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DELEGAZIONE A ISTANBUL




DELEGAZIONE A ISTANBUL

Fra l'8 e il 12 dicembre sarà ad Istanbul una delegazione dei comitati di
solidarietà di Firenze e Alessandria, per incontrare le associazioni di
familiari dei prigionieri (Tuad-Der, Tayad) e verificare in particolare la
situazione degli scioperanti della fame dopo la duplice invasione di polizia
del quartiere di Armutlu.
La delegazione si pone anche l'obiettivo di rilanciare la campagna di
"adozione a distanza" dei detenuti politici e delle loro famiglie. Ne fanno
parte, fra gli altri, giornalisti e giuristi.
Abbiamo chiesto loro anche di verificare, attraverso l'Associazione diritti
umani, cosa accade ai richiedenti asilo kurdi respinti e rimpatriati
dall'Europa, dati i pericolosi segnali provenienti dal governo italiano
(respingimenti alle frontiere, incremento dei rigetti dell'asilo,
esperimenti di deportazione).
La situazione dello sciopero della fame è drammatica. Il governo ha
presentato due disegni di legge, il primo per punire l'"incitamento allo
sciopero della fame" con quattro anni di galera (venti se al digiuno
consegue al morte), il secondo per legittimare l'alimentazione forzata e
superare le resistenze di coscienza dei medici.
Il quartiere di Armutlu, a Istanbul, è presidiato da duemila agenti (uno su
sette abitanti!), con una grande caserma costruita davanti alle macerie
delle due "Case della Resistenza" dove sono stati uccisi o arrestati glis
cioperanti della fame. Il digiuno prosegue nelle carceri e ad Ankara e
Izmir, mentre ad Istanbul, ormai, continua solo negli ospedali dove si
combatte il tentativo di alimentazione forzata (che fra l'altro per le
modalità con cui viene effettuata lascia i detenuti vivi ma invalidi
fisicamente e mentalmente).


per Info:3283245816
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kurdistanfirenze@tin.it