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Indice Secondo Quaderno Satyagraha



Cari amici,
                 sta per essere dato alle stampe il secondo dei "Quaderni 
Satyagraha", (rivista semestrale di Studi sulla Pace) promosso dal Centro 
Gandhi in collaborazione con il CISP dell'Università di Pisa, l'IPRI, il 
Centro Sereno Regis di Torino , l'associazione Amici di Tolstoj di Roma.

Credo di fare cosa gradita inviando l'indice e gli abstract dei vari 
articoli, in modo da verificare il proprio interesse a ricevere la copia.

Perché l'iniziativa prosegua e si rafforzi, abbiamo bisogno di lettori
che sottoscrivano l'abbonamento annuale, fissato sempre in 30 euro.
Ripeto gli estremi del bollettino di conto corrente postale, utile per
chi ancora non avesse sottoscritto l'abbonamento e volesse farlo ora:
ccp n. 19254531, intestato a
Centro Gandhi , Largo duca d'aosta 11 , 56123 Pisa
Potete anche scriverci le vostre considerazioni, le critiche e i
consigli all'indirizzo e-mail : pdpace@interfree.it
Cordiali saluti a tutti voi , Rocco Altieri


Indice Secondo Numero dei “Quaderni Satyagraha”

Gloria Gazzeri         Il magistero nonviolento di Tolstoj (numero pagine : 3)

Leone Tolstoj              La nostra concezione della vita  (11)

Antonino Drago     I maestri della nonviolenza e il crollo delle due 
superpotenze (7)

Pat Patfoort              Non possiamo cambiare il passato,      10  ?
                       Ma possiamo cambiare il futuro.

  Rubèn Dario Pardo  Il conflitto armato e i processi di resistenza civile 
nonviolenta  in Colombia 10?
Santamarìa

Giovanni Salio            Il secolo nucleare (13)

Olivier Maurel         La violenza delle armi rende smemorati  (2)

Brian Martin               Fucili e rivoluzione (3)

Romesh Diwan             Gandhi, Amartya Sen e il concetto di povertà  (28)

Itala Ricaldone      Gandhi e l’ideale di un paese democratico  (13)

Alberto L’Abate     Antonio Carbonaro e l’educazione alla Pace 10?

Pietro calia                  Danilo Dolci e il lavoro maieutico a Lula (6)

Paolo S. Nicosia          Caratteristiche e strumenti per conciliare o 
mediare una controversia   (8

Pierluigi consorti     Nuovi studi per la pace e servizio civile (12)
.
Ylenia sacco                 Ziviler Friedensdienst ( Il Servizio Civile di 
Pace Tedesco)  (12)

Andrea Cozzo              Scienza, Conoscenza e Istruzione in Lanza del 
Vasto (12 ?)

Presentazioni iniziative  (conferenze di Vandana Shiva)

Segnalazioni bibliografiche:








Abstract e presentazione degli autori.

Gloria Gazzeri                Il magistero nonviolento di Tolstoj.
  Introduce il saggio di Tolstoj, qui tradotto per la prima volta in 
italiano: La nostra concezione della vita, illustrando per sommi capi 
l’importanza che ha avuto Tolstoj  nella formazione dell’idea nonviolenta.

Gloria Gazzeri, professoressa in pensione, vive a Roma, dove è attiva nel 
promuovere la cultura della nonviolenza in una prospettiva di profondo 
rinnovamento religioso. Fondatrice e infaticabile animatrice 
dell’associazione Amici di Tolstoj, da anni è impegnata nella riscoperta e 
diffusione degli  scritti nonviolenti del grande scrittore russo.

Antonino Drago          I maestri della nonviolenza e il crollo delle due 
superpotenze.
A un anno dall’11 settembre viene proposta una interpretazione 
“apocalittica” degli avvenimenti, capace  di sviluppare una nuova coscienza 
storica, anche  alla luce dei  testi di due maestri della nonviolenza, 
Lanza del Vasto e Aldo Capitini, che nei segni dei tempi hanno presagito il 
crollo delle due superpotenze.

