hanno dato i loro frutti. Il World
Trade Center se n'è andato. Il Pentagono è danneggiato. E migliaia di
americani sono morti. Quasi ogni sapientone in TV sta chiedendo a gran voce
una massiccia ritorsione militare contro chiunque possa aver fatto tutto
ciò (presumibilmente lo stesso Osama bin Laden) e contro chiunque dia asilo
o aiuto ai terroristi (in particolar modo il governo talebano
dell'Afganistan). Steve Dunleavy del New York Post urla "Uccidete i
bastardi! Addestrate assassini, assoldate mercenari, offrite ai cacciatori
di taglie un paio di milioni di dollari per averli vivi o morti,
preferibilmente morti. Per quanto riguarda le città o i paesi che ospitano
questi vermi, bombardateli sino a ridurli in campi da pallacanestro." Si è
tentati ad essere d'accordo. Non ho simpatia per gli psicopatici che hanno
ammazzato migliaia dei nostri concittadini. Non c'è scusante per un atto
del genere. Se venissi richiamato in servizio attivo, partirei di corsa.
Allo stesso tempo, tutta la mia esperienza e conoscenza militare mi dice
che la ritorsione non ci ha liberato dal problema in passato, e non lo farà
stavolta.

Il migliore apparato antiterroristico del mondo è di gran lunga quello
israeliano. Misurato in termini militari, ha registrato fenomenali
successi. Eppure Israele subisce ancora più attacchi di tutte le altre
nazioni messe insieme. Se la ritorsione funzionasse, gli israeliani
sarebbero le persone più al sicuro del mondo.

Solo una cosa ha mai fermato una campagna terroristica - togliere
all'organizzazione terroristica il sostegno della comunità più grande che
rappresenta. E il solo modo per farlo è ascoltare e alleviare i legittimi
risentimenti della popolazione. Se davvero Osama bin Laden era dietro i
quattro dirottamenti e il seguente massacro, questo significa dare una
risposta alle preoccupazioni degli arabi e dei musulmani in generale e dei
palestinesi in particolare. Non significa abbandonare Israele. Però
potrebbe benissimo significare il ritiro del sostegno finanziario e
militare finché non abbandona gli insediamenti nei territori occupati e
ritorna ai confini del 1967. Potrebbe anche significare la concessione ai
paesi arabi di avere dei leader da loro scelti, e non dei dittatori scelti
con cura ed insediati dalla CIA, ben disposti a collaborare con le
compagnie petrolifere occidentali.

Chester Gillings l'ha espresso molto bene: "Come possiamo contrattaccare
bin Laden? La prima cosa che dobbiamo chiederci è cosa speriamo di ottenere
- sicurezza o vendetta? Le due cose si escludono a vicenda; cercare
vendetta ridurrà la nostra sicurezza. Se è quest'ultima che si cerca,
allora occorre iniziare a rispondere alle domande difficili - quali sono i
risentimenti che i palestinesi e il mondo musulmano hanno nei confronti
degli Stati Uniti, e qual è la nostra vera colpa per tali risentimenti?
Laddove si trovasse una effettiva responsabilità, occorre essere preparati
a lenire il risentimento in ogni modo possibile. Laddove non si trovasse
responsabilità o modo di porre rimedio, occorre comunicare onestamente le
nostre posizioni alla popolazione araba. In breve, la nostra migliore
condotta d'azione è toglierci dalle dispute della regione in qualità di
combattenti."

Uccidere adesso bin Laden sarebbe renderlo un eterno martire. A migliaia si
alzerebbero a prenderne il posto. In un altro anno, dovremmo confrontarci
con una nuova ondata di terrorismo, probabilmente molto peggiore persino di
questa. Eppure esiste un altro modo.

In parole povere, dobbiamo proteggerci da coloro che già ci odiano.

Questo significa un incremento nella sicurezza e una migliore intelligence.
In marzo ho proposto ai membri del Congresso che si dovrebbe negare
qualunque finanziamento per le "Guerre Stellari" sino a quando il Ramo
Esecutivo non possa dimostrare di stare effettuando ogni possibile ricerca
per scoprire e intercettare armi per la distruzione di massa che entrino
clandestinamente nel paese (una minaccia molto maggiore dei missili
balistici). Vi è un gran numero di misure che si possono prendere per
aumentare la sicurezza senza limitare i diritti civili. Ma sulla lunga
distanza, dobbiamo cambiare le nostre politiche per smetterla di causare la
paura e l'odio che creano nuovi terroristi. Diventando indipendenti dal
petrolio straniero tramite il risparmio, l'efficienza energetica, la
produzione di energia da fonti rinnovabili e la transizione verso sistemi
di trasporto non inquinanti ci permetterà di adottare una politica più
razionale verso il Medio Oriente.

La grande maggioranza di arabi e musulmani sono persone buone e pacifiche.
Ma un certo numero di essi, nella loro disperazione, rabbia e paura, prima
si sono rivolti ad Arafat e adesso a bin Laden per alleviare la loro
miseria. Rimuoviamo la disperazione, diamo loro qualche speranza, e
l'appoggio al terrorismo evaporerà. A quel punto bin Laden sarà costretto
ad abbandonare il terrorismo (come ha fatto Arafat) o verrà trattato come
un comune criminale. In qualunque modo, lui e il suo denaro cesseranno di
essere una minaccia. Noi possiamo avere sicurezza... o possiamo avere
vendetta. Non possiamo avere entrambe le cose.

*Il Dr. Robert M. Bowman ha diretto tutti i programmi "Guerre Stellari"
sotto i presidenti Ford e Carter e ha volato in 101 missioni di
combattimento in Vietnam. È laureato in Aeronautica e Ingegneria Nucleare
al Caltech. È presidente dell'Istituto per gli Studi su Spazio e Sicurezza
e presiede alla carica di Arcivescovo della Chiesa Cattolica Unita. Il Dr.
Bowman si può contattare presso RobertBowman@MiddleEast.Org .