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Re: Pacifista italiano sotto processo in Scozia




Ciao a tutti, scusate per il notevole ritardo ma solo ora sono 
riuscito a trovare un po' di tempo per raccontare quanto successo al 
processo in Scozia che avevo segnalato circa un mese fa.

Si e' svolto infatti il 13 agosto scorso il processo che mi vedeva 
imputato di "breach of peace" (disturbo della quiete pubblica) per 
aver bloccato l'ingresso della base militare di Faslane (Scozia) 
nell'ottobre scorso, durante la periodica manifestazione di protesta 
organizzata dai pacifisti scozzesi contro la presenza di sottomarini 
nucleari e di armi di distruzione di massa.   
In altri messaggi potete trovare informazioni su cosa e' successo il 
22 ottobre 2001 [1] e su cosa sono i sottomarini nucleari balistici 
britannici [2].  

Mi sono dichiarato innocente e ho scelto di difendermi da solo per 
poter parlare liberamente dei motivi che mi hanno spinto a questa 
azione; e' una prassi comune che anche molti altri attivisti 
arrestati nelle medesime circostanze attuano.  
Alla fine del dibattimento il giudice mi ha dichiarato colpevole e 
multato di 150 sterline (anche questa purtroppo e' una prassi 
comune...).  
Credo pero' che non abbia prezzo la possibilita' che ho cosi' avuto 
di poter affermare in un tribunale i valori della nonviolenza e della 
lotta pacifista contro le armi nucleari.  

Dal 1999 i pacifisti dell'associazione Trident Ploughshares attuano 
azioni nonviolente di disarmo dell'apparato militare nucleare 
britannico.
Il "people's disarmament", come e' stato denominato, rappresenta 
l'azione nonviolenta, consapevole e intenzionale di cittadini che 
ritengono che le armi nucleari siano illegali e immorali, e 
rappresentino un rischio per il mondo intero. 
Fra l'altro l'illegalita' delle armi nucleari trova riscontro in 
numerosi trattati e leggi internazionali, tra le quali anche un 
parere della International Court of Justice delle Nazioni Unite. [3]

Di fronte alla mancata risposta del governo britannico, piu' volte 
sollecitato a spiegare in quali condizioni riterrebbe giustificato 
l'uso di armi nucleari, gli attivisti di Trident Ploughshares hanno 
cosi' deciso di passare all'azione pratica (e nonviolenta), 
ostacolando e anche smantellando direttamente l'apparato militare.
Tutto cio' viene considerato un reato dalle leggi britanniche, ma 
puo' essere giustificato dal diritto internazionale come un crimine 
minore che cerca di impedire un crimine ben maggiore; ecco quindi 
l'importanza di affrontare le conseguenze legali delle proprie 
azioni, portando le proprie ragioni in tribunale e affermando il 
diritto dei cittadini di agire quando il proprio governo ha un 
comportamento criminale, come il dispiegamento di armi di distruzione 
di massa.
Inoltre affrontare i processi e le relative condanne rappresenta, 
oltre che un gesto di coerenza nonviolenta, un metodo molto valido 
per sollevare il problema e coinvolgere l'opinione pubblica.
La storia di questo movimento popolare e' molto ben raccontata in un 
libro appena pubblicato. [4] 
Partecipare alle loro azioni e' stata per me un'esperienza e 
testimonianza molto importante, anche nell'aula di tribunale.

Tornando al processo, un'altra ragazza pacifista e' stata processata 
lo stesso giorno ed ha subito la medesima condanna, nonostante fosse 
disabile e i testimoni dell'accusa avessero delle chiare incongruenze 
nel ricordare le modalita' del suo arresto. Il giudice e' stato anche 
inconsistente nei confronti di una sentenza emessa proprio il giorno 
prima, in un altro distretto, dove un altro pacifista arrestato nelle 
medesime circostanze e' stato invece assolto grazie ad 
un'interpretazione diversa del reato di "breach of peace".  

