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Action for peace dall`ospedale di Ramallah
COMUNICATO STAMPA DI ACTION FOR PEACE DA RAMALLAH
Questa mattina un gruppo di 12 persone della delegazione italiana di
Action for Peace - tra cui don Albino Bizzotto di Beati Costruttori di
Pace- ha raggiunto Ramallah seguendo vie traverse e si e'; unito al
gruppo degli 11 italiani gia' presenti, tra cui il Parlamentare Mauro
Bulgarelli.
Nell'ultima parte del percorso abbiamo toccato con mano la
pericolosita' insita nel solo percorrere le strade della citta', data
la presenza di cecchini israeliani sui tetti delle case, i carri armati
circolanti ed i combattimenti.
La citta' e' deserta e la popolazione rimane chiusa in casa, le scorte
alimentari si stanno esaurendo e spesso manca l';energia elettrica.
Nel pomeriggio ci siamo avviati verso gli ospedali Ramallah Regional
Emergency Trauma Center e Ramallah Government Hospital per donare il
sangue e constatare la situazione, a fronte delle segnalazioni
allarmanti sulle violazioni dei diritti elementari quail il soccorso ai
feriti ed il rispetto delle aree ospedaliere. Erano con noi una
trentina di francesi osservatori internazionali della societa' civile.
Siamo arrivati subito dopo una gravissima aggressione dell'esercito che
con l'appoggio di mezzi corazzati era gia' penetrato nel recinto
dell'ospedale e dentro lo stesso edificio.
Unendoci al personale medico e paramedico che si interponeva e facendo
leva sulla nostra qualita' di osservatori internazionali abbiamo
contribuito dopo lunghi momenti di tensione all'allontanamento dei
carri armati e dei soldati.
Ci ha colpito la visione di due cadaveri (evidenti i colpi di arma da
fuoco a distanza ravvicinata) esposti ai militari con rabbia ed
esasperazione dal personale, cui e' anche impedito molto spesso di
raggiungere e soccorrere I feriti.
Ci e' stato richiesto ripetutamente di rimanere a protezione
dell'ospedale.
Verso sera, mentre stavamo per allontanarci, e' comparso un altro mezzo
corazzato.
Abbiamo pertanto deciso di accettare la richiesta dei medici di
rimanere qui in loro protezione.
Intanto il gruppo francese e' riuscito a penetrare nel quartier
generale di Arafat ove tuttora ci risulta presente. Nel frattempo ci
hanno raggiunto altri cinque italiani, tra cui l'europarlamentare Luisa
Morgantini.
Stiamo decidendo come sfruttare al Massimo la presenza di delegazioni
internazionali a Ramallah, nel frattempo dichiarata zona militare,
mentre a Gerusalemme altri 350 italiani di Action for Peace stanno
svolgendo iniziative di pressione volte in particolare al ritiro
dell'esercito israeliano da Ramallah.
Action for Peace
31 marzo 2002, Pasqua