[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

America verso una dittatura



24/03/2002

L'America va verso una dittatura
Intervista a Lyndon LaRouche
di Fabrizio Vielmini

Lyndon LaRouche ha ottant'anni suonati ma potrebbe ancora mettere in riga
la maggior parte dei politici contemporanei di due-tre generazioni più
giovani di lui.

Pre-candidato alle presidenziali americane del 2004, incaricato da Regan di
condurre i negoziati con l'URSS riguardo al primo progetto di difesa
anti-missile, quest'economista è oggi una delle voci più critiche del
panorama politico statunitense. LaRouche ha tenuto questa settimana due
conferenze alla Camera di commercio di Milano di fronte ad uno spaccato
della classe politica ed imprenditoriale lombarda, a margine delle quali ha
accettato di rispondere a qualche domanda per i lettori dell'Eco.

EdB Il capo della Federal Riserve, Alan Greenspan, ha recentemente
dichiarato che gli USA hanno superato la crisi ?

LL Greenspan mente spudoratamente, sapendo di mentire. La verità è che
l'economia americana sta andando al collasso. Dalla metà degli anni 60, il
sistema economico degli USA si è spostato da una società di produzione ad
una di puro consumo. Semplicemente abbiamo cominciato a disinteressarci
della produzione pensando che i nostri bisogni potessero essere soddisfatti
prendendo il necessario dai paesi del terzo mondo. Ed il tutto tramite dei
meccanismi di credito. Quale conseguenza di questa distorsione introdottasi
nel nostro modo di pensare, non solo le capacità imprenditoriali di base
sono rimaste spiazzate ma la quantità di derivati ed altre alchimie
finanziarie ha raggiunto la cifra astronomica di 400 miliardi di dollari.
Al pari del debito estero USA, nessuno potrà mai far rientrare questa bolla
speculativa che è destinata ad esplodere.

Qual'è la relazione di ciò con la spirale di guerra che Washington sta
portando avanti ?

LL Una relazione di totale interdipendenza. Il Dipartimento di Stato si
riempie dichiara di aver vinto la guerra in Afghanistan. In realtà
l'Esercito americano si trova oggi nella stessa condizione di quello
sovietico all'inizio degli anni 80. Ed anche l'esito finale sarà lo stesso.

Siamo andati in Afghanistan senza la minima prova di un legame fra Bin
Laden ed i fatti dell'11 settembre. In tale situazione, tutta l'attuale
politica US è un pretesto per attaccare l'Iraq. Gli uomini che controllano
la Casa Bianca, personaggi quale H. Kissinger e Z. Brzhezinsky, gli stessi
che finanziarono l'estremismo islamico contro l'URSS, tentano una fuga in
avanti per ritardare il crollo del sistema economico che l'Argentina ha
preannunciato. Per fare ciò, questi uomini vogliono creare una spirale di
guerre, un conflitto di civiltà. Bombardando l'Iraq, sarà l'insieme del
mondo arabo a sentirsi aggredito. Ma l'Iraq non sarà un osso facile. E per
questo che a Washington stanno parlando di rivedere le dottrine d'impiego
della bomba atomica.

EdB Sono note anche le sue tesi non troppo ortodosse sull'attuale crisi
israelo-palestinese...

LL Israele, sotto la guida di spostati quale A. Sharon, legati a doppio
filo con Kissinger e Brzhezinsky, è funzionale a questo processo. Ciò che
stanno facendo contro i palestinesi non è altro che la tattica usata dai
nazisti contro l'insurrezione di Varsavia. Il modo migliore per fare
infuriare ancora di più gli arabi. A quel punto sarà Israele ad usare la
bomba atomica. Con la crisi senza precedenti che ne seguirà il sistema
politico americano diventerà una dittatura. Bush è un pover'uomo. Egli non
fa altro che pronunciare discorsi che gli vengono scritti da altri, senza
comprenderne il significato e le possibili conseguenze.

EdB Quale può essere il ruolo dell'Europa in tutto questo ?

LL L'Europa può indicare l'alternativa all'attuale situazione economica.
L'unica via d'uscita da questa crisi totale è l'avvio da parte dell'Europa
avvierà una politica di grandi infrastrutture continentali che attraverso
la Russia e lo spazio ex-sovietico colleghi la sua economia a quelle della
Cina, dell'India ed del Medio Oriente. L'Europa ed il mondo hanno un
interesse vitale in questo progetto di ponte eurasiatico. Questa è la sola
via per innescare una spirale di crescita economica reale e eliminare la
prospettiva della "guerra di civiltà".

EdB Lei si è già presentato più volte alle presidenziali rimanendone sempre
escluso. Cosa le fa pensare che nel 2004 sarà diverso ?

LL Innanzitutto, dobbiamo chiederci se vi saranno elezioni nel 2004. Ripeto
qui stiamo andando verso una dittatura. E poi, in ogni caso, io sento che
questo è il mio compito innanzi al mio popolo e lo porterò avanti fino alla
fine.