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"Cara Oriana" - Risposta all' articolo di Oriana Fallaci
Come sono patrioti gli americani, Oriana, come sono democratici gli
americani, Oriana, quando condannano a morte "presto e bene", quando se
muori accoltellato per la strada, nessuno ti guarda, tutti di corsa a
pensare ai propri affari. Come sono buoni e liberali gli americani, Oriana,
quando stai per morire e in ospedale ti chiedono se hai un'assicurazione,
sennò "mi dispiace, questo non è uno stato assistenzialista". E come sono
incredibilmente generosi, gli americani, Oriana, fanno e disfano i governi,
come e quando e più gli fa comodo, di quei dannati, maledetti "vanesi" che
senza un briciolo di gratitudine poi gli lanciano gli aerei contro....Come
sono buoni gli americani, Oriana, bombardano le città, ma poi organizzano
collette "un dollaro per il bambino afghano...", "è natale anche per lui,
che lavora 16 ore al giorno.....". Come sono buoni gli americani, si
preoccupano sempre per il bene di tutti, e comandano a casa loro e degli
altri, perché sono i più forti, i più grandi, i più potenti, ed è giusto
che sia così, , ci mandano gli aerei spia, ci proteggono hanno le loro basi
dappertutto, noi non possiamo fare altrettanto, ma è giusto che sia così,
loro sono i più forti, vero Oriana? E sono i più democratici, non ti
proibiscono di frequentare un'università se sei musulmano, non ti mandano
al rogo se sei una minoranza etnica,....semplicemente vivi ai margini della
società, ma è giusto che sia così, loro sono una Potenza e devono
proteggersi, vero Oriana? Anzi, speriamo che le cose cambino, Oriana,
speriamo che proibiscano a questi delinquenti di entrare e vivere nel loro
Paese, che loro stessi (per sbaglio, solo per sbaglio, e per eccessiva
democraticità e liberalità), loro stessi addestrano, nelle loro
basi,...senza saperlo,....ingenui come sono,...il gigante buono delle
favole della nostra nonna, vero Oriana? E che patriottismo Oriana, davvero
senza pari,...tutti uniti per lo scopo comune, senza divisioni, il bianco
con il nero (accidenti che liberalità!), il bianco con il messicano (oh!),
tutti a dissotterrare e cantare "God save America", e a stampare e vendere
magliette con scritte patriottiche (che vuoi, in fondo business is
business...). E che spirito , gli americani, vero Oriana,...niente
piagnistei, niente lacrime inconcludenti,...il presidente Bush ha anche
trovato modo di fare battute di spirito durante la visita al luogo del
disastro, rivolgendosi a Giuliani (un altro di cui andar fieri,
Oriana....), altroché accasciarsi di dolore e strapparsi i
capelli,...macchè, ridiamoci su e non diamola vinta a quell'Osama bin
Laden, quel latin lover mancato.
Che pena, Oriana, che grande pena, per i tuoi dieci anni di silenzio "non
ho più niente da dire", per la tua decisione (non l'avessi mai fatto, hai
distrutto quanto di buono pensavo di te), di interromperlo, e schierarti
dalla parte della "democrazia e della libertà", cantando anche tu "God save
America", per quel popolo così liberale, dove conti quanto il tuo conto in
banca, dove parli e fai carriera se sei della razza giusta, sennò "lavora e
stà zitto", dove non finirai mai sulla sedia elettrica se sei bianco e
ricco, ma se sei portoricano e ti arrabatti qualche possibilità di finirci
su prima o poi, ce l'hai, dove sei comandato, intruppato, manipolato,
senza saperlo e senza accorgertene (neanche tu te ne sei accorta, Oriana, o
almeno, voglio sperare così...), peggio, molto peggio delle dittature, dei
regimi assoluti,, degli stati di polizia, dove almeno il tuo nemico lo
vedi, lo temi, lo odi, ed hai la speranza di ribellarti un giorno, e
sconfiggerlo. Chi è qui il nemico, Oriana, la multinazionale a corto di
energia che ha bisogno di un espediente per resettare i bilanci, i 5000
ebrei che l'11 settembre mancavano all'appello nelle torri, Osama bin
