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obiezione fiscale, le raccomandazioni del Parlamento italiano
Obiezione alle spese militari,
Caschi Bianchi, Difesa Nonviolenta: raccomandazioni del Parlamento
Italiano
Il 14 aprile 1998 la Camera
ha votato a larga maggioranza il nuovo testo della Legge sull'obiezione
di coscienza, approvata nel luglio dello stesso anno. Collegati alla
legge sono stati approvati anche tre ordini del giorno (sull'obiezione
alle spese militari, sulla costituzione dei caschi bianchi e sulla
formazione alla difesa nonviolenta) che per noi costituiscono un
importante passo in avanti. Ne riportiamo integralmente il
testo.
SULLA FORMAZIONE ALLA DIFESA
NONVIOLENTA
Ordine del giorno accolto
come raccomandazione
La Camera, premesso
che:
l'articolo 8, punto 2, comma
e), incarica l'Agenzia per il servizio civile a predisporre forme di
ricerca e di sperimentazione di difesa civile non annata e
nonviolenta;
impegna il
Governo
a costituire entro 6 mesi
dall'entrata in vigore della nuova legge sull'obiezione di coscienza un
organismo di consulenza avvalendosi anche della collaborazione dei
principali Istituti di Ricerca sulla pace (Peaceresearch) italiani ed
europei (quali L'UNIP di Rovereto, l'IPRI di Torino, il Centro studi di
formazione sui diritti dell'uomo e dei popoli di Padova, il BEOC di
Bruxelles, L'IRNC francese, l'Austrian Study Center for peace and
conflict resolution di Vienna);
ad avviare la formazione dei
formatori di obiettori di coscienza utilizzando le esperienze già in atto
degli Enti per il Servizio Civile e delle associazioni di obiettori, per
la pace ed i diritti umani (Lega Obiettori di Coscienza, Movimento
Internazionale Riconciliazione, Movimento Nonviolento, Caritas,
Associazione Papa Giovanni XXIII, ecc.)
ad istituire un "Centro
Studi nazionale sulla difesa civile nonviolenta" in collaborazione
con le Università, gli Istituti di ricerca sulla pace ed i Centri studi e
documentazione dei movimenti nonviolenti italiani già riconosciuti dagli
enti locali (Torino, Brescia. Verona, Padova, Perugia,
Roma);
a convocare almeno ogni due
anni un Convegno nazionale sullo stato della ricerca scientifica e sulle
esperienze concrete europee ed intemazionali di difesa nonviolenta,
peacekeeping, peacemaking, peacebuilding;
a proporre in sede U.E. la
creazione di un Corpo Civile Europeo di Pace da utilizzare in ambito GNU
per la prevenzione dei conflitti armati, cosi come già contenuto
nell'Agenda per la Pace di Boutrus-Ghali.
Valpiana,
Nardini
SULL'OBIEZIONE ALLE SPESE
MILITARI
Ordine del giorno raccolto
come raccomandazione
La
Camera
premesso
che:
la nuova normativa prevede
per i cittadini che debbano assolvere all'obbligo della difesa della
patria il diritto soggettivo all'obiezione di coscienza quando per motivi
personali non intendano collaborare a una difesa
armata;
la nuova normativa prevede,
accanto alla leva armata, l'istituzione di un servizio civile per gli
obiettori di coscienza, l'istituzione di una Agenzia per il Servizio
Civile e la possibilità per gli obiettori di coscienza di partecipare a
missioni di Pace all'estero;
la nuova normativa pone sullo
stesso piano giuridico la difesa armata e la difesa
nonviolenta;
già dal 1982 alcune migliata
di cittadini che, per motivi personali non intendono collaborare
attraverso la propria contribuzione fiscale alla difesa armata, reclamano
il rispetto della personale scelta di
coscienza;
fin dalla X legislatura sono
state presentate alla Camera e al Senato proposte di legge per rendere
possibile l'opzione fiscale da parte di quei cittadini che intendono fare
obiezione alle spese militari;
rispondendo
all'interrogazione a prima firma Valpiana e in un successivo incontro con
