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Una Suprema Arroganza



Una Suprema Arroganza

Gli Usa non vogliono poter essere giudicati dalla Corte Penale
Internazionale, l'ultima grande conquista civile dell'umanità.
Per questo chiedono complicità bilaterali agli altri stati.
Berlusconi, che simpatizza istintivamente per chi, essendo forte, non vuole
essere giudicato, si affretta a promettere complicità, in disaccordo con
l'Europa, d'accordo solo con la Gran Bretagna di Blair.
L'Italia governata da Berlusconi, violando l'accordo internazionale,
diventerà il "santuario" dei militari statunitensi a cui, mentre impongono
"pace" qua e là nel mondo, - oppure anche giocando con gli aerei, come al
Cermis - accadesse di commettere qualche crimine contro l'umanità. L'Italia
non li consegnerà alla Corte.
Il disprezzo della comunità umana intera da parte dei governi degli Usa è
tradizionale.
L'usurpazione dei poteri dell'Onu è una loro abitudine spontanea.
Ora Bush rinnova questa usanza col capriccio familiare e finanziario di fare
la guerra all'Iraq, contro il giudizio di tutti, compresa la Gran Bretagna
di Blair.
Intanto, a Johannesburg, sempre gli Usa, pur di non modificare i loro
consumi e profitti, dimenticando di essere solo il 5% (cinque per cento)
dell'umanità, ultraminoranza che però consuma e inquina più di tutti,
rifiutano ogni impegno collettivo vincolante per salvare il pianeta, che è
il corpo ferito di noi tutti, e promettono di pensarci loro: "Ghe pensi mi",
come il loro compare.
Chi è che terrorizza il mondo? Soltanto il vecchio amico di Bush, Bin Laden?
Enrico Peyretti