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risoluzione 185
In allegato vi trasmetto copia della risoluzione da me presentata al
Consiglio Regione dell'Emilia-Romagna per la difesa della legge 185.
Ho inoltre chiesto che tale risoluzione venga discussa la prossimo
Consiglio regionale previsto per il 26 e 27 marzo.
Grato per l'attenzione porgo i più cordiali saluti
Ugo Mazza
Consigliere DS, regione Emilia-Romagna
Al Presidente del Consiglio Regionale
Sede
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELL'EMILIA-ROMAGNA
Considerato che
- la legge 185/90 oggi in vigore pone il nostro Paese all'avanguardia nel
controllo del commercio internazionale delle armi;
- tale legge ha permesso e permette trasparenza verso il Parlamento e
l'opinione pubblica del Paese grazie all'obbligo di certificazioni per ogni
pezzo esportato e per tutte le fasi necessarie alla sua produzione e
commercializzazione, oltre che per i severi divieti, come l'obbligo della
certificazione dell'uso finale delle armi, di esportazione presso Paesi in
conflitto o che violano, in qualsiasi forma e maniera, i diritti umani;
considerato che
- il DDL 1927 presentato dall'attuale Governo a modifica della legge
n.185/90 utilizza la necessaria ratifica di un accordo europeo in tema di
difesa per introdurre subdole correzioni, come la "certificazione di
progetto", che di fatto producono una riduzione fino all'annullamento dei
controlli e delle autorizzazioni oggi previste, sottraendo così il reale
commercio delle armi dal controllo democratico del Parlamento e
dell'opinione pubblica;
- il DDL 1927, inoltre, prevede divieti molto meno rigidi all'esportazione
di armi a Paesi che violano diritti umani;
il Consiglio Regionale
convinto che
- il commercio internazionale delle armi è una delle cause dell'alimentarsi
e acuirsi di conflitti in varie aree del mondo, specie in Paesi con
economie deboli e con alto livello di povertà, sottraendo gran parte delle
risorse pubbliche altrimenti utilizzabili;
- il commercio delle armi prodotte in Italia deve sottostare ai principi
democratici di trasparenza sanciti dalla nostra Costituzione e che la
proliferazione delle armi rappresenta un serio pericolo per la sicurezza
internazionale, già messa a dura prova dopo i fatti dell'11 settembre,
oltre che un attacco al difficile processo di costruzione della pace;
esprime
- un forte dissenso verso le norme contenute nel DDL 1927 e la conseguente
abrogazione della legge 185/90 che ha decisamente contribuito ad ostacolare
la drammatica proliferazione del commercio delle armi nel mondo;
- l'auspicio che l'iniziativa di tante associazioni, che sostennero a suo
tempo tale legge e che hanno potuto constatare la sua validità, come quella
di larghi settori dell'opinione pubblica contro l'abolizione dei controlli
fino a oggi esercitati, porti alla modifica del voto favorevole espresso in
Commissione Esteri e Difesa della Camera per il ripristino dei principi e
dei controlli previsti dalla 185/90 o a un voto contrario nelle aule
parlamentari;
chiede al Presidente della Regione Emilia-Romagna
di adoperasi in ogni sede di confronto con il Governo e il Parlamento per
il mantenimento in vigore della legge 185/90 e comunque per la riconferma
in una nuova eventuale legge dei principi fondamentali e dei meccanismi di
controllo obbligatorio e delle procedure di trasparenza contenuti nella
legge 185/90;
chiede al Presidente del Consiglio Regionale
di rendere nota al Governo e al Parlamento Italiano, come a tutti i gruppi
parlamentari, questa presa di posizione del Consiglio Regionale a tutela
della legge 185/90 e dei suoi principi di fondo.
Ugo Mazza