[Pace] La Casa Bianca cambia posizione su Israele: dal "cessate il fuoco" al sostegno dell'offensiva di terra in Libano. E modera l'intransigenza umanitaria sull'ingresso di più aiuti a Gaza



La rapida escalation israeliana ha messo in difficoltà l'amministrazione Biden, col risultato che gli Stati Uniti hanno prima chiesto un cessate il fuoco immediato in Libano per poi cambiare linea politica nove giorni dopo e sostenere apertamente l'offensiva di terra di Israele. Questo ripensamento ha causato confusione e sgomento tra gli alleati europei e arabi di Washington che chiedono agli Stati Uniti di frenare il loro più stretto alleato in Medio Oriente. Ma l'amministrazione sembra restia ad arrivare allo scontro con Tel Aviv in un momento politico così delicato.

La linea soft della Casa Bianca

“Vogliono evitare scontri pubblici con Netanyahu sul Libano o su Gaza che potrebbe causare una reazione negativa da parte dei sostenitori di Israele prima delle elezioni”, ha spiegato Frank Lowenstein, alleato di Biden ed ex negoziatore per il Medio Oriente nell'amministrazione Obama. 

L'ultimo caso quando i media israeliani hanno rivelato il contenuto di una lettera riservata del segretario di Stato, Antony Blinken, e del segretario alla Difesa, Lloyd Austin, che esortavano Israele a consentire l'ingresso di più aiuti umanitari a Gaza, minacciando restrizioni all'assistenza militare Usa. Nel giro di poche ore dalla sua divulgazione, i portavoce della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato hanno chiarito che la lettera “non doveva essere considerata come una minaccia”, rimandando qualsiasi potenziale azione punitiva a dopo le elezioni.

Harris ora trema

La crescente violenza in Medio Oriente ha messo in allarme la campagna di Harris, che vede nelle continue immagini di civili uccisi una possibile complicazione sulla strada verso la vittoria in Stati chiave in bilico dove vivono consistenti comunità arabo-americane e musulmane.

Elettori arabo-americani in bilico

Eppure con l'ingresso in corsa di Harris, i dem speravano che, sottolineando la sofferenza palestinese, sarebbe riuscita a conquistare una considerevole fetta di elettori arabo-americani e musulmani delusi per l'appoggio di Washington a Israele. Ma ottenere il loro sostegno è diventato più difficile man mano che la campagna militare di Israele si è intensificata con il sostegno Usa.

Fonte: QN Quotidiano Nazionale