[Pace] Crimini di guerra a Gaza. Il mandato di arresto della CPI mette Netanyahu a rischio se viaggia all’estero (ma non negli Stati Uniti)



Nella sua prima risposta al mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI) per crimini di guerra, l’ufficio di Benjamin Netanyahu ha definito la sentenza “assurda e basata su false menzogne” e ha affermato che la decisione è “antisemita”.

L’ufficio di Netanyahu ha respinto categoricamente le accuse mosse contro il primo ministro israeliano. Anche l’ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, è stato destinatario di un mandato di arresto.

L’ufficio di Netanyahu ha dichiarato che il paese “non cederà alle pressioni, non si farà scoraggiare e non si ritirerà” fino a quando, ha affermato, non saranno raggiunti tutti gli obiettivi di guerra di Israele.

Nel testo della decisione unanime dei tre giudici per l’emissione dei mandati si legge:


“La Camera ha ritenuto che vi siano ragionevoli motivi per credere che entrambi gli individui abbiano intenzionalmente e consapevolmente privato la popolazione civile di Gaza di beni indispensabili per la loro sopravvivenza, inclusi cibo, acqua, medicine e forniture mediche, nonché carburante ed elettricità”.

Viaggi all'estero

I mandati mettono Netanyahu e Gallant a rischio di arresto se viaggiano all’estero. Ci sono state segnalazioni non confermate secondo cui Deif potrebbe essere stato ucciso da Israele.

Il procuratore capo della corte, Karim Khan, aveva richiesto i mandati di arresto a maggio, affermando che c’erano ragionevoli motivi per ritenere che Netanyahu e Gallant avessero “responsabilità penale” per aver causato la carestia di massa a Gaza che costituiva crimini di guerra e crimini contro l’umanità.


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Con la decisione, Netanyahu e gli altri accusati vengono dichiarati ricercati a livello internazionale e rischiano di essere arrestati se viaggiano all'estero. Ma le implicazioni pratiche della decisione potrebbero essere limitate, dal momento che Israele e il suo principale alleato, gli Stati Uniti, non sono membri del tribunale e che i funzionari di Hamas raggiunti dal mandato potrebbero essere stati tutti uccisi.

Mandati di arresto per i dirigenti di Hamas

Ismail Haniyeh è stato assassinato da Israele in un attacco aereo a Teheran il 31 luglio, Yahya Sinwar è stato ucciso il 17 ottobre in uno scontro a sorpresa con le forze israeliane nella Striscia di Gaza e l'Idf dice di aver ucciso lo scorso luglio anche l'attuale capo di Hamas, Mohammed Dief, ma il gruppo non ha mai confermato la sua morte.


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