[Pace] Chi è Marwan Barghouti, il leader palestinese che Israele non libererà (e perché né Hamas né i vertici di Fatah spingono davvero per riaverlo)



Leader tra i più popolari durante la seconda intifada, Barghouti è considerato dai palestinesi il simbolo della resistenza all’occupazione: il suo carisma ha preoccupato in passato Abu Mazen che l’ha lasciato in cella quando Ehud Olmert aveva offerto di lasciarlo andare. Perché l’ex primo ministro israeliano è convinto — e come lui anche capi dei servizi segreti — che il prigioniero più celebre possa essere il leader in grado di unire le fazioni (lo ha fatto in carcere), di contrastare Hamas, soprattutto con lui — sostiene anche chi l’ha arrestato — si potrebbe trattare un accordo di pace verso la nascita dello Stato palestinese.

La concessione sta bene a Netanyahu che procede con la strategia di indebolire l’Autorità Palestinese, non vuole fare regali ad Abu Mazen, che a 89 anni è forse pronto ad accettare la concorrenza di Barghouti libero per le strade, meno disposti a cedere sono i fidati consiglieri della sua corte alla Muqata di Ramallah.

Quando lunedì — se tutto va come previsto — gli ostaggi potranno tornare a casa dopo oltre due anni, dalle prigioni usciranno 250 detenuti: è vero che la maggior parte appartiene a Fatah, ma Hamas ha fatto in modo di lasciare in cella gli avversari politici più duri come Jamal Rajoubche si è scontrato con il gruppo proprio perché sostenitore della soluzione dei due Stati.





Davide Frattini continua su

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