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Assemblea Pubblica del "Tavolo contro la guerra" e Manifestazione "Libertà per Vanunu"



Con preghiera di pubblicazione/diffusione


Bologna Social Forum
(http://www.contropiani2000.org/bsf)

- Lunedì 30 Settembre
  Piazza Nettuno. Ore 18. Libertà per Vanunu
  http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/vanunu.htm

- Martedì 1 Ottobre
  Sala Sirenella - via Andreini, 2. Ore 21.
  Assemblea Pubblica del "Tavolo contro la guerra" di Bologna
  http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/bo_contro_guerra.htm





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Assemblea Pubblica del "Tavolo contro la guerra"
http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/bo_contro_guerra.htm
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Bologna 27 settembre 2002



Ai partiti, alle Associazioni "Contro la guerra"



Anche Bologna parteciperà all'iniziativa "100 città contro la guerra"
lanciata nell'ambito del Social Forum Europeo per il prossimo 5 Ottobre.
Si moltiplicano le prese di posizione contro la guerra, tra i cittadini,
come mostrano sondaggi e le stesse elezioni tedesche è certamente
maggioritaria l'avversione all'avventura della guerra ed alle nuove
teorie della "guerra preventiva", cresce di conseguenza la necessità di
raccogliere e dare maggiore forza a tutto questo.
Per questo, come "Tavolo contro la guerra", nato nell'ambito del BSF
sulla base dell'appello promosso dal Social Forum Europeo, aperto al
contributo di tutte le forze e che già raccoglie movimenti ed
associazioni attive contro la guerra, abbiamo steso l'apppello che vi
alleghiamo ed al quale chiediamo a tutti di aderire, assumendo la
manifestazione del 5 Ottobre come prima occasione di un percorso da
costruire.
Anche in vista di questa scadenza, ma anche in una prospettiva che deve
andare oltre ad essa, abbiamo sentito l'urgenza di costruire a Bologna
una prima iniziativa in grado di raccogliere e mettere a confronto tutte
"Le voci" contro la guerra, con il carattere del reciproco ascolto e di
un confronto aperto, per la costruzione di percorsi il più possibile
unitari.
Per questo vi chiediamo di partecipare e di portare il vostro contributo
all'Assemblea aperta che si terrà Martedì 1 Ottobre alle ore 21 presso
la Sala Sirenella.

Preghiamo gentilmente di inoltrare questo appello a chiunque sia
interessato.

Cordiali saluti.
Tavolo contro la guerra della città di Bologna






SENZA SE SENZA MA
FERMIAMO INSIEME LA GUERRA ALL'IRAQ



L'amministrazione Bush sembra procedere speditamente verso l'attacco
all'Iraq, con o senza un mandato dell'O.N.U. a legittimarne
l'iniziativa. Questo, nonostante il successo diplomatico delle nazioni
Unite che hanno ottenuto l'autorizzazione all'invio di ispettori senza
alcuna condizione o limitazione per verificare il disarmo iracheno e
nonostante i dubbi, le perplessità, l'aperta contrarietà di molti dei
più importanti alleati e governi e di larga parte dell'opinione
pubblica. Un lungo documento della Casa Bianca riguardo alla sicurezza
nazionale degli Stati Uniti espone i principi cui queste azioni si
ispirano: fra essi, la guerra "in via preventiva" contro nemici e
minacce ritenute tali non in forza dei loro atti ma della presunzione di
ciò che, ad unilaterale giudizio del governo americano, potrebbero in un
futuro imprecisato rappresentare.
Si tratta di atti e principi che dobbiamo giudicare di una gravità
estrema secondo il diritto internazionale, la carta dell'O.N.U., la
giurisprudenza dei diritti umani che essa ha generato, secondo la
Costituzione della Repubblica italiana che all'articolo 11 testualmente
afferma "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa e di
soluzione delle controversie internazionali". Analogamente alle
Costituzioni di molti dei principali paesi europei, memori della
tragedia del II conflitto mondiale. La guerra, e ancor più la guerra
"preventiva", è categoricamente vietata dalla Carta delle Nazioni Unite
e contemplata soltanto come legittima difesa contro un'aggressione
militare in atto. Per questo occorre opporvisi senza "se" e senza" ma":
qualunque sia la posizione formale che l'O.N.U. dovesse adottare a
bombardieri ormai in volo, rimarrebbe comunque un'aggressione.
Non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Questa guerra, se
ci sarà, in quanto "preventiva" farà brandelli della Carta delle Nazioni
Unite e del diritto internazionale, anche qualora le sconfinate
pressioni in atto possano indurre a giustificarla nominalmente con un
qualche cavillo. Non si possono scegliere le risoluzioni da attuare e
quelle da ignorare, a corrente alternata; non si possono attaccare gli
uni per il sospetto di qualcosa che è certezza per altri, appena al di
là dei confini. Armi nucleari di cui "si ritiene" che l'Iraq "intenda
dotarsi" sono presenti negli arsenali di Pakistan, India, Israele; meno
atomiche di quelle futuribili di Saddam Hussein? Decine di risoluzioni
O.N.U. inosservate riguardano conflitti tuttora aperti e, nell'area, la
soluzione del conflitto israelo-palestinese con la fine dell'occupazione
e la nascita dello Stato palestinese accanto a quello israeliano: meno
risoluzioni di quelle non ancora scritte sull'Iraq?
Sarà una catastrofe, questa guerra, per il popolo dell'Iraq e per tutti
i popoli del Medio Oriente, allargherà ancora il fossato che divide le
sponde del mediterraneo e i popoli nei singoli paesi. Sarà un precedente
terribile, una non-soluzione che allontanerà ancora e renderà più ardua
ogni soluzione reale ai problemi sempre più drammatici che l'umanità ha
di fronte, dal riscaldamento globale alla crisi economica alla
spaventosa diseguaglianza di reddito, risorse, speranze che separano i
nord dai sud del mondo, alla necessità di costruire un diritto dei
popoli e istituzioni sovranazionali finalmente democratiche che siano
strumento comune di azione. Questioni che nessun intervento armato, men
che meno unilaterale e autogiustificato, può fare altro che peggiorare.
I frutti di questo approccio militare alla soluzione dei problemi sono
già di fronte a noi, basta guardarli. Spinte dalla fame e dalla
speranza, migliaia e migliaia di persone cercano un futuro nei nostri
paesi. Leggi sempre più repressive e ottuse rendono impossibile entrare
in Italia se non affidandosi alle mafie dei trafficanti di uomini, e le
nostre spiagge contano i cadaveri degli affogati, a decine. Leggi ottuse
e meschine ricacciano nella clandestinità che alza la testa o
semplicemente perde il lavoro, e vediamo donne e uomini come noi dormire
nei cartoni, nelle baraccopoli, sospinti di luogo in luogo da operazioni
di polizia che ritrovano la stessa miseria che avevano lasciato. Scene
del nostro presente...
Avvinghiati in un abbraccio mortale, la potenza di una macchina militare
ultratecnologica da una parte, l'inesauribile forza della disperazione
dall'altra, israeliani e palestinesi contano i propri morti in una
sequenza di atrocità apparentemente senza fine. Immagini del nostro
futuro?
Non c'è campagna mediatica che possa rendere giustificabile quanto ci si
propone, non possiamo tacere di fronte alle conseguenze di un simile
modo di agire e pensare.
Non accettiamo questa guerra e non crediamo che sia inevitabile. C'è una
opposizione massiccia in molti paesi d'Europa e negli stessi Stati
Uniti, e in molti paesi sta cominciando la mobilitazione per la pace.
Abbiamo una possibilità concreta: la grande maggioranza dei cittadini
italiani ed europei si oppongono a questa guerra, e con loro diversi
governi; le elezioni tedesche sono state decise dalla scelta fra guerra
e pace, e ha vinto chi si è pronunciato per la pace.
Facciamo appello a tutti i capi di Stato europei perché si dichiarino
pubblicamente contro questa guerra in ogni caso, come alcuni di loro
hanno già fatto, a prescindere dalle dichiarazioni delle nazioni Unite,
e perché chiedano a Bush di abbandonare i suoi piani di guerra.
Facciamo appello alle cittadine, ai cittadini e alle loro rappresentanze
e associazioni di fare tutto il possibile per costruire il massimo di
resistenza alla guerra, e anzitutto li invitiamo, nella nostra città, a
dare vita al più ampio dibattito e confronto pubblico su questi temi.
Vorremmo iniziare un percorso che trasformi il tempo che ci resta prima
del volo dei bombardieri da attesa angosciosa in meditata presa di
posizione, in forza della ragione da opporre alle ragioni della forza.
Perché quel volo si fermi.

