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p.c. da F.A.I. - Verso lo sciopero generale del 15 2



    Data: Tue, 29 Jan 2002 03:19:18 +0100
       Da: Umanità Nova redazione torinese <fat@inrete.it>
  Oggetto: Verso lo sciopero generale del 15 2

All'Ovest niente di nuovo?
Il mondo del lavoro è sotto un attacco feroce da parte del governo e dei
padroni, ma l'arroganza di oggi di Berlusconi, Agnelli e D'Amato è il frutto
avvelenato di anni di concertazione e di governi "di sinistra". In questi anni
abbiamo assistito a grandi ristrutturazioni e a modifiche profonde nelle regole
del rapporto di lavoro senza che i sindacati confederali e i partiti "di
sinistra" si opponessero. Anzi: il lavoro interinale e tante forme di
flessibilità sono un regalo dei governi dell'Ulivo. I padroni, in particolare
ricordiamo Fiat e Olivetti, hanno avuto mano libera dalla metà degli anni '90
nel ristrutturare a loro piacere. A Ivrea dal 1995, la Olivetti ha iniziato lo
spezzatino delle sue attività informatiche per venderle e dedicarsi alla
telefonia (Infostrada e Omnitel). Il risultato è la devastazione produttiva del
Canavese, quello che era stato definito la Silicon Valley Italiana, culminata
nel fallimento dell'ex settore personal computer di Olivetti (OP Comput! ers) a
vvenuto nel 1997; e insieme anni di cigs e tanta mobilità. Il padrone Olivetti
nelle sue nuove attività telefoniche intanto assumeva giovani pagati pochissimo
e con contratti massimamente flessibili. Per il padrone il guadagno è stato
doppio: risparmio sui vecchi lavoratori scaricati in cigs e mobilità e risparmio
sui nuovi lavoratori pagati poco o niente e ricattabili per i loro contratti a
termine ecc. Intanto i debiti del settore personal computer finivano in carico
al fallimento di OP Computers e i profitti della telefonia schizzavano alle
stelle, tanto che Olivetti si è scalata Telecom. Tutto ciò che i sindacati
confederali e governo dell'Ulivo sono stati capaci di fare è stato assecondare
la ristrutturazione Olivetti tacendo quando sono stati creati i rami d'azienda
dal 1995 in avanti e firmando poi accordi per mobilità e cigs che fanno comodo
al padrone e danno un tozzo di pane al lavoratore, senza portare mai lo scontro
sul merito della ristrutturazione, senza "distu! rbare il manovratore": anche
perché la Olivetti è sempre stata vista dalla "sinistra" come un imprenditore
"amico". Non diverso quanto successo a Torino, nel Gruppo Fiat, dove dal 1998 in
avanti si sono susseguite cessioni di rami d'azienda a ripetizione: TNT, Fenice,
Comau, Powertrain…; si sono avute procedure di mobilità, cigo, cigs; ma anche
montagne di ore di straordinario, uso massiccio di lavoratori interinali, a
termine, soci di cooperative create ad hoc. Di nuovo il padrone ci ha guadagnato
due volte, con risparmio doppio sul costo del lavoro, sui vecchi e sui giovani.
E di nuovo governo e sindacati confederali non hanno messo veramente in
discussione quello che stava succedendo, strappando al padrone la maschera
ipocrita di vittima che deve ristrutturare perché il mercato lo richiede, ma
hanno firmato accordi su accordi: il padrone ristruttura perché vuole
guadagnarci di più a scapito anche dei lavoratori e perché i lavoratori non sono
abbastanza forti da difendersi e impedirglielo; il padrone non è un poveraccio
che le leggi del mercato e dell'economia costringono a ristrutturar! e, lic
enziare, mettere in cassa integrazione. Ancora nella vicenda della Ficomirrors
di Venaria quel che i sindacati confederali sbandierano come una vittoria è solo
mobilità e cigs, cioè un tozzo di pane: la fabbrica chiude e la ristrutturazione
Fiat va avanti senza che nessuno si metta di traverso. Ma la Ficomirrors chiude
oggi perché da anni si è consentito ai padroni di fare il bello e il brutto
tempo in nome dell'emergenza economica e della "crisi", della globalizzazione e
quant'altro. Basta con chi svende i lavoratori. Tocca a noi unire le forze e
organizzarci: il nemico è lo stesso per vecchi lavoratori e ragazzi a termine o
interinali, è il padrone; anche se ci divide sempre più nel ciclo produttivo,
noi abbiamo interessi comuni. Subito: condizioni economiche e giuridiche uguali
per tutti quelli che concorrono a realizzare un certo prodotto (es.: auto), con
allargamento a tutti delle condizioni di miglior favore, indipendentemente da
azienda di appartenenza e tipo di contratto; autorganizzazione unitaria dei
lavoratori in ogni stabilimento, indipendentemente dal numero di padroni che
dentro ci stanno.

IL 15 FEBBRAIO I SINDACATI DI BASE INDICONO 
SCIOPERO GENERALE 
DI TUTTE LE CATEGORIE CONTRO LA CONCERTAZIONE, L’ATTACCO ALL’ARTICOLO 18, 
IL TAGLIO ALLA SPESA PUBBLICA, LA GUERRA E LE SPESE MILITARI
TUTTI A ROMA!

Dibattiti e assemblee presso la Federazione Anarchica in c.so Palermo 46

- venerdì 22 febbraio ore 21,15
LA RIVOLTA DEI CACEROLEROS
gli effetti del neoliberismo: il caso argentino
interverrà Renato Strumia

- venerdì 1 marzo ore 21,15 assemblea
IL PADRONE È IL MIO NEMICO
prospettive del conflitto sociale e dell’autorganizzazione dei lavoratori 

Federazione Anarchica Torinese - FAI
c.so Palermo 46; e-mail fat@inrete.it; tel. 338 6594361; la sede è aperta tutti
i giovedì dopo le 21,15


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