[Pace] Dopo un lungo assedio, i russi sono entrati nella roccaforte ucraina di Pokrovsk



Dopo un lungo assedio, i russi sono entrati a Pokrovsk, la roccaforte ucraina  che funge da perno di una storica linea fortificata. Il fronte si sgretola nel cuore del Donbass. Kiev ci aveva schierato l’élite dell’esercito, compreso il battaglione Azov, ma il prezzo è stato altissimo: altri fronti sono rimasti scoperti, e ora i russi conquistano posizioni vicino a Zaporizhzhia.

Nella città ucraina di Pokrovsk una parte è ora sotto controllo russo, la stazione è caduta. L'ultimo treno era partito il 5 settembre 2024.

Anche Myrnograd, la gemella mineraria di Pokrovsk, sta crollando. I russi sono entrati anche lì, chiudendo la morsa. Le vie logistiche sono scomparse, restano solo sentieri notturni nei campi.

Anche la ritirata, se mai verrà ordinata, è una missione suicida. “I fanti sono sempre meno”, si sussurra nei comandi. Il rischio? Trasformare la resistenza in definitiva resa.

Sintesi di informazioni di Roberto Tortora, pubblicate su liberoquotidiano.it del 20 ottobre scorso.


L'esercito ucraino ha riconosciuto, per la prima volta, che sono in corso combattimenti nel centro della città di Pokrovsk, ex snodo logistico e punto nevralgico del fronte da diversi mesi. 

Questa la comunicazione delle forze armate ucraine: “Di recente, un gruppo di ricognizione e sabotaggio nemico è riuscito a penetrare nel centro di Pokrovsk. Durante questa operazione, i russi hanno purtroppo violato il diritto umanitario internazionale e ucciso alcuni abitanti della città”

Nessuna ricompensa alla Russia, ribadisce il presidente Zelensky.

Sintesi di informazioni da Rainews.