[Pace] Perché l’esercito europeo non è una buona idea



Con la Casa Bianca che oggi ribadisce una politica di esclusione di Kiev dalla NATO, l’Ucraina resta ai margini di quella che molti considerano la principale garanzia di sicurezza rispetto alla Russia. Di fronte a questo scenario, l’Europa sembra spingersi verso soluzioni autonome per riempire il vuoto lasciato dalla mancata integrazione ucraina nella NATO. 

L’esercito europeo è quindi una sorta di scappatoia per evitare i veti attuali della Casa Bianca.

La proposta di un esercito europeo infatti rischia ora di essere un modo per “aggirare” le regole della NATO che richiedono l’unanimità, quell’unanimità che oggi si è gravemente incrinata. L’idea-scappatoia sarebbe quindi quella di integrare l’Ucraina in una struttura militare europea. In pratica, si tratterebbe di creare una mini-NATO continentale, con un articolo 5 che porterebbe l’Europa in collisione militare diretta con la Russia se la guerra dovesse continuare. E così ciò che era stato espulso dalla porta della NATO (un’Ucraina nell’Alleanza Atlantica) ritorna ora dalla finestra tramite l’esercito europeo. Con tutti i rischi connessi. Rischi enormi.

Alessandro Marescotti 
a.marescotti at peacelink.org