[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Difesa Legge 185/90



Vi inviamo questo comunicato stampa con la preghiera di pubblicazione
presso i vostri organi di informazione.
Si ringrazia per la disponibilita'.
Cordiali saluti

Per il Coordinamento di iniziative contro la guerra di Rivalta di Torino
Mauro Marinari - tel. ab. 0119046479
E_mail:  inrivaltaperlapace@libero.it


COMUNICATO STAMPA

Il Coordinamento di iniziative contro la guerra di Rivalta di Torino ha
consegnato all'onorevole Mimmo Luca' e al senatore Angelo Muzio un
appello per la difesa della Legge 185/90, firmato da 120 cittadini.
Questo e' il testo dell'appello:

Il COORDINAMENTO DI INIZIATIVE CONTRO LA GUERRA - Rivalta diTorino
aderisce all'iniziativa di difesa della legge 185/90

Egregio Onorevole Mimmo Luca', egregio Senatore Angelo Muzio

vi contattiamo in quanto verrete chiamati ad esprimervi sul disegno di
legge 1927 e a modificare la legge 185/90.Vi spieghiamo di che si
tratta.

Cosa è la legge 185/90
In Italia esiste una legge che vieta di inviare armi a dittatori e
nazioni in guerra. E' la legge 185/90.
Funziona bene da 12 anni. Prima di quella legge è stato possibile
vendere armi italiane a Gheddafi e a Saddam Hussein (tanto per fare
degli esempi); prima della legge 185/90 l'Italia ha esportato nel mondo
il made in Italy bellico così come faceva Alberto Sordi nel
film "Finché c'è guerra c'è speranza".
La legge 185/90 è stata una grande conquista di civiltà. Ma la lobby
delle armi la vuole cambiare.

La legge 185/90 e il disegno di legge n. 1927
In Parlamento sarà votato il disegno di legge n.1927 che andrà ad
intaccare i punti qualificanti della 185/90, favorendo l'esportazione
di armi e diminuendo i controlli.

Perché ci rivolgiamo a Voi
Ci rivolgiamo a Voi perché - in qualità di Parlamentari - impediate la
modifica della 185/90, legge che ha come scopo prioritario quello di
far prevalere le esigenze di pace, sicurezza e rispetto dei diritti
umani su quelle del puro e semplice profitto.
Noi non vogliamo che - facendo prevalere il profitto sulle ragioni che
lo dovrebbero guidare - armi italiane vadano in mano a criminali, ad
assassini, a torturatori. Vi chiediamo che nessuna modifica venga fatta
alle norme che impediscono di vendere armi a nazioni che violano i
diritti umani e che sono coinvolte in conflitti armati.
Vi chiediamo - in poche parole - di bloccare la lobby delle armi e di
bloccare il disegno di legge 1927.
Vi chiediamo di preservare il potere di controllo del Parlamento
sull'export di armi - garantito dalla legge 185/90 - e che il disegno
di legge n. 1927 ridurrebbe.