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comunicato stampa forum sociale genovese
si informa che domenica mattina alle ore 10 il forum sociale genovese
distribuirā
il seguente volantino nella zona del mercato dell'antiquariato di piazza
Matteotti
4 novembre-Giornata delle Forze Armate
RIPUDIAMO LA GUERRA
DIFENDIAMO LA COSTITUZIONE
La Costituzione della Repubblica Italiana, il fondamentale patto di
cittadinanza
tra uomini e donne e lo Stato, recita all'art.11: "L'Italia ripudia la guerra
come strumento di offesa agli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali".
Sulla Costituzione devono fare giuramento tutti gli organi dello Stato,
comprese le Forze Armate: non si tratta infatti di una legge comune, ma
della Carta fondamentale su cui si basa la nostra Repubblica, frutto della
nostra storia e dei valori della nostra democrazia.
Il ripudio della guerra non č solo un pezzo di carta ma elemento fondativi
della nostra cittadinanza, della nostra identitā di popolo italiano.
A questo valore ci richiamiamo esigendo la difesa della pace mondiale, la
necessitā che l'Italia si adoperi attivamente in tutte le sedi istituzionali
per prevenire e ripudiare la guerra, per fermarla se si sviluppa ne i rapporti
tra altri paesi.
LA FUNZIONE DI DIFESA E' DIVERSA DALLA GUERRA
La completa differenza tra il concetto di Difesa e il concetto di Guerra
č ribadito nella Costituzione all'art.52, dove si equipara la difesa armata
del territorio italiano ad un'altra forma di difesa: quella popolare
nonviolenta.
LE NOSTRE FORZE ARMATE NON POSSONO FARE LA GUERRA PERCHE' LA COSTITUZIONE
LA VIETA
La necessitā di ribadire il valore dell'art.11 oggi, nella giornata delle
FF.AA., nasce dall'allarme per la pace mondiale che il contesto internazionale
produce, in particolare per la politica estera e militare degli U.S.A. e
la dottrina della guerra preventiva di Bush. Le reiterate minacce di guerra
contro l'IRAQ costituiscono una minaccia contro tutta l'umanitā. Infatti
questi preparativi di guerra non sono solo tragiche minacce contro la
popolazione
civile irachena -giā sottoposta a inaudite sofferenze con l'embargo e la
guerra precedente- ma costituiscono la realizzazione materiale della dottrina
della guerra "preventiva".
Ma soprattutto viene travolto ogni principio e valore di fratellanza universale
che fonda tutte le religioni e tutte le civiltā.
Diciamo No alla guerra in Iraq ed alla guerra preventiva di Bush non solo
come cittadine e cittadini impegnati a risolvere le controversie internazionali
con mezzi diversi dalla guerra, ma come esseri umani, aldilā di ogni differenza
di razza, di religione, di appartenenza politica.
LA GUERRA ANCHE SE FOSSE AUTORIZZATA DAL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU,
NON E? UTILE A RISOLVERE LE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI
Come affermava Don Milani nella sua "Lettera ai Cappellani militari":"Quando
gli ordini sono ingiusti, disobbedire č un dovere". Chiediamo e offriamo
solidarietā ai militari di leva, impegnati come noi a difendere la Pace
e ripudiare la Guerra per affermare che
UN MONDO DI PACE E' POSSIBILE