[Pace] Ucraina: perché oggi 18 febbraio è una giornata storica



Dopo tre anni di guerra sanguinosissima in Ucraina la giornata odierna può considerata un evento storico che entrerà nei manuali di storia. 

Cosa è accaduto oggi

Oggi, 18 febbraio 2025, si è compiuto un passo significativo verso la distensione internazionale: a Riad, capitale dell'Arabia Saudita, si sono incontrate le delegazioni di Stati Uniti e Russia per discutere delle relazioni bilaterali e della situazione in Ucraina. Il Dipartimento di Stato americano ha definito questo incontro un "primo passo importante" e ha annunciato l'istituzione di un "meccanismo di consultazione" con Mosca per affrontare le questioni critiche nelle relazioni tra i due Paesi.

Segnali di disgelo fra Usa e Russia

La delegazione statunitense è stata guidata dal Segretario di Stato Marco Rubio, affiancato dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz e dall'Inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff. 

Da parte russa, erano presenti il Ministro degli Esteri Sergej Lavrov e il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Yuri Ushakov. Anche dalla delegazione russa sono giunti segnali positivi che hanno rafforzato la posizione statunitense. Le prime dichiarazioni di Lavrov sono infatti caratterizzate da toni distensivi verso gli Stati Uniti. 

L'Arabia Saudita svolge in questo contesto il ruolo di mediatore neutrale ospitando l'incontro nel palazzo Diriyah. 

Sebbene l'Ucraina e l'Unione Europea non siano direttamente coinvolte in questi colloqui, l'incontro rappresenta un'opportunità storica per avviare un dialogo costruttivo tra Washington e Mosca e normalizzare i rapporti. Il Segretario di Stato Rubio ha sottolineato che questo è solo l'inizio di un processo di disgelo tra le due nazioni e che l'Europa sarà coinvolta nelle future trattative. 

L'ira di Zelensky 

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha però espresso forte irritazione per l'esclusione di Kiev dai colloqui, affermando che l'Ucraina "non riconoscerà" alcun accordo raggiunto senza la sua partecipazione. 

Le prospettive negoziali

Nonostante le tensioni esistenti, l'incontro odierno a Riad rappresenta un passo positivo verso la costruzione di nuove possibili e auspicabili prospettive di pace. Il dialogo diretto tra Stati Uniti e Russia potrebbe aprire la strada a ulteriori negoziati inclusivi che coinvolgano anche l'Ucraina e l'Unione Europea. E l'Onu come luogo deputato a raccogliere la comunità internazionale e a promuovere un processo diplomatico volto a risolvere le controversie in corso e a promuovere la pace.

La conferenza flop di Parigi

La conferenza di Parigi di ieri, 17 febbraio 2025, convocata dal presidente francese Emmanuel Macron, mirava a delineare una risposta europea unitaria alle trattative tra Stati Uniti e Russia sulla guerra in Ucraina. Tuttavia, l'incontro ha evidenziato l'irrilevanza dell'Europa nel processo decisionale, per tre motivi.

1. Esclusione dai negoziati chiave 

Mentre a Riad si stavano preparando i colloqui diretti tra Washington e Mosca, l'Europa è stata relegata a un ruolo marginale, senza un coinvolgimento significativo nelle discussioni principali. Questo anche perché l'Europarlamento aveva votato una bellicosa risoluzione per la sconfitta militare della Russia e per colpirla con missili, mediante lanci dal suo territorio; e per di più aveva ripetutamente considerato inammissibile qualsiasi colloquio con Mosca, che sarebbe dovuto avvenire solo dopo la sconfitta militare di Putin. 

2. Divisioni interne

I leader europei presenti a Parigi hanno mostrato divergenze su temi cruciali, come l'invio di truppe di pace in Ucraina. Il primo ministro britannico Keir Starmer si è detto favorevole, mentre il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la premier italiana Giorgia Meloni hanno espresso riserve, evidenziando la mancanza di una strategia comune. 

3. Assenza di decisioni concrete 

Nonostante l'urgenza della situazione, la conferenza si è conclusa senza accordi sostanziali o piani d'azione definiti, sottolineando l'incapacità dell'Europa di influenzare efficacemente gli sviluppi del conflitto.

In sintesi, la conferenza di Parigi ha messo in luce l'irrilevanza dell'Europa nel contesto delle trattative sulla crisi ucraina, a causa della sua esclusione dai negoziati principali, delle divisioni interne e della mancanza di una strategia di pace.


Alessandro Marescotti a.marescotti at peacelink.org 

Bollettino pacifista Albert 

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