Antonino Drago è uno storico alleato della Comunità dell’Arca, fondata in 
Francia da Lanza del Vasto, e da qualche anno è diventato anche studioso 
attento del pensiero di Aldo Capitini. Ha pubblicato sulla spiritualità di 
Lanza del Vasto: Atti di vita interiore, Torre dei Nolfi (AQ), edizioni 
Qualevita, 1997; su Capitini:  L’azione politica di Capitini nel dopoguerra 
in “Il Ponte”, anno LIV, n.10, Firenze, Editoriale il Ponte, 1998, pp. 
148-198. Docente di Storia della Fisica presso l’Università degli Studi di 
Napoli Federico II, nell’ultimo anno ha insegnato Strategie della Difesa 
Popolare Nonviolenta presso il corso di laurea di Scienze per la Pace 
dell’Università di Pisa.


Pat Patfoort             Non possiamo cambiare il passato. Ma possiamo 
cambiare il futuro.
Vengono illustrati in modo compendioso, ma efficace, il modello 
Maggiore/minore (M-m) e quello  dell’Equivalenza, che sono alla base di 
tutta l’elaborazione teorica della Patfoort, mirante alla attivazione di 
processi di riconciliazione. Tali modelli vengono qui applicati alle 
recenti crisi internazionali (Israele-Palestinesi, Usa e loro 
“nemici”),  chiarificando  come l’alternativa nonviolenta possa promuovere 
una  nuova mentalità e comportamenti di Pace.

Pat Patfoort è un’antropologa fiamminga, relatrice, trainer, mediatrice e 
autrice di livello internazionale  in gestione e trasformazione nonviolenta 
dei conflitti. Lavora sui conflitti da 25 anni, a tutti i livelli e in 
diversi tipi di società e culture.  Ha fondato a Brugge in Belgio il Centro 
per la gestione nonviolenta dei conflitti. Il suo testo fondamentale è 
Uprooting Violence. Building Nonviolence, Freeport, Maine, Cobblesmith Pub, 
1995. In italiano sono stati pubblicati: Costruire la nonviolenza: per una 
pedagogia dei conflitti, La Meridiana, Bari, 1992; Io voglio, tu non vuoi. 
Manuale di educazione nonviolenta, Torino, Edizioni Gruppo Abele, 2001.


Rubèn Dario Pardo  Il conflitto armato e i processi di resistenza civile 
nonviolenta  in Colombia.
Santamarìa
Anche in una situazione di estrema e “irrisolvibile” violenza, quale è la 
situazione oggi vissuta dalla Colombia, quando sembra non ci siano vie di 
uscita, appare e si sviluppa alla base, dalla periferia della società , una 
pratica popolare nonviolenta  capace di esercitare un  potere popolare. 
Si  esamina l’esperienza delle comunità di villaggio che con metodi 
nonviolenti cercano di arginare e trasformare la violenza dilagante, 
restituendo solidarietà, fiducia e  speranza alla gente.

Rubèn Dario Pardo  Santamarìa    è un giovane e promettendo studioso, che 
sta preparando la sua tesi di dottorato presso la Pontificia Università 
Gregoriana di Roma  sulla  trasformazione nonviolenta del conflitto armato 
in Columbia, suo paese di origine.

Giovanni Salio            Il secolo nucleare.
È il secolo XX che, con le esplosioni atomiche dell’agosto del ’45, 
sollecita nello scritto di Salio a una perdurante consapevolezza dei rischi 
epocali che minacciano l’umanità. La costante escalation degli armamenti 
atomici interpella   gli uomini del nuovo secolo a rifiutare la 
rassegnazione e a proseguire le azioni di lotta per addivenire al disarmo 
delle nazioni e alla messa al bando delle armi di distruzione di massa.

Giovanni Salio,  ricercatore di fisica dell’Università di Torino, ha scelto 
il pensionamento anticipato per dedicarsi completamente alla sua opera a 
favore della nonviolenza. Segretario dell’IPRI ( Italian Peace Research 
Institute), principale animatore del Centro Sereno Regis, è conosciuto in 
tutta Italia per la sua instancabile attività di conferenziere e di 
pubblicista. Tra i suoi libri ricordiamo: Il Potere della Nonviolenza, 
Torino, EGA, 1995.


