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Sos Palestina
1 APRILE 2002
COMUNICATO DI ACTION FOR PEACE
Anche oggi, Action for Peace ha continuato a inviare suoi delegati a Ramallah,
per tentare di allentare la pressione dell'esercito israeliano sui civili
palestinesi, in particolare negli ospedali della città. Sessanta persone
sono partite in piccoli gruppi da Gerusalemme, a partire dalle 7.30 del
mattino, e sono entrate nella città palestinese.
La prima delegazione di Action for Peace, che era a Ramallah già da giovedì
mattina e che è riuscita a portare viveri e medicine all'interno della
residenza
del Presidente Arafat e a difendere l'ospedale Trauma Center dall'esercito
israeliano, questa mattina ha lasciato la cittadina.
Denunciamo i gravissimi fatti che sono avvenuti a Ramallah oggi pomeriggio:
un gruppo di pacifisti, insieme all'europarlamentare Luisa Morgantini,
impegnati
con un'ambulanza a prestare soccorso ai feriti e a portarli nel Medical
Relief gestito dal dott. Moustafa Bargouti, sono stati aggrediti dall'esercito
israeliano. Gli è stato intimato di uscire immediatamente dal centro, perché
i soldati avevano intenzione di far esplodere il palazzo, così come avevano
appena fatto nell'edificio accanto. Si sono verificati episodi di una violenza
inaudita: Luisa Morgantini ha raccontato che un bambino ferito che era tra
le sue braccia le è stato portato via con la forza, e il gruppo è stato
trattenuto per ore in mezzo alla strada tra le esplosioni e subendo continue
minacce.
Il resto della delegazione italiana di Action for Peace, nella giornata
di oggi, ha continuato l'azione di sostegno e di protezione del popolo
palestinese.
Nella mattinata, siamo stati al check point di Al-Ram, verso Ramallah, con
l'intento, oltre che di manifestare la nostra solidarietà al popolo
palestinese,
di facilitare l'ingresso dei nostri delegati nella città di Ramallah.
Nel primo pomeriggio, si è tenuta la conferenza stampa del deputato dei
Verdi Mauro Bulgarelli, di Nunzio D'Erme, consigliere comunale a Roma, di
Fabio Galati, assessore alle politiche sociali nel Municipio Roma X, e di
tutti gli altri della prima delegazione di Action for peace a Ramallah.
Contemporaneamente, un centinaio di altri nostri delegati hanno tentato
di raggiungere Betlemme senza successo. Lo scenario che ci siamo trovati
di fronte sulla strada verso Betlemme è il tipico scenario dell'assedio,
con una schiera lunghissima di carri armati da una parte, gli insediamenti
dei coloni in costruzione dall'altra.
Denunciamo il vergognoso comportamento dell'esercito israeliano che continua
le sue operazioni militari, a Ramallah e verso tutte le altre città
palestinesi,
e a calpestare i più elementari diritti umani e civili, prima di tutto quello
all'assistenza dei feriti.
Ci appelliamo a tutte le forze e le persone democratiche e pacifiste in
Italia, perché a partire da domani organizzino delegazioni qui in Palestina
per proseguire la nostra missione di protezione della popolazione palestinese,
e di informazione degli abusi dell'esercito israeliano; riteniamo assolutamente
necessario inoltre che in Italia continuino e si rafforzino le pressioni
alle istituzioni, a qualunque livello, perché intervengano nei confronti
del governo israeliano e a tutela di tutti i pacifisti di ogni parte del
mondo presenti a Ramallah, Betlemme e nei territori occupati. Ci appelliamo
alla società civile italiana affinché si continui a mobilitare, in tutte
le città, per fermare il massacro della popolazione civile palestinese,
l'aggressione all'Autorità nazionale palestinese e al Presidente Arafat.
Action for Peace