[Pace] Tajani contrario all'utilizzo di "nostre armi in territorio russo". E aggiunge: "Dobbiamo stare attenti noi a non provocare escalation". Il ministro degli Esteri britannico Lammy invece preme sulla Casa Bianca per consentire all'Ucraina di colpire la Russia



Tajani: "Non siamo in guerra con Mosca, no a escalation"


L'Italia "ha una posizione molto chiara che è sostenere l'Ucraina senza se e senza ma "la Nato non è in guerra con la Russia, l'Italia non è in guerra con la Russia e dobbiamo stare attenti noi a non provocare escalation". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa al Consolato italiano di New York, ribadendo il no all'utilizzo nel territorio russo delle armi cedute da Roma a Kiev. "Abbiamo sempre detto, anche perché la nostra Costituzione parla chiara, che siamo contrari a utilizzare le nostre armi in territorio russo. Non c'è nessun tentennamento, nessuno ci ha mai chiesto di cambiare atteggiamento, all'ultimo Consiglio Affari Esteri la proposta di Borrell di eliminare ogni limite all'uso di armi non è stata approvata", ha sottolineato ancora Tajani, "questo non vuol dire non essere fermi, siamo favorevoli all'ingresso dell'Ucraina nella Nato e nell'Unione Europea e siamo per una conferenza di pace alla quale dovrebbe partecipare anche la Russia". 


Londra: "Dare prova di coraggio sulle armi da usare in Russia"

Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha dichiarato che sono in corso delicate trattative con la Casa Bianca per consentire all'Ucraina di utilizzare i missili Storm Shadow all'interno della Russia, sostenendo che è il momento di "dare una prova di coraggio". L'apparente incoraggiamento a Joe Biden arriva poco più di una settimana dopo che Lammy ed il premier britannico Keir Starmer avevano fatto visita al presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca, senza però riuscire a risolvere il punto critico tra i due Paesi.
Intervenendo a un evento collaterale alla conferenza del partito laburista a Liverpool, Lammy ha affermato che le difficoltà e le sfide della guerra in Ucraina diventeranno "più profonde e dure", in particolare "verso la fine del 2025 e il 2026" e oltre.
"Questo è quindi un momento critico per i nervi, per il coraggio, per la pazienza e la forza d'animo da parte degli alleati che stanno con l'Ucraina", ha affermato in quelli che il Guardian definisce dei "commenti" che sembrano diretti ad una Casa Bianca esitante, preoccupata per i rischi di consentire l'uso dei missili Storm Shadow per attaccare la Russia.


Fonte: SkyTG24


David Lammy è un politico laburista britannico e attualmente ricopre il ruolo di Ministro degli Esteri nel governo di Keir Starmer, dopo essere stato Ministro Ombra degli Esteri.