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FSE - Un capitolato etico per il Forum



COMUNICATO STAMPA - 7/11/2002

Lilliput promuove un capitolato etico per il forum sociale europeo
"Un'altra Europa è possibile" ispirando stili di vita e consumo in senso etico

La Rete Lilliput, in collaborazione con il gruppo Consumo Critico del
Social Forum di Firenze, il gruppo Consumo Critico del "Laboratorio per la
democrazia" e Legambiente, ha realizzato un capitolato etico per
promuovere, fra i partecipanti e le aziende fornitrici di prodotti e
servizi nelle giornate del Forum, scelte e comportamenti orientati in senso
etico, "auspicando - come dichiara Enrico Pezza, referente politico per la
Rete Lilliput durante il Forum Sociale Europeo - che l'opzione etica esca
dalla cerchia minoritaria di un gruppo e contagi un numero sempre crescente
di persone per porre concretamente le basi di quello che è il motto del
forum: Un'altra Europa è possibile".

Il capitolato etico comprende tre parti:
1. I CRITERI. Secono i quali tramutare quelle piccole scelte di cambiamento
personale in solide basi che diventino patrimonio comune di tutti i
partecipanti al Forum.
Per il singolo, adeguare i propri comportamenti in senso etico significa:
ispirare i consumi alla sobrietà, in particolare di energia elettrica,
acqua, mezzi a motore privati, privilegiando i mezzi pubblici, la
bicicletta, l'utilizzo di beni riutilizzabili o riciclabili; limitare la
produzione di rifiuti e scegliere la raccolta differenziata; rispettare la
città, i suoi luoghi e i suoi abitanti a cominciare dalle attrezzature del
Forum.

Per l'azienda, significa avvalersi di personale dipendente idoneo
quantitativamente e qualitativamente al servizio svolto, escludere il
sub-appalto, applicare le condizioni normative e retributive previste dai
contratti collettivi di categoria, osservare le norme che tutelano il
lavoratore, favorire l'inserimento di giovani, extracomunitari, categorie
protette.

Per quanto riguarda i prodotti, sia alimentari che non, è necessario che
siano controllabili lungo tutta la filiera di produzione, preferendo quella
del commercio equo e solidale, si suggerisce la scelta di prodotti
biologici e provenienti da cooperative sociali, rispettosi dell'ambiente,
nel rifiuto degli organismi geneticamente modificati.

2. UNA LISTA DI SOCIETA' NON CONSIGLIABILI (indicativa e non esaustiva)
perché oggetto di campagne di boicottaggio da parte di società
internazionali: a titolo di esempio, Philip Morris, Dole, Nestlè, Coca
Cola, Del Monte, Danone-Saiwa-Galbani, Kimberly Clark.

3. UN ELENCO DI PRODUTTORI A CUI FARE RIFERIMENTO (indicativo e non
esaustivo) per consumare eticamente, come quelli del commercio equo e
solidale: CTM ALTROMERCATO, EQUOLAND, LIBEROMONDO, COMMERCIO ALTERNATIVO,
EL CEIBO, MACONDO, EQUOMERCATO; le aziende agricole iscritte all'elenco
regionale degli operatori biologici: Terre di Toscana, Ecolucart, Il
Forteto, Novamont; l'acqua minerale "Palina" distribuita in bottiglie di
vetro a rendere.



La Rete Lilliput
La Rete di Lilliput nasce nel 1999 con la scrittura collettiva del
"Manifesto della Rete Lilliput" a cura del Tavolo delle Campagne, un gruppo
di coordinamento formato dalle maggiori Associazioni e Campagne nazionali.
La Rete ha come obiettivo principale l'interazione e la collaborazione di
miriadi di esperienze locali che nel nostro Paese cercano di lottare contro
le disuguaglianze nel Mondo. Grazie al metodo del consenso e all'opzione
della nonviolenza si cerca di attuare la "strategia lillipuziana", con la
quale bloccare il gigante disumano del liberismo sfrenato servendosi di
azioni mirate e concrete, da intessere insieme.
La Rete è presente in Italia con 70 nodi locali, 6 gruppi di lavoro
nazionali su Nonviolenza, Lente sulle Imprese, Impronta Ecologica e
Sociale, Forum Sociale Europeo, Commercio e Finanza, Formazione.
Le associazioni promotrici della Rete Lilliput sono Chiama L'Africa,
Sdebitarsi, Campagna Stop Millennium Round, CTM Altromercato, Nigrizia,
Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Manitese, AIFO, Pax Christi,
Beati i costruttori di pace, Rete Radié Resch, WWF-Italia, Associazione
Botteghe del Mondo, Bilanci di Giustizia, Centro Nuovo Modello di Sviluppo,
Innovazioni e Reti per lo Sviluppo.


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Cristiano Lucchi - Responsabile Ufficio stampa Rete Lilliput
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