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IPB Contro la nomina ad ambasciatore di Ugo Gussalli Beretta
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Al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
e per conoscenza:
- al Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi
- al Presidente della Camera dei Deputati, on. Carlo Casini
- al Presidente della Camera dei Deputati, on. Marcello Pera
- ai Capigruppo alla Camera del Parlamento italiano
OGGETTO: Non accolga la nomina di Ugo Gussalli Beretta ad Ambasciatore in USA
Signor Presidente,
nei giorni scorsi alcuni organi di stampa hanno pubblicato la notizia
che il Presidente del Consiglio, on. Sivio Berlusconi, è in procinto di
nominare il cav. Ugo Gussalli Beretta Ambasciatore italiano negli Stati
Uniti d'America.
La notizia mi sconcerta non poco. Il cav. Ugo Gussalli Beretta non solo
non fa parte del "corpo diplomatico" italiano, ma è presidente della
Beretta Holding spa, un'industria produttrice di armi con sede a Gardone
Val Trompia (BS) che controlla varie industrie produttrici di armi
(pistole, revolver, mitragliette, fucili di precisione) in diversi paesi
del mondo e con una rete di vendita in moltissimi stati dal Bangladesh al
Libano, dalla Giordania al Pakistan, dal Cile al Perù al SudAfrica, per
citarne solo alcuni.
A detta di alcuni organi di stampa, la possibile nomina del cav.
Gussalli Beretta sarebbe da attribuirsi alla "notorietà" del marchio
Beretta negli Stati Uniti e risponderebbe alla visione, annunciata dal
Presidente del Consiglio già nel gennaio scorso di trasformare ambasciate e
consolati in uffici di rappresentanza del marchio "made in Italy".
Quello che molti organi di stampa dimenticano di segnalare è che la
Beretta Holding è conosciuta negli Usa non solo per le pistole M9 e le sue
varianti in dotazione ai corpi di polizia, ma anche per i processi legali
pendenti in numerose corti degli Stati Uniti. Nei tribunali americani,
infatti, la Beretta ha in corso numerosi contenziosi nei confronti di varie
amministrazioni cittadine e di contee (tra cui New York) responsabili -
secondo la Beretta - "di aver violato la clausola costituzionale sul
commercio cercando di obbligare i produttori di armi ad adottare un 'codice
di condotta' più restrittivo" (fonte CNN). Non vanno dimenticate, inoltre,
le proteste mosse in questi anni ai produttori di armi - tra cui la Beretta
USA Corporation - da parte di moltissime organizzazioni statunitensi di
difesa dei diritti civili le quali chiedono norme più severe sul porto
d'armi in Usa dove ogni anno più di 20.000 giovani sotto i 20 anni vengono
uccisi o feriti da armi da fuoco.
Se la notizia venisse confermata, credo che la nomina del cav. Ugo
Gussalli Beretta ad ambasciatore sia in totale disprezzo da quanto da Lei
affermato alla recente Conferenza degli Ambasciatori e Consoli d'Italia"
(Roma 23-30 luglio), e cioè che ''affinchè la democrazia rimanga un punto
di forza per il nostro Paese, l'opera di rinnovamento operativo della
Farnesina dipende da una formazione professionale costante,
dall'innovazione degli strumenti, dalla pratica di una effettiva
meritocrazia in campo diplomatico" (agenzia Ansa).
Sono molto preoccupato del "nuovo ruolo" che si intende far assumere
alla politica diplomatica italiana, riassumibile nelle parole del
Presidente del Consiglio alla Conferenza degli Ambasciatori e Consoli
d'Italia: ''la missione in piu' che la nostra diplomazia si e' data e si
vuole dare" è quella di "conquistare porzioni di mercato alle nostre
imprese aprendo una loro filiale e rappresentanza e ormai anche una loro
stazione di produzione". Mi unisco in questo alle proteste di numerose
agenzie non-governative italiane che hanno rilevato che "la politica estera
italiana non è fatta solo di commesse commerciali e gli organi e le
istituzioni preposte alla sua applicazione non possono orientarsi con una
logica affaristica" (Comunicato dell'Associazione delle Ong Italiane).
Sottoscrivo pertanto l'appello lanciato da sito internet della rivista
"Missione Oggi" ed accolto da numerose associazioni, e Le chiedo, qualora
venisse confermata, di respingere la nomina del cav. Ugo Gussalli Beretta
ad Ambasciatore negli Stati Uniti.
RingraziandoLa per l'attenzione
Distinti ossequi
D.ssa Fulgida Barattoni
International Peace Bureau Consultant