[Pace] Italia "disponibile" a mandare soldati in Ucraina! Fermiamo la follia della guerra
- Subject: [Pace] Italia "disponibile" a mandare soldati in Ucraina! Fermiamo la follia della guerra
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Fri, 13 Dec 2024 07:41:24 +0100
Guerra in Ucraina: i pericoli di un linguaggio che mistifica la pace
Nel giorno 1.024 della guerra in Ucraina, una notizia ci colpisce per la sua portata e il linguaggio usato. Secondo il resoconto di Tgcom24 (link all'articolo), cresce nell'Unione Europea l'ipotesi di inviare truppe di "peacekeeping" in Ucraina, con il governo italiano che, attraverso il ministro Crosetto, si dichiara "disponibile".
Questa dichiarazione solleva almeno tre questioni che meritano attenzione.
Una guerra ribattezzata "contro la Russia"
Non si parla più di un conflitto armato tra due nazioni o del sostegno occidentale all'Ucraina, ma di una guerra esplicitamente "contro la Russia". Questo cambio di linguaggio segna uno slittamento narrativo pericoloso, che potrebbe giustificare ulteriori escalation militari. Stiamo passando da una "guerra per procura" a uno scontro diretto dell'Europa con la Russia.Il peacekeeping come travestimento della guerra
- Il termine "peacekeeping", storicamente associato a missioni di interposizione sotto l'egida delle Nazioni Unite, viene qui utilizzato per descrivere il possibile invio di truppe in una zona di guerra aperta.
- Quale pace si intende mantenere o costruire inviando forze armate in un conflittoarmato che rischia di allargarsi?
- Le parole contano, e il loro abuso crea confusione e mina la fiducia nelle vere missioni di pace.
La disponibilità del governo italiano a partecipare a questa operazione solleva dubbi sul rispetto della nostra Costituzione, che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Quale mandato potrebbe giustificare una simile decisione? E soprattutto, il popolo italiano è stato consultato su questa possibilità?
La pace non si costruisce con la guerra
Queste ambiguità linguistico-politiche servono a rendere accettabile ciò che è inaccettabile: la prosecuzione di una guerra che ha già causato migliaia di morti e devastazioni incalcolabili. Invece di prepararsi a nuovi interventi militari, l'Unione Europea e l'Italia dovrebbero rilanciare iniziative diplomatiche, ascoltare le voci del pacifismo, e sostenere chi, in Ucraina e in Russia, si oppone alla guerra.
Chiediamo che la parola "pace" torni a significare ciò per cui è nata: la fine della guerra, non la sua prosecuzione in forme ancora più terribili.
Diciamo no all'invio di soldati italiani in Ucraina fuori da un mandato ONU.
Alessandro Marescotti
Presidente PeaceLink
- Prev by Date: [Pace] Messaggio per l'ambasciata siriana a Roma da parte di PeaceLink: "Vengano fermate le esecuzioni sommarie"
- Next by Date: [Pace] "La vittoria dei nuovi padroni di Damasco sembra cancellare anche il ricordo degli attentati di al-Qaeda negli Stati Uniti"
- Previous by thread: [Pace] Messaggio per l'ambasciata siriana a Roma da parte di PeaceLink: "Vengano fermate le esecuzioni sommarie"
- Next by thread: [Pace] "La vittoria dei nuovi padroni di Damasco sembra cancellare anche il ricordo degli attentati di al-Qaeda negli Stati Uniti"
- Indice: