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[Pace] Le forze israeliane hanno aperto il fuoco anche sul vice console italiano Alessandro Tutino

Israele spara su diplomatici a Jenin tra cui vice console italiano. Tajani convoca l'ambasciatore

Le Idf si scusano e avviano indagine: "Rammarico per spari di avvertimento". Il ministro degli Esteri sente Meloni: "Inaccettabile, Tel Aviv chiarisca immediatamente". Protesta la Farnesina, ira dei Paesi in visita

Le forze israeliane hanno aperto il fuoco mercoledì 21 maggio, su una delegazione diplomatica in visita al campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Coinvolto anche il vice console italiano a Gerusalemme Alessandro Tutino. Le Idf hanno poi chiesto scusa parlando di "rammarico per l'inconveniente causato" da "spari di avvertimento".

Nella delegazione c'erano rappresentanti di diversi Paesi dell'Unione Europea, di Paesi arabi e di altri parti del mondo. Secondo la lista del ministero degli Esteri palestinese erano rappresentati una trentina di Paesi e organizzazioni internazionali: Portogallo, Giordania, Cina, Austria, Bulgaria, Turchia, Spagna, Lituania, Polonia, Russia, Giappone, Romania, Messico, Canada, Egitto, Cile, Francia, Regno Unito, Corea, Wfp, Uruguay, Olanda, Finlandia, Italia, Germania, Unrwa, Ue, Danimarca, Belgio.

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