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Acerra: rete cittadina per la pace e la nonviolenza



Salve, vi scrivo per informarvi della creazione ad Acerra di una rete
cittadina per la pace e la nonviolenza. In allegato ci sono il nostro logo
e il manifesto programmatico.
A presto.


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Progetto pace
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Siamo inequivocabilmente di fronte alla prima guerra globale; una guerra
globale perché figlia della globalizzazione, un processo teso ad azzerare
la cultura e le tradizioni dei paesi del sud del mondo in favore
dell'occidente, pronto a raccogliere i frutti economici di questa
colonizzazione. Il dramma è che, nel modo più tragico, persone per lo più
innocenti devono pagare ai potenti della terra il prezzo per la loro
avidità: le 6000 vittime delle Twin Towers come i morti in Afghanistan,
come le vittime delle continue rappresaglie tra Israeliani e Palestinesi.
La questione mediorientale, che avevamo in tutti i modi tentato di relegare
in un angolo della nostra mente, ci è esplosa drammaticamente tra le mani,
costringendoci a volgere lo sguardo verso di loro. Il concetto di guerra è
cambiato: non siamo più di fronte a due o più stati che si fronteggiano per
questioni territoriali o politiche, oggi c'è il terrorismo che, con una
sorta di guerriglia, colpisce il cuore del potere economico, politico e
militare dell'occidente.
Ma il concetto di pace non è cambiato, non cambierà mai: è la voglia di
guardarsi in faccia senza paura, di scambiarsi idee, di sapere che
dall'altra parte del mondo c'è qualcuno che non vuole farti del male.
Il progetto della pace non è così grande e difficile come si può credere,
anzi, se parte dal basso, dai piccoli centri, può davvero espandersi e,
forse, vincere.
Il nostro è un appello a tutti per la formazione della Rete cittadina per
la pace e la nonviolenza, per un impegno costante e senza cadute di
tensione, perché la violenza non permette tregue.
Il nostro sarà un cammino lungo accompagnato da punti fermi in cui tutti
possiamo riconoscerci:

Il primo luogo dove cercare la pace è dentro noi stessi.
Il confronto è la prima via per raggiungerla.
La conoscenza dei problemi è la condizione necessaria per affrontarli, in
modo sereno e pacifico.
La scuola di pace può aiutarci a conoscere i problemi e a confrontarci.
La pace è un bene comune che va ricercato con forza al di là di ogni guerra.
La paura e il divieto di esprimere le nostre idee vanno combattute.
La violenza è la strada più sbagliata per esprimere le idee e trovare la pace.
La guerra è sempre, comunque e soprattutto ingiusta ed illegittima.

In un momento difficile e delicato come questo siamo tutti chiamati a un
dovere civile: capire cosa vogliamo e come fare per arrivarci. Chiediamo
anche alla politica, alla cultura, all'arte un impegno preciso e concreto
alle idee di unione e di tolleranza. Se vogliamo la pace senza entrare in
una spirale di violenza dobbiamo far sentire la nostra voce, insieme ed
uniti con la forza delle azioni e della parola che, se urlata in centinaia
di migliaia, è sicuramente più forte delle bombe.



Rete cittadina per la pace e la non violenza - Acerra