[Pace] Nascondino bellico per far cadere i razzi su Unifil. Il cinico gioco che è in corso in Libano



Il 19 novembre cinque razzi di una batteria di otto, anch’essi lanciati da Hezbollah o da una delle milizie affiliate, hanno distrutto il deposito di ricambi meccanici, mentre qualche giorno prima un proiettile inesploso da 155 millimetri è rimbalzato all’interno delle mura di cinta ed è stato neutralizzato dagli artificieri italiani con una detonazione controllata. Difficile definirli episodi del tutto casuali. Già un mese fa Repubblica raccontava il nascondino bellico, cioè la prassi delle unità dello Stato ebraico e di Hezbollah di posizionarsi sui fianchi delle colline immediatamente sotto alle strutture Unifil. Il motivo è duplice: da una parte trovare un riparo fisico dai razzi, dall’altra indurre il nemico nell’errore tirando sui caschi blu e scatenando la reazione ufficiale degli Stati che partecipano alla missione. Con i razzi vetusti e imprecisi che stanno usando in questa fase i miliziani sciiti, succede sempre più di frequente.

Repubblica 23.11.2024