Proponiamo:
- un primissimo momento di confronto e ascolto fra le mille ragioni e le
  mille voci contro questa guerra, nell'assemblea aperta per cercare di
  aggregare un movimento cittadino contro la guerra di Martedi 1 ottobre
  2002, in Sala Sirenella alle ore 21
- e una prima inziativa di piazza nella giornata di mobilitazione del 5
  ottobre, promossa dal Forum Sociale Europeo "100 cento città contro la
  guerra", quali tappe iniziali di un percorso comune, plurale, condiviso
  che ci permetta di dire assieme no a questa guerra.








Tavolo contro la guerra della città di Bologna


Aderiscono:

Associazione per il Rinnovamento della Sinistra
Arci
Arcilesbica,
Attac
Bologna Social Forum
Casa dei popoli (Ist. Gramsci, ass. Italo Calvino)
Centro documentazione delle Donne
Centro Studi Donati
Disobbedienti
Donne in nero e non solo
Forum co/scienze politiche
Nati dalla resistenza
Partito della Rifondazione Comunista
Rdb/CUB
Rete Lilliput
Spazio sociale studentesco
UDAP
Verdi Disobbedienti
Yoda


Per aderire: nowar_bo@yahoo.it





IN EVIDENZA:
- Tana Libera Tutti - Orari e documentazione
  http://www.contropiani2000.org/bsf/iniziative/tana_libera.htm
- Un'altra Hera: per la garanzia degli approvvigionamenti d'acqua,
  per il miglioramento delle condizioni ambientali, per la tutela del servizio
  idrico e dei cittadini:
  http://www.attac.org/italia/documentazione/document37.htm
  http://www.attac.org/italia/documentazione/document37.PDF
  sul tema della privatizzazione dell'acqua in Emilia-Romagna a cura del a cura
  Comitato acqua del bacino del Reno (Gruppo territoriale del Comitato Italiano
  per il Contratto Mondiale sull'acqua) - acqua@iperbole.bologna.it
- Progetto URBANISTICA PARTECIPATA - Un'altra Bolognina è possibile
  http://contropiani2000.org/bsf/iniziative/bolognina_urbanistica.htm
- Campagna "Sbrevettiamoci"
  http://contropiani2000.org/documentazione/eventi/Fao2002/sbrevettiamoci.htm
- Contro il CPT di Via Mattei - Informazioni sul Centro di Permanenza
  Temporanea
  http://contropiani2000.org/documentazione/eventi/nocptviamattei/infocpt.htm






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Tutta la documentazione sul "Bologna Social Forum" si trova
all'indirizzo: http://www.contropiani2000.org/bsf
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Le risorse:
- Newsletter del Bologna Social Forum dove chiunque può
  iscriversi per ricevere solo notizie e comunicati stampa su
  iniziative e prese di posizione. Ci si può iscrivere:
  - attraverso apposita form dal sito Contropiani - Bologna Social Forum
    http://www.contropiani2000.org
  - all'indirizzo della lista
    http://it.groups.yahoo.com/group/bsf-info
  - Lista Noocse per il dibattito
    http://it.egroups.com/group/noocse-bo/
  - Ordine del giorno partecipativo !!
    http://www.contropiani2000.org/bsf/assemblea/odg.php
  Proponi all'assemblea del BSF un argomento in discussione