Olivier Maurel         La violenza delle armi rende smemorati.
Attraverso il ricorso a tabelle statistiche, relative a 27 conflitti di 
diverso tipo (guerriglia, terrorismo, guerra civile o internazionale) che 
si sono susseguiti negli ultimi 25 anni  fino al 1996, si smitizza  il 
luogo comune sulla violenza come “mezzo rapido” per risolvere i problemi.

Olivier Maurel è un insegnante francese, di cui si ricorda essere il 
co-autore di Armée ou défense civile non-violente, La Gueule ouverte, 1975, 
e l’autore di Trafics d'armes de la France, Paris, Maspéro, 1977.



Brian Martin               Fucili e rivoluzione.
  Con un ragionamento rapido ma efficace, si dimostra quanto sia illusoria 
la pretesa di progettare una rivoluzione armata nell’epoca contemporanea, 
lasciando, però, aperta la strada all’ipotesi di  un’azione di 
trasformazione condotta con mezzi nonviolenti.

Brian Martin vive a Wollongong in Australia e insegna matematica applicata 
all’Università di Camberra. Assertore dell’efficacia dell’azione sociale 
nonviolenta, è tra i principali autori della Peace Research a livello 
mondiale. In italiano è stato pubblicato il suo libro: La piramide 
rovesciata per sradicare la guerra, Molfetta, La Meridiana, 1990. Altre sue 
opere in inglese sono:  Social Defence, Social Change, London, Freedom 
Press, 1993; Information Liberation, London, Freedom Press, 1998.



Romesh Diwan             Gandhi, Amartya Sen e il concetto di povertà.
L’articolo si occupa della povertà in India. Vengono identificate due 
visioni rispetto al  povero: 1)  il  povero visto come “deprivato” (il 
punto di vista di  Sen); 2) il povero come “dominato” (identificato 
dall’analisi gandhiana nello sfruttamento élite-masse). Le teorie di 
Sen  sono profondamente permeate dell’ideologia liberale, temperata solo da 
raccomandazioni  politiche sulla regolamentazione dei mercati e 
sull’aumento delle spese sociali. La visione di Gandhi, in confronto, 
appare rivoluzionaria, perché mira alla trasformazione delle strutture che 
generano sfruttamento e povertà.

Romesh Diwan è professore di economia presso il Rensselaer Polytechnic 
Institute , Troy, NY e consulente delle Nazioni Unite (UNCTAD). I suoi 
interessi di ricerca comprendono lo studio del legame tra etica, ecologia 
ed economia, con particolare attenzione agli esiti dell’innovazione 
tecnologica. Ha pubblicato : Alternative Development Strategies and 
Appropriate Technology: Science Policy for an Equitable World Order ( con 
Dennis Livington come co-autore, Elmsford, NY, Pergamon Press, 
1979.  Essays in Gandhian Economics ( con Mark Lutz come co-autore), New 
Delhi, 1985, Gandhi Peace Foundation, 1985.  Productivity and Technical 
Change in Foodgrains ( con Renu Kallianpur come co-autore ) New Delhi, 
Tata-McGraw Hill Publ., 1986. High Tecnology and International 
Competitiveness, ( con C. Chakraborty come co-autore), New York, Praeger 
Publ., 1991. Sono centinaia gli articoli del prof. Diwan apparsi sulle 
principali riviste internazionali di economia politica.


Itala Ricaldone      Gandhi e l’ideale di un paese democratico.
Il Mahatma si espresse molto fermamente sulla interdipendenza tra 
nonviolenza e lavoro costruttivo.
Questa necessità è ancora più valida nei progetti di cooperazione 
internazionale, per attuare programmi che intendono eliminare situazioni 
esistenti insopportabili. L’articolo ripercorre i principi gandhiani 
ispiratori dell’Assefa, organizzazione di volontari  che lavorano per lo 
sviluppo dei villaggi rurali dell’India, ponendo  a fondamento dell’azione 
di cooperazione la partecipazione democratica dal basso e lo sviluppo 
integrale per tutti, soprattutto per gli ultimi, secondo il programma 
denominato da Gandhi  Sarvodaya.