Laden, quando collaborava con gli americani o adesso, che è diventato un
peso scomodo, ed è più utile come capro espiatorio, o i dirottatori degli
aerei, quei "vanesi" che la mattina dopo aver impomatato i baffetti ed
essere passati dal coiffeur per una sistematina, decidono di togliersi la
vita, per ricevere "l'Oscar alla carriera", chi è il nemico, Oriana, i
sostenitori di quella marionetta di Bush "balla come suoniamo", che per
mesi hanno visto il baratro dell'economia statunitense all'orlo del
precipizio, ed erano pronti a tutto, davvero a tutto, per non crollare, gli
afghani, i musulmani, pazzi, esaltati, sostenitori della guerra santa, che
non si fanno scrupolo di ammazzare 40mila persone (mai vista una cosa
simile, neanche tu, vero Oriana, in tutte le guerre che inanelli al collo
come gemme di cui vantarti,, non hai mai visto niente del genere, la gente
muore a ottocento, per volta, non di più, ci mancherebbe,....e gli
americani, poi,....figurarsi se loro farebbero mai una cosa simile, mai!,
né a Hiroshima, né a Nagasaki, né in Iraq, bombardando su uomini, donne, e
bambini (ah... ma tanto, non possono essere definiti uomini, donne e
bambini, vero?...dimenticavo...), per difendere la libertà, e i pozzi di
petrolio.... Chi sarà il nemico, Oriana, in questa società, democratica e
liberale, dove pensi quello che ti dicono di pensare, mangi quello che ti
dicono di mangiare, ascolti quello che ti dicono di ascoltare, e vedi solo
quello che decidono di farti vedere e sai quello che vogliono farti sapere,
e non gli bastano più i loro confini ormai, c'è la globalizzazione che non
significa essere tutti uniti, vero Oriana, significa solo essere tutti
americani "o sei con noi o contro di noi", sennò, beh, sei un pazzo, un
esaltato, un tipo da intruppare subito o da demonizzare. Povera Oriana, che
pena, che pena per questo tuo silenzio interrotto, per queste tue vuote
parole di fuoco, dove il fuoco non arde più, e la passione si è spenta col
fumo di qualche hamburger di Mc Donald. Che pena, Oriana, per questo tuo
tentativo di sembrare irata e lucida; che pena, Oriana, per il tuo
disprezzo, per il tuo orgoglio, per la tua rabbia che non cerca più i
perché, non se li domanda neppure, forse le lenti dei tuoi occhiali "alla
Sofia Loren" sono troppo spesse per guardare al di là, o forse il tuo
cappotto di cammello è troppo soffice, non sei più sulla lunghezza d'onda
di chi non ha un caldo appartamento nel centro di Manhattan, ma lavora
sedici ore al giorno, e i suoi figli, bambini di non più di 8 o 9 anni
lavorano altrettanto, senza mai riuscire a togliersi di dosso la fame e la
sporcizia, ormai pensi in grande, e preferisci gli imponenti grattacieli
(fatti col sudore e col sangue degli immigrati) alle Piramidi (fatte col
sudore e col sangue degli schiavi). Che speranza abbiamo, noi, gente
comune, di difenderci dal Leviatano, se anche tu, Oriana, ti sei fatta
fagocitare dalle sue allettanti promesse, forse nessuna, però ci piace
sperare, e la nostra simpatia va alla povera gente, manipolata, usata,
sedotta, abbandonata, tradita, esausta, sfinita, che lotta (almeno loro lo
fanno per un ideale, non per il portafogli...) contro la tracotante
prepotenza del gigante Golia che travolge tutto col suo sorriso ipocrita.
Forse perché siamo stufi di sentirci sbagliati perché diversi, forse perché
vogliamo mantenerci così, forse perché vogliamo essere noi a decidere per
noi stessi, non qualcun altro per noi, per la sua logica di mercato, anche
se tu (e tanti altri come te) non vedrai le nostre ragioni (non sei la
prima, non sei l'unica, non sarai la sola né l'ultima) e magari ci sputerai
addosso la tua rabbia, o forse, ora che il tuo peana a l'hai cantato, ti
rincattuccerai davanti al tuo caminetto nel centro di Manhattan, e ti
limiterai a guardarci con sdegno di principessa offesa.
Maria Teresa Barbara Principi
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