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Fw: Fermare il mattatoio fra israeliani e palestinesi. Come?



 

Fermare il mattatoio fra israeliani e palestinesi. Come?

Mi riferisco al fondo di prima pagina di Avvenire (sabato 30 marzo), a firma di Elio Maraone.

Sono d'accordo sulla sostanza del discorso da lui fatto. In particolare: "Quando si accoppiano, violenza e odio generano violenza e odio... Il mattatoio va assolutamente chiuso; l'intervento di forze esterne appare, a questo punto, indispensabile".

Ciò che mi lascia perplesso è la chiusura del testo dove dice: "La comunità internazionale dovrebbe inviare un corpo di spedizione (sotto comando delle Nazioni Unite oppure degli USA)...".

Chiarisco: sarei d'accordo anche sull'invio di un Corpo di Polizia Internazionale, alle dipendenze dell'ONU, non certo degli USA.

Ma non si possono fare proposte del genere, senza dare prioritariamente rilevanza a tre elementi.

1 - L'ONU oggi esistente è radicalmente inadeguata. Sarebbe lungo il discorso. Mi limito a citare un'affermazione del suo segretario generale Kofi Annan in un fondo de l'Unità: "Le istituzioni internazionali, che dovrebbero garantire giustizia e pace per tutti i popoli, sono allo stato poco più che embrionale". Occorre quindi lanciare alla grande l'esigenza di una vera ONU, da rifondare radicalmente (vedi un mio articolo su SETTIMANA del 3 marzo 2002, n. 8, pp. 8-9, dove cito anche una serie di personaggi).

2 - La politica americana da tempo oramai è schiava delle lobby economico-finanziarie e ha teorizzato la difesa dei <propri interessi vitali>, che non sono purtroppo quelli della giustizia e della pace. Non è quindi il caso di auspicare che siano gli USA o la Nato ad inviare una forza di interposizione pacificatrice.

3 - Va chiarita pure con nettezza la distinzione essenziale tra esercito e polizia. L'ha affermato anni fa in una lucida intervista e me l'ha confermato il gen. Bruno Loi, in un incontro personale di tre ore all'accademia militare di Modena dov'era Comandante, su suo invito: "Non si possono mandare gli eserciti a fare azioni di polizia internazionale". Gli eserciti, spiegava, vanno allo sbaraglio (= uso omicida della forza); la polizia difende con la forza, anche armata, ma senza lo scopo di aliminare l'avversario; anzi, dovrebbe essere dotata di armi intrinsecamente non letali (= uso non omicida della forza).

Comprendo l'esigenza di interventi tempestivi; ma mi aspetterei che, proprio per l'esigenza di costruire un vero ordine mondiale, prendesse quota un dibattito culturale, morale e politico sui punti accennati. Questi hanno riscontri precisi nelle encicliche papali sociali, nel Catechismo CEI degli Adulti "La verità vi farà liberi" (cc. XXVI e XXVIII), nonchè nell'art. 11 della nostra Costituzione, che sarebbe ora di attuare con decisione, non di aliminare come suggeriscono esplicitamente alcuni rappresentanti della destra.

(da "Avvenire", 9 Aprile 2002)

p. Angelo Cavagna - Bologna 8 aprile 2002