Itala Ricaldone, studiosa e divulgatrice in Italia dell’opera di Vinoba 
Bhave, il discepolo prediletto da Gandhi,  è la principale animatrice del 
gruppo Assefa di Genova.

Alberto L’Abate     Antonio Carbonaro e l’educazione alla Pace
È la relazione presentata al convegno su Le ragioni della Sociologia: 
giornate di studio in memoria di Antonio Carbonaro (Firenze, 23-24 novembre 
2001).  Antonio Carbonaro va annoverato tra i fondatori della sociologia 
italiana, e come tale, perciò, alcuni dei più noti sociologi del nostro 
paese hanno voluto partecipare al convegno organizzato in sua memoria: tra 
questi ricordiamo Filippo Barbano, Franco Ferrarotti,  Luciano Gallino, 
Giuseppe De Rita, Alessandro Pizzorno, Luciano Cavalli. L’Abate da parte 
sua ha enfatizzato le importanti intuizioni di Antonio Carbonaro rispetto 
alla costruzione di una pedagogia della Pace. Carbonaro individua la 
necessità di ricostruire l'autonomia dell'individuo dallo Stato sovrano 
attraverso la riconquista del suo senso di responsabilità etico. Decisivo 
è, perciò, il ruolo dell'educazione come formazione del carattere. L’Abate 
mette a confronto le  riflessioni di Carbonaro con una sua recente ricerca 
su I giovani e la pace.

Alberto L’Abate, docente emerito di metodologia della ricerca sociale 
presso l’Università degli Studi di Firenze, è il principale promotore e 
ispiratore del nuovo corso di laurea per Operatori di Pace dell’ateneo 
fiorentino.
Figura storica della nonviolenza italiana, intellettuale attivo in ogni 
iniziativa pacifista e antinucleare, è stato l’ideatore dell’Ambasciata di 
Pace nel Kossovo e della Campagna per una soluzione nonviolenta del 
conflitto nei Balcani. Saggista prolifico, ricordiamo  la sua ultima 
ricerca Giovani e pace: ricerche e formazione per un futuro meno violento, 
Pangea, Torino, 2001.



Pietro Calia                  Danilo Dolci e il lavoro maieutico a Lula (6)
Viene esaminata una delle ultime iniziative di Danilo Dolci in Sardegna , 
poco prima della sua morte improvvisa.
Il metodo maieutico lasciato in eredità da Danilo è una possibilità 
creativa per lo sviluppo della solidarietà sociale e della coscienza 
popolare, necessari per  vincere la violenza e promuovere lo sviluppo 
integrale.

Pietro Calia è il giovane animatore del gruppo maieutico di Lula ( 
Nuoro).  Allievo della professoressa  Elisa Nivola (assistente di Capitini 
ed erede della  sua cattedra di pedagogia all’Università di Cagliari),  per 
suo tramite ha conosciuto di persona  Danilo Dolci  ed è diventato subito 
il più attivo praticante in Sardegna del metodo maieutico.


Paolo S. Nicosia          Caratteristiche e strumenti per conciliare o 
mediare una controversia   (8
Nel presente articolo vengono presentate, in modo inevitabilmente generale, 
le principali caratteristiche personali e professionali di un conciliatore 
o mediatore stragiudiziale (o mediatore di controversie), indicando 
insieme  gli elementi o strumenti fondamentali a sua disposizione, che 
vengono analizzati e  sintetizzati attraverso la presentazione di  una 
"check list".

Paolo S. Nicosia, docente di "Mediazione e conciliazione" al corso di 
Laurea in Scienze per la Pace dell'Università di Pisa, fondatore di 
Concilia S.a.s.(con sede ad Assisi), una delle prime società private 
italiane che si occupano di consulenza e formazione in conciliazione, 
mediazione e negoziazione (per CCIAA, enti pubblici e privati); 
conciliatore per le CCIAA di Milano e Perugia. È  autore di libri sui 
sistemi alternativi di risoluzione delle 
controversie,  ricordiamo:  Nicosia, P. S. e A. Ruggiero, Manuale del 
conciliatore, tecniche di risoluzione extragiudiziale delle controversie, 
ETAS, 2000. Nicosia, P. S., La tutela extragiudiziale degli interessi. 
Negoziazione, conciliazione-mediazione e arbitrato in Italia per difendere 
gli interessi sul fondamento dell'autonomia privata, Editrice La Tribuna, 2002.


