[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

08/05 Genova: un'ora in silenzio per la pace



Agli organi di informazione - con preghiera di pubblicazione

rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
http://www.controg8.org

mercoledì 8 maggio, dalle 18 alle 19, si svolgerà sui gradini del palazzo
ducale di Genova l'ora in silenzio per la pace.
Il silenzio è calato sulla partecipazione italiana alla spedizione in
Afganistan: non se ne trova traccia neppure nel sito del ministero della
difesa. Eppure al guerra ingiusta, illegale e criminale cui il nostra paese
partecipa, con l'approvazione della maggioranza e di larga parte
dell'opposizione, continua. Costi umani e materiali non sono ancora stati
quantificati, e chissà se  mai lo saranno.
Le organizzazioni internazionali più autorevoli, prima fra tutte l'ONU sono
assolutamente paralizzate di fronte al dramma dei palestinesi: per loro non
ci sono nè risoluzioni dell'assemblea ("due popoli, due stati"), nè
commissioni di inchiesta.
A quanti fuggono da oppressione e guerra non viene neppure riconosciuto il
diritto di asilo, anzi si invoca "tolleranza zero" verso l'immigrazione
clandestina; ed il PKK curdo, la prima organizzazione di liberazione
nazionale che abbia mai rinunciato unilateralmente alla lotta arma viene
definito dalla commissione europea "organizzazione terrorista"
"Considerare terrorista il partito di Abdullah Ocalan, già dichiarato
perseguitato e rifugiato politico dalla magistratura italiana, equivale a
condannare al rimpatrio e alla tortura decine di migliaia di profughi, a
mettere fuori legge l'impegno civile degli esuli, a suggellare con un
sigillo europeo le prigioni in cui sono sepolti vivi migliaia di
prigionieri politici, a condannare in blocco il percorso di liberazione in
cui, come attestano le recenti corali manifestazioni del Newroz, si
riconosce un intero popolo." afferma un comunicato promosso da "Azad, per
la liberazione del popolo curdo" e sottoscritto negli scorsi giorni da
decine di organizzazioni della società civile.
Di fronte aduna situazione così grave, anche il silenzio di decine di
persone che ripropongono questa iniziativa dall'indomani dell'attentato
alle torri di New York  può servire a far pensare.

	rete controg8
									per
la globalizzazione dei diritti