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L'ULTIMO ALLARME ROSSO



L'ULTIMO ALLARME ROSSO

 

L'ingiustizia terribile contro il popolo palestinese, la guerra costituente
della globalizzazione, la demenza terrorista e l'attacco al movimento
sindacale, l'occupazione dei media e l'aggressione alla magistraturaŠSono
tante le cose che avvengono nel mondo e in Italia, tante le ragioni di
scendere in piazza e protestare che la vicenda parlamentare sulle Tecniche
di Riproduzione Assistita sembra cosa di secondaria importanza e che non
vale uno sforzo ulteriore di mobilitazione e di protesta.

Ma che cosa è e quali aggettivi merita un femminismo che lascia passare
quasi senza battere ciglio la capacità giuridica dell'embrione, votata ieri
a maggioranza nella Commissione affari sociali della Camera? Il "quasi" è
consentito dalla piccola campagna nazionale della Marcia mondiale delle
donne e della manifestazione del 9 marzo indetta dal collettivo 8 marzo di
Firenze, iniziative entrambe benemerite, ma assolutamente inadeguate al
bisogno.

Nei prossimi giorni la legge arriverà in aula e, se il colpo di mano degli
integralisti cattolici riuscirà ancora, l'Italia sarà talebanizzata e alla
laicità dello Stato sarà stato inferto un colpo forse peggiore di quello
dei patti del 1929.

Intanto a Strasburgo passa la risoluzione "Donne e fondamentalismo" contro
l'ingerenza delle Chiese nella vita privata delle donne, ma passa per 242
voti a 240 ed è lasciata cadere dalla stessa sinistra che non la utilizza,
non la fa conoscere, non la valorizza forse per certe rozzezze nelle
formulazioni che hanno consentito ai cattolici di dire che la politica
vuole imporre le sue ragioni alla Chiesa, cioè l'esatto opposto della
verità.

Gruppi di donne romane stanno pensando a un SIT IN sotto la Camera nel
giorno della votazione che però non si conosce con certezza( il 27? Il 28?)
e hanno chiesto un aiuto dalle altre città. Il guaio è che la votazione
avverrà in un giorno di lavoro e essere a Roma sarà un problema anche per
le più volenterose, senza contare le difficoltà economiche che comporta
per tutte il saliscendi dalla capitale degli ultimi mesi.

Chi è disposta a venire a Roma quel giorno? Chi ha tanta memoria e ancora
tanta capacità di sdegno da fare un ennesimo sacrificio per difendere una
legge che a suo tempo non ci era piaciuta, ma che oggi deve essere
assolutamente difesa? Chi comprende che il femminismo rischia di perdere
ogni credibilità se non ricompare adesso sulla scena politica con i mezzi
propri della politica?

Se ci sono donne disposte a venire a Roma o a collaborare in qualche modo
in questa settimana perché il sit- in riesca, si metta in contatto con me:
<mailto:cirillo33@interfree.it>cirillo33@interfree.it