Pierluigi Consorti     Nuovi studi per la pace e servizio civile (12)
Dal  punto di osservazione di uno dei principali protagonisti 
dell’avvio  del corso di laurea in Scienze per la Pace dell’Università di 
Pisa, si traccia un profilo comparato degli indirizzi dei nuovi studi 
accademici sulla pace, enfatizzando gli elementi caratterizzanti del corso 
di laurea pisano, che può assolvere a una funzione altamente qualificante 
del servizio civile, anche alla luce della nuova normativa italiana 
dell’obiezione di coscienza e del servizio civile volontario.

Pierluigi Consorti lavora presso il Dipartimento di diritto pubblico ed è 
docente  “garante” del  Corso di laurea in Scienze per la Pace 
dell’Università di Pisa, dove dirige lo Sportello per i diritti umani. La 
sua attività di ricerca è principalmente orientata allo studio dei rapporti 
tra diritto e religione, fra legge e norme di coscienza. Ha ultimamente 
pubblicato: L’avventura senza ritorno. Intervento e ingerenza umanitaria 
nell’ordinamento giuridico e nel magistero pontificio, Pisa, Edizioni Plus, 
2002.

Ylenia Sacco                 Ziviler Friedensdienst ( Il Servizio Civile di 
Pace Tedesco)  (12)
Dall’esperienza del servizio civile tedesco nei processi internazionale di 
cooperazione internazionale, promozione dello sviluppo, prevenzione dei 
conflitti armati  e costruzione della Pace, l’autrice offre spunti preziosi 
di riflessione, utili anche all’esigenza  italiana di riorganizzazione del 
servizio civile su basi volontarie.

Ylenia Sacco è una collaboratrice del Centro Sereno  Regis di Torino


  Andrea Cozzo              Scienza, Conoscenza e Istruzione in Lanza del Vasto
Si mette in luce che secondo Lanza del Vasto la conoscenza non può 
esaurirsi nella scienza, a torto quasi sempre presentata come neutro fine 
in sé, e trasmettersi nel modo distaccato e pretenziosamente tecnico, 
basato sul principio della cieca obbedienza del discente al docente, che 
oggi si pratica. L’attuale scienza apparentemente libera è in realtà 
sottomessa a scopi che sfuggono a chi impara (e talvolta anche a chi 
insegna). Riflettere sulla scienza e sull'istruzione non può coincidere con 
il pensare a come conoscere di più o fare imparare più facilmente; esso 
deve significare, soprattutto, capire il rapporto che sussiste fra ciò che 
impariamo e conosciamo  e ancor più fra come impariamo e conosciamo  e la 
società che, in tal modo, andiamo a costruire. Pensare l'istruzione 
significa pensare un sistema di vita; non solo una cultura, ma anche un 
tipo di economia e un tipo di rapporti sociali.

Andrea Cozzo, ricercatore di Lingua e civiltà greca presso l'Università di 
Palermo, ha tenuto quest'anno, presso la stessa Università, un modulo di 
"Teoria e pratica della nonviolenza". Si occupa da anni dello studio della 
violenza culturale, soprattutto in ambito didattico, e ha svolto seminari 
sulla nonviolenza in diverse scuole. Del tentativo di intrecciare la 
ricerca sulla Grecia antica  con quella sulla nonviolenza è frutto il suo 
recente volume intitolato Tra comunità e violenza. Conoscenza, logos e 
razionalità nella Grecia antica, Roma Carocci 2001. Ha dato vita con altri, 
cinque anni fa, al "Seminario Nonviolenza", un gruppo di studio e azione 
che si riunisce nei locali del Corpo Basso della Facoltà di Lettere di Palermo.