<>----[ APPUNTAMENTI - LOCALE - http://contropiani2000.org/calendario ----<>


- Lunedì 30 Settembre
  presso l'EX MERCATO 24 - Via Fioravanti 24. Ore 21.
  per discutere:
  - sulle prossime iniziative sulla guerra e le proposte da portare al
    BSF per la preparazione della due giorni di discussione sulla città;
  - in vista della assemblea nazionale dei comitati di ATTAC che si
    svolgerà il 18 e 19 ottobre a Firenze.
  Come sempre l'assemblea è aperta alla partecipazione di tutti/e gli/le
  interessati/e.
  Info: bologna@attac.org


- Sabato 5 Ottobre
  Marano (BO): 500 mt. Slm ; 45 Km da Bologna sulla ss Porrettana c/o
  "casa dei soli e delle lune") dal pomeriggio di sabato alla mattina di
  domenica
  FESTA CUNEGONDA
  SUONARE-BALLARE-BERE-MANGIARE ...
  ...una cosa così: semplice, un incontro, una festa, rustica e ruspante
  da realizzare con i contributi
  musicali-strumentali-energetici-enogastronomici-umani-ormonali di tutti
  i partecipanti.
  saremo in una casa colonica con parecchio spazio all'aperto e meno
  all'interno, per cui: speriamo che non piova; il freddo non lo temiamo
  ma sarà utile qualche maglione; per il pernottamento - se proprio
  qualcuno volesse dormire - portate il sacco a pelo e la tenda.
  traiettorie: BO-Casalecchio-SassoM.-Marzabotto-Vergato-tunnel lungo
  all'altezza di Riola di Vergato-Marano. A Marano: svoltare a dx direz.
  Montese-Castel d'Aiano-Pietracolora-Rocca Pitigliana; 5/600mt dopo il
  primo tornante (a sx, vicino alla chiesa) e subito prima del secondo (a
  dx, da NON fare) prendere la sterrata a sx (cancello arrugginito con
  fiaccola o altri segni di riconoscimento), poche decine di mt.,
  parcheggiare e cercare segni di vita. Se proprio non ci trovi puoi
  tornare in paese a Marano, andare al Bar K2 e chiedere de "La Pioppa".
  QUANTI SIETE? COSA PORTATE? UN FIORINO!
  PIU' SIAMO E MEGLIO E'!!! CIAO!!!
  DIFFONDI & CONFERMA (se ti va)!
  Info: 329-3738715 / 339-7038340 - movimento_cunegonda@hotmail.com


- Giovedì 17 Ottobre
  presso la "Libreria della Donne" - Via de' Carracci. Ore 20.30
  presentazione del libro di Giuliana Sgrena "A scuola dei Talebani" con
  la presenza dell'autrice si svolgerà
  Info: patriciat@libero.it




<>---[ APPUNTAMENTI - GLOBALE - http://contropiani2000.org/calendario ]----<>


- Martedì 1 Ottobre
  Firenze:
  - presso la Sala delal Scherma - Fortezza Da Basso - Piazza Adua. Ore
    11.30. Conferenza Stampa di presentazione del Forum Sociale Europeo
  - presso la Casa del popolo "Il Progresso", via Vittorio Emanuele, 135.
    ore 14,30. Seminario sulla comunicazione.
  Sono invitati tutti gli operatori dell'informazione, i media attivisti,
  i "volontari", gli interessati e i curiosi.
  All'ordine del giorno:
  - Stesura delle linee guida sulla comunicazione indipendente al Forum
    sociale europeo di Firenze
  - Ufficio stampa per il forum
  - Il centro media: caratteristiche e finalità
  - La comunicazione indipendente oltre le giornate del Forum: una Ciranda
    europea?

