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R: AIUTO PER ESPERIMENTO DI SCRITTURA COLLETTIVA
Ero ancora una ragazzina, quando durante l'ultima guerra avvenne lo sbarco
degli Alleati in sicilia. Si diceva che venissero a liberarci, ma io mi
chiedevo:"Se vengono a liberarci perchè sganciano le bombe, tante, ed
uccidono i nostri concittadini, distruggono le nostre case, le chiese e
persino gli ospedali?" Un fatto mi è rimasto impresso:le autorità
americane, nel periodo dell'occupazione militare, cercavano degli alloggi.
Nel nostro palazzo c'era un appartamento chiuso i cui proprietari si erano
rifugiati nelle campagne vicine per sfuggire ai bombardamenti.I militari,
alti esponenti del Comando, cercarono di sfondare la porta di quella casa
con poderosi calci e, non essendoci riusciti perché era molto robusta, si
introdussero nella terrazzina, scavalcando la ringhiera da una finestra
delle scale e da qui, sempre a suon di calci,ruppero la porta che dalla
terrazza immetteva nella cucina e da qui ,sempre a pedate, ruppero l'uscio
della cucina e si introdussero nel corridoio in cui si aprivano le varie
stanze. Dovrei dire meglio si chiudevano, infatti i proprietari avevano
chiuso a chiave tutti gli usci e le chiavi non erano nelle rispettive
serrature. Dunque le "Autorità" dovettero riununciare perchè le pedate
non furono sufficienti a sfondare le porte robuste, almeno otto .
A volte ritorno con la memoria alla chiesa di Santa Lucia, dove da bambina
andavo a raccogliermi in preghiera, alla chiesa come era prima che i
bombardamenti la distruggessero completamente. Fu ricostruita ma per me non
era più quella di prima. La mia fanciullezza finì sotto le bombe di quei
terribili giorni di guerra.
. Giuseppina
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> Da: "Nello Margiotta" <animarg@tin.it>
> A: <pace@peacelink.it>
> Oggetto: Re: AIUTO PER ESPERIMENTO DI SCRITTURA COLLETTIVA
> Data: Tue, 22 Oct 2002 18:03:59 +0200
>
>mi soffermo brevemente sull'assioma 12 : ho rischiato di non nascere
perche'
>mio padre ci stava rimanendo sotto quelle bombe che cadevano a grappoli su
>Napoli, un giorno si' e l'altro pure; sbarcati a Salerno impiegarono
>un'infinita' di tempo a coprire i 50 km per arrivare a Napoli, dove
>trovarono una citta' gia' liberata, ma allo stremo e ne fecero un
puttanaio,
>preferendo relazionarsi ai cammoristi ed ai nostalgici, piuttosto che alle
>forse di sinistra, operai ed intellettuali; non fu una liberazione, a mio
>avviso, ma una conquista politico-militare perche' la citta' era troppo
>importante da un punto di vista strategico e concordo con lo scrittore
>Ermanno Rea nel pensare che le conseguenze nefaste di quella occupazione
>sono state pagate per decenni dai napoletani
>**************************************************
>Nello
>
>change the world before the world changes you because another world is
>possible
>
>
>----- Original Message -----
>From: "Carlo Gubitosa" <c.gubitosa@peacelink.it>
>To: <pace@peacelink.it>
>Sent: Tuesday, October 22, 2002 12:30 AM
>Subject: AIUTO PER ESPERIMENTO DI SCRITTURA COLLETTIVA
>
>
>> Sto realizzando un testo sull'informazione in tempo di guerra, e a questo
>> scopo sto raccogliendo una serie di affermazioni che vengono spacciate
dai
>> media commerciali come "verita' indiscutibili". Finora ho raccolto questo
>> elenco di affermazioni, chiedo a tutte le persone della lista di aiutarmi
>a
>> completare questa raccolta di ragionamenti e teoremi, in modo da poter
>> confutare punto per punto la retorica bellicista.
>>
>> Ecco l'elenco che ho messo insieme finora:
>>
>> 1 C'e' un dittatore sanguinario che va fermato: bisogna difendere una
>> popolazione oppressa, usando la forza contro uno stato totalitario per
>> farlo diventare democratico.
>>
>> 2 Non agire significa essere complici di terroristi, dittatori,
>> attentatori, criminali, oppressori.
>>
>> 3 Siamo deboli, vulnerabili, esposti in qualsiasi momento a potenziali
>> attacchi. Non basta difendersi, bisogna prevenire la violenza degli
"stati
>> canaglia".
>>
>> 4 Le vittime civili sono il male minore, la maturita' di un leader
>politico
>> sta nell'assumersi la responsabilita' di una scelta che puo' significare
>la
>> morte per alcuni civili, ma complessivamente permette di salvare un
numero
>> maggiore di persone.
>>
>> 5 Bisogna combattere il terrorismo
>>
>> 6 Il ripudio della guerra come affermazione di principio e' un
>> atteggiamento infantile e stupido, per essere a favorevoli o contrari ad
>> una guerra bisogna valutare caso per caso e non essere ottusamente
>> integralisti. Il pacifismo ideologico e' una forma di integralismo e di
>> intolleranza.
>>
>> 7 Abbiamo degli obblighi verso i nostri alleati.
>>
>> 8 C'e' una risoluzione delle nazioni unite, bisogna attaccare per forza.
>>
>> 9 Quando un massacro e' gia' in atto non si puo' fare altro che
>intervenire
>> militarmente.
>>
>> 10 Anche se non siamo convinti di questa guerra, non possiamo metterci
>> contro gli americani perche' non otterremmo la Pace, ma metteremmo
>> inutilmente a repentaglio la sicurezza, la prosperita' e la stabilita'
del
>> nostro paese.
>>
>> 12 In alcuni casi le guerre sono state necessarie. Senza i bombardamenti
>> americani, la nostra democrazia oggi non esisterebbe.
>>
>> 13 La presenza di armi chimiche, batteriologiche o nucleari e' un rischio
>> intollerabile per il nostro paese, e gli stati totalitari che le
producono
>> o le detengono vanno combattuti per la nostra sicurezza.
>>
>> 14 L'intervento militare non e' in contrasto con i principi della
>> costituzione italiana.
>>
>> La prima fase consiste nella raccolta di queste frasi, che vengono usate
e
>> verranno usate in futuro da opinionisti e commentatori televisivi per
>> legittimare qualsiasi partecipazione italiana ad azioni di guerra.
>> Successivamente possiamo provare a trovare i punti deboli di questi
>assiomi.
>>
>>
>
>