i rappresentanti della Campagna per l'obiezione fiscale alle spese
militari, il Ministro delle Finanze si è detto disponibile a studiare
forme che permettano al contribuente nell'ambito della dichiarazione
annuale dei redditi di esercitare obiezione di coscienza alle spese
militari;
la legge n. 2/97 sul
finanziamento dei partiti conferma il sistema dell'opzione, già
introdotto nel nostro ordinamento in relazione al finanziamento delle
confessioni religiose, dalla n. 222/85 alla n. 637/96, garantendo
ildiritto del cittadino di finanziare, attraverso il vincolo di una parte
del gettito IRPEF, alcune rilevanti formazioni
sociali;
la Facoltà di Giurisprudenza
dell'Università di Roma "La Sapienza" ha tenuto nel mese di
marzo '98 un seminario di studi dal titolo "Dall'obiezione fiscale
all'opzione del contribuente" proprio in ragione dei fondamenti
costituzionali dell'opzione fiscale e sulle ipotesi di una sua previsione
nella normativa;
impegna il
Governo
a studiare forme per rendere
possibile ai cittadini contribuenti, analogamente a quanto previsto per i
cittadini sottoposti all'obbligo di leva, il diritto soggettivo
all'obiezione di coscienza, prevedendo forme di finanziamento al sevizio
civile e alla difesa non armata e nonviolenta previste dalla nuova legge
sull'obiezione di coscienza.
Valpiana, Chiavacci, Pecoraro
Scanio, Pistone, Nardini, Turroni
SULL'ISTITUZIONE DEI CASCHI
BIANCHI
Ordine del giorno accolto
come raccomandazione
La Camera, premesso
che:
i recenti fatti nella regione
del Kossovo hanno evidenziato ancora una volta la necessità che le
organizzazioni intemazionali intervengano nelle situazioni di crisi in
funzione umanitaria a difesa dei più deboli con contingenti civili
adeguatamente formati;
l'invio di contingenti civili
di volontari in funzione umanitaria oltre a dare un aiuto concreto,
assume un valore simbolico positivo e può contribuire a creare le
condizioni più idonee al dialogo ed alla gestione pacifica del
conflitto;
l'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite ha approvato, negli ultimi anni diverse risoluzioni
sull'impiego, nelle situazioni di crisi di un particolare tipo di
contingente denominato "Caschi Bianchi", con funzioni di
peacemaking, peacebuilding e peacekeeping tra cui la risoluzione A/491139
B del 20 dicembre 1994 e il rapporto del Segretario Generale dell'O.N.U.
all'Assemblea Generale ed al Consiglio Economico e Sociale del 27 giugno
1995;
i Caschi Bianchi istituiti da
alcuni Paesi, tra cui Spagna, Austria ed Argentina sono stati impiegati
in diverse regioni del mondo, quali Angola, Armenia, Gaza, Haiti e
Rwanda;
l'Italia ha aderito, con
altri ventuno Paesi, al progetto Caschi Bianchi impegnandosi a costituire
un contingente nazionale
che potrebbe essere attivato
in tempi rapidi con organizzazioni non governative ed associazioni di
volontariato per la pace, la solidarietà ed i diritti
umani;
tali contingenti possono,
quindi essere un elemento importante sia per il mantenimento che per la
costruzione della pace ma anche il monitoraggio del rispetto dei diritti
umani nelle aree di crisi;
sarebbe, quindi opportuno
anche in Italia costituire al più presto un contingente di Caschi Bianchi
da mettere a disposizione dell'O.N.U. o dell'U.E. per essere impiegato
nelle aree di crisi;
tale contingente potrebbe
essere costituito anche da obiettori che lo richiedano, ai sensi
dell'articolo 9, commi 7, 8 e 9 della proposta di legge in
esame;
impegna il
Governo
a studiare forme atte alla
creazione ed alla formazione operativa di un contingente italiano di
Caschi Bianchi.
Paissan,
Leccese
Fonte: "Azione
Nonviolenta" giugno 1998
Info tratte dal sito
http://www.peacelink.it/amici/apg23/cb/ccp/ita.htm