  Testo da sottoporre alla discussione nel seminario
  CALL for ACTION
  Dal 6 al 10 Novembre 2002, a Firenze, si terrà il Forum Social Europeo.
  Un appuntamento importante per tutto il movimento dei movimenti, deciso
  a Porto Alegre, all'inizio dell'anno, e che, nella sua preparazione, già
  ora sta mobilitando centinaia di forum, percorsi sociali, associazioni e
  organizzazioni del continente. Alla base di tutto questo impegno c'è la
  convinzione profonda di voler dimostrare che se un altro mondo è
  possibile, c'è bisogno anche di un'altra Europa. Un'Europa dei diritti e
  non più quella della fortezza di Schengen che chiude fuori e
  criminalizza i flussi migranti, un'Europa aperta alle nuove forme di
  cittadinanza e municipalità partecipata e non quella delle piccole
  patrie e delle destre xenofobe e liberiste che ne stanno acuendo timori
  e incertezze, un'Europa della dignità e del lavoro e non quella virtuale
  delle banche e dell'alta finanza. Il nostro impegno di operatrici e
  operatori dell'informazione e della comunicazione nei territori, tra
  l'impegno quotidiano chi si già ora lotta per questi obiettivi, ci fa
  credere che questa Europa già oggi sia maggioritaria nelle coscienze e
  nei desideri della maggioranza delle cittadine e dei cittadini europei.
  Il Forum Sociale Europeo sarà un momento importante per dimostrarlo, ma
  pensiamo che sarà così soprattutto se saprà comunicare la ricchezza di
  esperienze, culture, percorsi, biografie e proposte che lì confluiranno
  per dare vita a quest'altra Europa. Ma per rendere possibile tutto
  questo, siamo convinti che bisognerà coinvolgere quanti più soggetti
  possibili siano oggi consapevoli del percorso avviato, che da Seattle a
  Genova, passando per Porto Alegre, hanno saputo costruire quelle reti
  orizzontali ed indipendenti di comunicazione formale ed informale che
  hanno permesso al movimento di crescere, sperimentare, proporre e
  costruire nuove forme di socialità e partecipazione. Percorsi che hanno
  assunto, al tempo stesso, la comunicazione come pratica di relazione ed
  iniziativa, ma anche come tema di discussione ed analisi.
  Per questo pensiamo che questo impegno, questi percorsi, debbano poter
  essere coinvolti nella costituzione di un media center di voci
  indipendenti, dalle radio libere ai giornali, dalle tv comunitarie
  all'informzione telematica, come a Genova e Porto Alegre, dove far
  confluire proposte e competenze, facilitare scambi e partecipazione,
  superare distanze geografiche e limitazioni delle singole strutture.
  Allo stesso modo, però, ci piacerebbe poter affrontare il tema
  informazione all'interno del programma del forum europeo con seminari e
  dibattiti. Spazi dove poter confrontare esperienze diverse, discutere
  della prospettiva dell'informazione indipendente nell'Europa delle media
  corporation (dove l'Italia rappresenta un paradigma, a suo modo
  specifico, di accentramento di poteri politici e mediatici), dove
  parlare di libero accesso ai saperi, analizzare informazione e
  comunicazione come luoghi di sperimentazione, scambio e diffusione di
  linguaggi, codici e culture. E' un percorso appena avviato che sentiamo
  di dover condividere e arricchire, nella pratica dell'orizzontalità, con
  quanti si riconoscano negli stessi principi e nelle stesse convinzioni.
  Un'altra Europa è possibile, costruiamola e comunichiamola insieme.
  Gruppo comunicazione del Fse
  Info: http://www.fse-esf.org - mediacenter@fse-esf.org


- Sabato 12 Ottobre
  Cento (FE): Mostra Matite Africane - Castello della Rocca
  12 ottobre - 3 novembre 2002
  lunedì-venerdì 15.30-18.30
  sabato-domenica 9.30-12.30 15.30-18.30
  Inaugurazione sabato 12 ottobre - ore 11.30
  Arcoiris Onlus Vi invita alla mostra.
  Matite Africane espone disegni a fumetti e vignette satiriche di
  produzione africana e sintetizzano aspetti centrali delle problematiche
  del continente africano: rifugiati, sanità, mercati, conflitti,
  condizione femminile, religiosità.
  E' una raccolta di 70 tavole provenienti da 20 paesi africani per un
  totale
  di 40 artisti rappresentati.
  E' un'iniziativa patrocinata dal Comune di Cento, dal Cefa e da
  Africa-Mediterraneo
  Info: Arcoiris - via Matteotti 33/A, 44042 Cento (FE) - Tel: 051-903439
        - arcoiris@comune.cento.fe.it7


