Alle amiche e agli amici del Bergamo Social Forum

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Alle amiche e agli amici del Bergamo Social Forum

Oggi pomeriggio, giovedì 21 marzo,  un compagno particolarmente impegnato
nel Bergamo Social Forum, ha espresso la sua sorpresa e la sua amarezza per
l'assenza di parole del BgSF  rispetto all'omicidio di Marco Biagi e per
quello che questo atto vuole significare.
Prendere posizione Š
Fare una dichiarazione Š
Per dire cosa?
Che siamo contro il terrorismo? Mi sembra ovvio.
Che siamo contro la violenza? Anche.
Che riteniamo ingiusto che vengano ammazzate le persone, anche  quando
queste rappresentano idee in cui non ci ritroviamo?
Che la violenza alza solo il conflitto, non porta certo alla pacificazione?
Che non è con la guerra che si arriva alla pace?

Da due giorni i mass media ci permettono di seguire passo passo tutto quello
che si fa, si dice, si interpreta, si ipotizza rispetto a questo omicidio e
penso che ognuno di noi stia seguendo la storia con apprensione, rabbia,
incredulità.
Ma credo anche che il sentimento dominante in questi giorni di ognuna/o di
noi sia di tristezza e di voglia di capire: perché? Sembra che la storia si
ripeta di continuo, non insegni niente.

E allora, si legge, si ascolta, ci si interroga Š e ci si guarda dentro. Non
c'è tempo per la parole, altri le fanno, le scrivono, le comunicano Š si fa
silenzio Š per cercare di capire.

E poi si fa la stessa cosa che abbiamo fatto il 21 luglio dell'anno scorso a
Genova: anche se cercano di fermarci, ugualmente si va avanti, e sabato 23
saremo a Roma a manifestare: il nostro dissenso, la nostra determinazione,
la nostra voglia di vivere.

                                Luisa Carminati



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