Il fatto che la manifestazione si svolga in maniera completamente 
nonviolenta, che la polizia, il personale della base e i media 
vengano informati preventivamente sui tempi e sulle modalita' della 
manifestazione, i training nonviolenti per preparare i manifestanti, 
la musica, i canti e i balli, la presenza di popolazione civile di 
ogni eta', contribuiscono a creare un clima che non si puo' certo 
definire "allarmante", condizione che e' invece necessaria per la 
definizione di "breach of peace" secondo una recente sentenza della 
High Court scozzese.  
L'interpretazione del reato pero' resta ancora soggettiva da parte 
del giudice e del distretto; il fatto che cominciano ad esserci le 
prime assoluzioni rappresenta comunque un segnale positivo che 
qualcosa sta cambiando.  

Ad ogni modo l'incoerenza del sistema giudiziario scozzese e' un 
aspetto secondario rispetto all'inquinamento generato dai 
sottomarini, al rischio di incidenti nucleari e soprattutto rispetto 
al dispiegamento di armi di distruzione di massa come i missili 
Trident.
Per questo motivo le attivita' non si fermano nonostante i ripetuti 
arresti ma continuano quotidianamente; a Faslane, infatti, e' 
presente da 20 anni un campeggio pacifista che ospita persone di 
tutto il mondo che vogliono fare qualcosa, o anche semplicemente 
informarsi e informare, contro le armi nucleari britanniche.  

In questo periodo estivo, con l'affluire di piu' persone, il 
campeggio raddoppia (nel senso che ne viene attivato un altro a 
Coulport, sempre nelle vicinanze della base) e le attivita' di 
disturbo contro la base militare diventano praticamente quotidiane 
(cosi' come quotidiana e' la pioggia e il freddo...).  

Solo nei due giorni in cui sono stato nel campeggio 8 persone sono 
state arrestate, quattro mentre bloccavano un ingresso della base, 
altre quattro perche' si erano introdotte nella base dopo ore di 
appostamento come falsi pescatori...  
Altri cinque invece, a bordo di rudimentali canoe, hanno cercato di 
impedire l'ingresso nella base di un sottomarino nucleare di rientro 
da una missione. I motoscafi della polizia, in questo particolarmente 
aggressiva, hanno allontanato le canoe (ma non sono riusciti ad 
arrestarli). Alcuni temerari (soprattutto per la temperatura 
dell'acqua) nei giorni precedenti erano addirittura riusciti a 
entrare nella base a nuoto e compiere vari atti simbolici contro i 
sottomarini. 

Oltre alle attivita' contro la base, il campeggio e' anche 
un'occasione unica per prendere contatto con attivisti di altre 
citta', scambiarsi informazioni utili e partecipare a incontri e 
training nonviolenti. 
Il prossimo appuntamento e' a Plymouth il 12 ottobre, per la 
manifestazione nazionale organizzata dal CND contro i sottomarini 
nucleari; la prossima grande "blockade" (la manifestazione annuale di 
blocco della base) si svolgera' a Faslane il 22 aprile 2003.

Chi volesse informazioni dettagliate sulle attivita' dei pacifisti 
scozzesi puo' fare riferimento al sito di Trident 
Ploughshares [5]. Trident Ploughshares e' stata insignita l'anno 
scorso del "Right Livelihood Prize", altrimenti 
noto come il premio nobel per la pace alternativo. [6]
La loro costanza ed efficacia e' nota da tempo, e io stesso ho avuto 
modo di apprezzare la fantastica e 
scrupolosa organizzazione delle loro attivita' (in particolare il 
servizio di aiuto legale che mi ha seguito durante 
questi mesi).  

Ringrazio di cuore tutti quello che mi hanno inviato messaggi di 
solidarieta'.

Ciao
Francesco


[1]
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/rischio_nucleare/chefare/fas
lane.shtml

[2]
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/rischio_nucleare
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/rischio_nucleare/sottomarini
/trident.shtml

[3]
http://www.un.org/law/icjsum/9623.htm

[4]
"Trident on trial", di Angie Zelter 
editore: Luath Press   ISBN: 1-84282-004-4
http://www.tridentploughshares.org/html/book.html
http://www.amazon.co.uk/exec/obidos/ASIN/1842820044/

[5]
http://www.tridentploughshares.org

[6]
http://www.rightlivelihood.se

francesco iannuzzelli   francesco@href.org
associazione peacelink - sez. disarmo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo
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Vita d'artista, come l'ho vista,
ho detto: questa e' la mia
(Paolo Conte)