Accordo di Roma - Nello spirito dell'Interesse
Concluso l’incontro a Pratica di Mare; siglato l’Accordo di Roma. Viene in mente una frase di Winston Churchill: “Le nazioni non hanno amici ma solo interessi”. Il problema è come articolare questo tipo di amicizia interessata tra le nazioni. Ebbene oggi a Roma si è fatto un bello sforzo. Nasce una nuova cooperazione NATO – Russia per cambiare il mondo. Ma la nuova alleanza servirebbe a detta degli stessi protagonisti del summit a debellare il “terrorismo”. Cambia la geopolitica. La Russia entra in Occidente ma per ottenere supporto contro il comune “nemico”: il terrorismo e “gli stati che prestano supporto al terrorismo”. Queste parole sono come macigni. Se non ci fosse stato l’”11 Settembre” l’accelerazione mossa perché si ottenesse questa cooperazione non ci sarebbe stata. Ma vediamo come è andato l’incontro. Una nuova partnership che si adopererà per risolvere al meglio determinati problemi. Quali sono questi problemi? Putin ha sottolineato che esistono “interessi reciproci tra NATO e Russia”. “Ciò che unisce è molto più importante di ciò che divide”. Ciascuna nazione parteciperà al Consiglio per guadagnarsi ed assicurarsi il suo spazio di sicurezza sulla base degli statuti dell’ONU. Il lavoro compiuto assieme fa ben sperare che si possa recuperare la “sicurezza Europea”. Berlusconi ha richiamato al summit dell’Estate scorsa quando ebbe un’incontro privato con Putin: “la Russia per la sua storia appartiene all’Europa e all’Occidente (sic!).” Oggi vi è un cambiamento di prospettive: “non vi sarà più il terrore di potenze militari contrapposte” L’Accordo di Roma potrà essere garanzia di pace, stabilità e democrazia per il mondo intero. Queste sono state le parole del presidente del Consiglio il quale ha sottolineato come la situazione in Medio-Oriente e la situazione India – Pakistan desti non poche preoccupazioni. Gli stati della NATO dovrebbero offrire la loro mediazione di pace. “Avremo un futuro più sicuro” ha affermato e subito dopo: “UNITI CONTRO DI VOI” AGLI STATI CHE FIANCHEGGIANO IL TERRORISMO…il che è sicuramente sinonimo di Pace e stabilità. Nasce un nuovo asse contro un nuovo “nemico”. “L’Europa ora può “contare su un alleato forte e potente come la Russia!!! È un paese democratico, liberale e Occidentale!” L’Accordo consta esattamente di nove direttive base. Direttiva principale è proprio la lotta al terrorismo. Inoltre sono previste misure comuni a favore della diminuizione di testate nucleari (fortunatamente). È previsto, nell’arco di dieci anni uno smaltimento di testate chimiche e nucleari. È un investimento in garanzia e sicurezza l’eliminazione di armi “che da sole poterebbero sopprimere – per 7 volte almeno- l’intera popolazione del pianeta” Dunque si auspica un programma di aiuti molto concreti per aiutare la Russia a smaltire queste armi chimiche. Ha parlato del problema delle “povertà”: presenterà al G8 nuove risoluzioni sui finanziamenti ai paesi poveri. Ha fatto notare come in effetti siano diminuiti gli aiuti ai paesi poveri dallo 0,70 del prodotto interno lordo allo 0,21. Si tenterà di riportare il quantitativo degli aiuti allo 0,39. Il problema, a sua detta, è l’utilizzo di questi finanziamenti che andrebbero a beneficio delle classi di potere degli staterelli o investiti in armi per le guerriglie interne di quei paesi. Propone di cambiare il sistema dei finanziamenti per rendere più trasparenti i bilanci: un suo progetto sarà presentato al prossimo G8 in Canada. Nei prossimi due anni ci saranno 2 Miliardi in più di uomini al mondo. 6 Miliardi saranno fuori dal benessere aumentando focolari di rivolte e terrorismo. Per questo “GLI STATI SI IMPEGNERANNO NELLA TUTELA DEI PROPRI INTERESSI” Le parole sono proprio come macigni. Le affermazioni fatte in questo summit pubblicamente sono sinonimo ancora una volta di una totale mancanza di valori…una politica tout court subordinata all’economia. Siamo nel pieno del delirio…penso ad un povero che abbia potuto ascoltare questo discorso del PRESIDENTE. È un offesa bella e buona. La solidarietà dei “potenti della terra” mi fa ridere se è condizionata da “interessi”: non è solidarietà. Bisognerebbe ricordare a quanti erano a Roma per discutere sulle povertà che cosa sia la “GIUSTIZIA” e che bisognerebbe semplicemente restituire a chi non ha “ciò che gli spetta di diritto”, “il suo”. Se non vi è questo non vi è solidarietà. Ma le parole di Berlusconi forse sono al di la di ogni “ragionevolezza” ed è inutile mettersi a discutere. Un “liberalista” gioca semplicemente con i propri “interessi”. Ebbene ancora una volta oggi si sono fatti gli interessi dell’Occidente. Poco importa che non sia giusto che 6 miliardi di persone sono fuori dal benessere: bisogna intervenire semplicemente perché questo può arrecare “disordine” e alimentare “rivolte”. Vergognoso! ---- |