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Comunicato dei disobbedienti e Ya Basta sulle espulsioni
da www.altremappe.org
RESPINTA LA DELEGAZIONE DEI PACIFISTI ITALIANI ALL'AEROPORTO DI TEL AVIV
Questa mattina (4 aprile) all'aeroporto di Tel Aviv è stat respinta la
delegazione di pacifisti, composta da deputati, sindacalisti,
organizzazioni non governative e disobbedienti, partita ieri da Roma per
continuare l'operazione di pace svolta in questi giorni dalla società
civile internazionale e per garantire la sicurezza ai cittadini italiani
ancora presenti in Palestina.
Vittorio Agnolotto, Marco Revelli, Claudio Sabattini e Luciana Castellina
sono stai spintonati e malmenati dalla polizia di frontiera israeliana,
dopo aver provato a resistere passivamente al tentativo di essere
immediatamente reimbarcati su un aereo in partenza per l'Italia. E'
gravissimo che cittadini e rappresentanti del parlamento e delle
organizzazioni sindacali siano stati espulsi immotivatamente.
LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI PERPETUATA DAL GOVERNO ISRAELIANO E' INACCETTABILE.
Siamo partiti come Disobbedienti e Ya Basta per raggiungere i nostri
compagni e compagne che da giorni si trovano nei Territori, interponendo i
propri corpi tra la violenza dell'esercito israeliano e la popolazione
civile palestinese, privata di qualsiasi diritto e dignità e per garantire
la continuità dell'opera fin qui svolta.
Diversi, tra disobbedienti e componenti di altre delegazioni internazionali
si trovano tutt'ora nel campo profughi di Dheishe, a Gerusalemme e a
Ramallah, dove il presidente Arafat è assediato e dove vengono di ora in
ora impedite le operazioni di soccorso ai feriti da parte dei presidi
sanitari palestinesi, sostenuti dalle delegazioni internazionali.
Continuiamo a sottolinerare L'ASSENZA FINO AD OGGI VERGOGNOSA DELLA
COSIDDETTA 'COMUNITA' INTERNAZIONALE'.
Siamo molto preoccupati dell'escalation di violenza e dalla non efficacia
della diplomazia ufficiale in queste ore.
FACCIAMO APPELLO ai pochi parlamentari che sono riusciti ad entrare in
territorio israeliano, nonostante la violenza del governo, affinché si
rechino nei Territori occupati per tutelare i diritti dei cittadini
italiani e di tutti gli internazionali e per continuare l'opera di
informazione dalle zone di guerra.
Apprendiamo da un'ANSA delle ore 8.00 che nella riunione dei ministri degli
esteri dell'UE svoltasi a Lussemburgo, 'L'alto rappresentante dell'Unione
Europea per la politica estera e di sicurezza Javier Solana e il ministro
degli esteri spagnolo Josep Piquè hanno intrapreso oggi una missione in
Medio Oriente per cercare di ottenere un immediato cessate il fuoco'.
Il governo israeliano ha negato ai rappresentanti della Comunità Europea di
incontrare il presidente Arafat, perché in intende 'autorizzare gli
incontri dei mediatori internazionali con Arafat', impedendo nel fatti
qualsiasi tentativo di mediazione nella crisi in Medio Oriente.
Crediamo che una presenza nei Territori sia fondamentale per tutelare i
diritti umani violati costantemente dal governo israeliano; crediamo che
raggiungere la Palestina sia un atto doveroso e imprescindibile in questo
momento da parte delle forze istituzionali e della società civile di tutto
il mondo.
Le/i disobbedienti - Ass. Ya Basta
Roma 4.4.2002