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(Fwd) [ciattonibainait] Fw: - Catene di S.Antonio e bufale -



Questa forse è invece il caso di farla girare, per far smettere le vere 
catene di sant'antonio.
Ciao,
Davide

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Intervista a Paolo Attivissimo, smascheratore di bufale elettroniche



Come ci si deve comportare una volta ricevuta una burla telematica? 
So
di dire una cosa che darà fastidio istintivamente a molti lettori, ma
la regola d'oro è "senza verifica non si diffonde". Se si riceve un
appello e non c'è modo o tempo di verificarne l'autenticità, l'appello
non va spedito a nessuno. Invece tutti partono dal presupposto che
tutto quello che vedono su internet sia autentico e comunque pensano
"nel dubbio, male non fa" (non è così, purtroppo). E così le bufale
continuano a intasare la rete. Ogni appello non verificato va
cancellato e basta.

Le catene di Sant'Antonio sono da combattere? Se sì, perché?
Dipende. In teoria una catena di Sant'Antonio è un ottimo sistema per
diffondere notizie vere: l'appello per la nigeriana Safya Hussaini,
condannata a lapidazione, ne è un esempio. Ma gli appelli fasulli,
cioè la stragrande maggioranza, sono assolutamente da combattere,
perché hanno sempre un costo economico e umano. Ad esempio, nel 
caso
di Craig Shergold, i cento milioni di cartoline che ha ricevuto,
ipotizzando mille lire di affrancatura ciascuna, sono cento miliardi
di lire buttati in fumo. Le aziende citate negli appelli riguardanti
merendine e shampoo cancerogeni subiscono danni miliardari, che
inevitabilmente si ripercuotono sui lavoratori di quelle aziende.
Altro esempio: circolano molti appelli per donatori di midollo osseo,
che citano nomi di medici e ospedali che ora sono subissati di
richieste di contatto dovute a queste catene di Sant'Antonio e devono
quindi dedicare risorse a rispondervi, distogliendole dai malati. E
poi c'è il costo umano. Molti appelli per persone gravemente malate o
scomparse tornano a perseguitarne le famiglie per anni, con un
tormento continuo e inarrestabile. Come si può sentire un padre che
ogni giorno riceve e-mail, cartoline e telefonate di auguri di
guarigione per una figlia da tempo morta di cancro?

In questi anni è riuscito a capire chi ha il tempo di inventarsi e di
dare il via a questo tipo di catene? Le origini della catene di
Sant'Antonio sono varie. Molte nascono da qualcuno che decide in 
buona
fede di segnalare via e-mail una leggenda metropolitana sentita
altrove (tipico esempio: «non digitare 09# sul cellulare quando te lo
chiedono, è una truffa»). Poi ci sono le burle: catene create per
divertimento, per la curiosità di vedere fin dove si propagano e
soprattutto quanta gente ci casca («manda 20 sms e Nokia ti regala un
telefonino»). Di queste, a volte, si scopre l'autore, solitamente
pentito perché non riesce più a fermare la propria creatura. Infine ci
sono i sabotatori: una ditta che vuole rovinare la reputazione
dell'azienda rivale, un movimento politico o ideologico che vuole
diffamare quello avversario, persino una nazione che vuole infangarne
un'altra.

Qual è stata per lei la catena di Sant'Antonio più difficile da
smascherare? Ce n'è una che mi è rimasta nel cuore perché difficile:
non da smascherare, ma da accettare. Alcuni anni fa circolò l'appello
per un uomo di 45 anni, della zona di Torino, colpito dalla "sindrome
di Moschcowitz". Siccome il messaggio riportava nomi e numeri di
telefono, mi permisi di chiamare per verificare l'autenticità
dell'appello, pensando come al solito di trovare una smentita. Ma mi
rispose con tono tristemente eloquente la moglie: disse solo «Grazie,
ma ormai non serve più». Mi scusai per essermi intromesso così
brutalmente nel suo dolore e le feci le mie condoglianze. Lei, avendo
saputo che stavo scrivendo un articolo sul suo appello, mi pregò di
far sapere il più diffusamente possibile che voleva essere lasciata in
pace con il proprio lutto. Da giorni, ormai, il telefono le squillava
giorno e notte a causa dell'appello lanciato per disperazione dai
figli. Chissà per quanti mesi ancora ha continuato a squillare. E poi
dicono che le catene di Sant'Antonio non fanno male a nessuno.

8 febbraio 2002



Elenco di alcune bufale famose:

  a.. Autentica ma tragicamente scaduta: Daniele Brandani cerca aiuto
  per sua figlia Lucia 

  b.. BUFALA: Appello per fermare la Terza Guerra Mondiale 

  c.. BUFALA: Microsoft ha comperato Red Hat 

  d.. BUFALA: SULFNBK.EXE, il virus letale per Windows 

  e.. Autentica ma scaduta: Cercasi donatore midollo osseo 

  f.. BUFALA: Gatti bonsai: gattini crudelmente allevati dentro una
  bottiglia 

  g.. BUFALA: Sodium laureth sulfate: dentifrici cancerogeni 

  h.. BUFALA: Gli stipendi dei parlamentari 

  i.. Autentica: Salviamo Safya Husseini condannata a lapidazione 

  j.. BUFALA: "Attenzione! Virus pericoloso annunciato ieri!" (rane
  Budweiser e simili) 

  k.. BUFALA: Craig Shergold, il 'bambino col tumore al cervello' 

  l.. BUFALA: La figlia di George Arlington sta morendo, salvatela con
  un e-mail 

  m.. Autentica ma scaduta: Una bambina all'ospedale Brotzu di
  Cagliari chiede aiuto 

  n.. Autentica ma tragicamente scaduta: Sindrome di Moschcowitz a
  Torino


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