- Mercoledì 16 Ottobre
  Rimini: Sala degli Archi - Piazza Cavour.
  CICLO DI CONFERENZE / DIBATTITO: IL LAVORO NELL'ECONOMIA GLOBALE
  Organizzano: Assessorato alle Politiche del Lavoro del Comune di Rimini
  e Associazione "Università Aperta" - Rimini
  - L'Italia nell'economia globale
    Data: mercoledì 16 ottobre h. 21
    Roberto Tesi (Galapagos) - economista
    Mario Biagioli - docente Istituto di Scienze Economiche - Università di
    Parma
    Gabriele Polo - giornalista de "Il Manifesto", coautore de "Il mestiere
    di sopravvivere", Editori Riuniti, 2000.
  - La flessibilità "tradizionale": il mercato del lavoro stagionale nella
    Provincia di Rimini
    Data: venerdì 25 ottobre h. 21.00
    Walter Martinese, Responsabile Ufficio studi e ricerche della Cgil di
    Rimini. Coordinatore della ricerca su "L'industria del turismo a Rimini"
    - 2001.
  - Il lavoro nelle società non lucrative
    Data: gio 31 ottobre h. 21.00
    Paola Tubaro - studiosa di storia del pensiero economico, autrice del
    Libro
    "Critica della ragion No profit" - Derive-Approdi
    Giovanni Giovannelli - avvocato del lavoro
  - Le nuove flessibilità: il lavoro atipico
    Data: mercoledì 6 novembre
    Vando Borghi - ricercatore del C.I. Do.S.Pe.L. (Centro Internazionale di
    Documentazione e Studi Sociologici sui Problemi del Lavoro) del
    Dipartimento di Sociologia dell'Università di Bologna)
    Chicchi Federico - dottore in Scienze Politiche, autore di "Derive
    sociali. Precarizzazione del lavoro, crisi del legame sociale ed egemonia
    culturale del rischio", F. Angeli, 2001
    Ettore Squillace - avvocato del lavoro
  - Immigrazione extracomunitaria e mercato del lavoro
    Data: giovedì 14 novembre h. 21.00
    Ferruccio Gambino, Docente di Sociologia del lavoro e dell'industria,
    Facoltà di Scienze Politiche , Dipartimento di Sociologia, Università di
    Padova
    Sandro Mezzadra, ricercatore presso il Dipartimento di Politica,
    Istituzioni e Storia dell'Università degli Studi di Bologna
    Alessandro Simoncini, autore del saggio " Migranti, frontiere, spazi di
    confine. I lavoratori migranti nell'ordine salariale", Altreragioni n.
    10 - 2000
  Info: 0541/704982 vittorio.buldrini@comune.rimini.it


- Sabato 19 Ottobre
  Rimini: Sala del Giudizio Museo della Città - via Tonini 1. Ore
  10.00 /13.00 - 14.00/16.30
  COMUNE DI RIMINI
  Assessorato alle Politiche del Lavoro
  Assessorato alle Politiche Ambientali
  IL RISCHIO CORRE SUL FILO
  Inquinamento elettromagnetico e nocività
  nei luoghi di lavoro
  Il caso dei lavoratori delle ferrovie
  Intervengono:
  Vittorio Buldrini Assessore alle Politiche del Lavoro - Comune di Rimini
  Ariano Mantuano Assessore alle Politiche Ambientali - Comune di Rimini
  Ezio Gallori Redattore di "Ancora in Marcia"
  Morando Soffritti Fondazione Europea "B.Ramazzini"
  Dante De Angelis RLS - Macchinisti
  Paolo Giacomini RLS - Personale viaggiante
  Roberto De Paolis RLS - Macchinisti
  Vito Totire Azienda USL Città di Bologna
  Michelangelo Bolognini Azienda USL di Pistoia
  Responsabili Trenitalia Spa
  Info: 0541/704982 vittorio.buldrini@comune.rimini.it


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