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Il presidente della comunità
ebraica di Roma accusato di diffamazione
Criticò Forza nuova, a giudizio Paserman Corriere della sera 11 maggio 2002
ROMA - Leone Paserman, presidente della comunità ebraica di Roma, è stato
rinviato a giudizio dal gip Claudio Mattioli per aver diffamato il movimento di
estrema destra Forza nuova e il suo segretario Roberto Fiore. Le accuse fanno
riferimento a un articolo dal titolo «Ma ora fermate le manifestazioni razziste»
apparso su la Repubblica il 12 ottobre 2000. Nell’intervista,
secondo il pubblico ministero Franco Ionta, Paserman «offendeva la reputazione e
l’onorabilità del movimento politico» affermando tra l’altro che «i volantini
diffusi da Forza nuova sono aberranti, violentissimi e uno stato democratico ha
il diritto e il dovere di difendersi». Aggiungeva inoltre che «quelli di Forza
nuova inneggiano al nazismo, al fascismo, al razzismo, hanno sentimenti
antiebraici, si schierano contro gli extracomunitari, inneggiano alla violenza».
Il processo si celebrerà il prossimo 16 settembre. Paserman, che attualmente si
trova a Gerusalemme, non ha voluto commentare l’ordinanza, di cui comunque si
dice sorpreso. Soddisfazione è invece stata espressa da Roberto Fiore, «perché
delle lobby che fino a oggi sono sempre sfuggite all’occhio della legge
cominciano a essere perseguite quando ci sono dei reati».
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