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2 aprile, Action for peace da Gerusalemme



2 APRILE 2002
COMUNICATO DI ACTION FOR PEACE

Anche ieri, Action for Peace ha continuato a inviare suoi delegati a
Ramallah, per tentare di allentare la pressione dell'esercito
israeliano sui civili palestinesi, in particolare negli ospedali della
città. Sessanta persone sono partite in piccoli gruppi da Gerusalemme,
a partire dalle 7.30 del mattino, e sono entrate nella città
palestinese.
La prima delegazione di Action for Peace, che era a Ramallah già da
giovedì mattina e che è riuscita a portare viveri e medicine
all'interno della residenza del Presidente Arafat e a difendere
l'ospedale Trauma Center dall'esercito israeliano, ieri mattina ha
lasciato la citta`.

Denunciamo i gravissimi fatti che sono avvenuti a Ramallah ieri
pomeriggio: un gruppo di pacifisti, insieme all'europarlamentare Luisa
Morgantini, impegnati con un'ambulanza a prestare soccorso ai feriti e
a portarli nel Medical Relief gestito dal dott. Moustafa Bargouti, sono
stati aggrediti dall'esercito israeliano. Gli è stato intimato di
uscire immediatamente dal centro, perché i soldati avevano intenzione
di far esplodere il palazzo, così come avevano appena fatto
nell'edificio accanto. Si sono verificati episodi di una violenza
inaudita: Luisa Morgantini ha raccontato che un bambino ferito che era
tra le sue braccia le è stato portato via con la forza, e il gruppo è
stato trattenuto per ore in mezzo alla strada tra le esplosioni e
subendo continue minacce.
Il resto della delegazione italiana di Action for Peace ha continuato
l'azione di sostegno e di protezione del popolo palestinese.
Nella mattinata di ieri, siamo stati al check point di Al-Ram, verso
Ramallah, con l'intento, oltre che di manifestare la nostra solidarietà
al popolo palestinese, di facilitare l'ingresso dei nostri delegati
nella città di Ramallah.
Nel primo pomeriggio, si è tenuta la conferenza stampa del deputato dei
Verdi Mauro Bulgarelli, di Nunzio D'Erme, consigliere comunale a Roma,
di Fabio Galati, assessore alle politiche sociali nel Municipio Roma X,
e di tutti gli altri della prima delegazione di Action for peace a
Ramallah.
Contemporaneamente, un centinaio di altri nostri delegati hanno tentato
di raggiungere Betlemme senza successo. Lo scenario che ci siamo
trovati di fronte sulla strada verso Betlemme è il tipico scenario
dell'assedio, con una schiera lunghissima di carri armati da una parte,
gli insediamenti dei coloni in costruzione dall'altra.
Denunciamo il vergognoso comportamento dell'esercito israeliano che
continua le sue operazioni militari, a Ramallah e verso tutte le altre
città palestinesi, e a calpestare i più elementari diritti umani e
civili, prima di tutto quello all'assistenza dei feriti.

Ci appelliamo a tutte le forze e le persone democratiche e pacifiste in
Italia, perché inviino delegazioni qui in Palestina per proseguire la
nostra missione di protezione della popolazione palestinese, e di
informazione degli abusi dell'esercito israeliano; riteniamo
assolutamente necessario inoltre che in Italia continuino e si
rafforzino le pressioni alle istituzioni, a qualunque livello, perché
intervengano nei confronti del governo israeliano e a tutela di tutti i
pacifisti di ogni parte del mondo presenti a Ramallah, Betlemme e nei
territori occupati. Ci appelliamo alla società civile italiana affinché
si continui a mobilitare, in tutte le città, per fermare il massacro
della popolazione civile palestinese, l'aggressione all'Autorità
nazionale palestinese e al Presidente Arafat.

Action for Peace