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[Pace] Come i giovani provano a fuggire dall’Ucraina per non andare in guerra
- Subject: [Pace] Come i giovani provano a fuggire dall’Ucraina per non andare in guerra
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Tue, 2 Jul 2024 06:36:31 +0200
Annegati, morti tra le montagne o spariti nel nulla. Come i giovani provano a fuggire dall’Ucraina per non andare in guerra
Dall'inizio della guerra, migliaia di uomini ucraini hanno attraversato illegalmente il confine per evitare il servizio di leva, nonostante il divieto imposto a livello nazionale di lasciare il Paese agli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni
UGO LEO
29 Giugno 2024
La Stampa
Dmytro, fotografo 31enne di Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, si è rintanato nel suo appartamento, uscendo raramente, per evitare di essere arruolato nell'esercito. «Voglio lasciare il Paese. La mia mente non può più sopportare di essere intrappolata qui», ha raccontato al Guardian.
Dall'inizio della guerra, migliaia di uomini ucraini hanno attraversato illegalmente il confine per evitare il servizio di leva, nonostante il divieto imposto a livello nazionale di lasciare il Paese agli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni. Si prevede che i tentativi di fuga dal Paese aumenteranno dopo la recente adozione da parte dell'Ucraina di nuove misure di mobilitazione a largo raggio, che consentono alle forze armate di richiamare un maggior numero di soldati e di imporre pene più severe per l'elusione della leva.
«Non ho mai pensato di andarmene prima dell'introduzione delle leggi sulla mobilitazione. Ma non posso rimanere nel mio appartamento per sempre», spiega Dmytro al reporter del Guardian Pjotr Sauer. Il 31enne tramite amici che erano già fuggiti, ha ottenuto contatti e si è rivolto a persone online che promettevano di facilitare la sua fuga in cambio di almeno 8.000 euro. «Non sono fatto per la guerra. Non posso uccidere le persone, anche se sono russe. Non durerò a lungo sul fronte... Voglio costruire una famiglia e vedere il mondo. Non sono pronto a morire», dice il fotografo ormai rimasto senza speranze e senza altre via di uscita se non affidarsi a chi gli ha promesso la libertà a caro prezzo.
Le forze armate ucraine sono disperatamente a corto di soldati. Dall'inizio della guerra, centinaia di migliaia di ucraini comuni si sono offerti volontari per servire al fronte, aiutando a mantenere l'indipendenza del Paese e a respingere l'attacco iniziale. Molti di questi soldati sono morti, feriti o semplicemente esausti, lasciando all'esercito il compito di reclutare chi è più riluttante. Ad aprile Zelensky ha firmato una legge abbassando l'età di mobilitazione da 27 a 25 anni e imponendo pene più severe per chi evita la leva: dalla perdita della patente di guida al congelamento dei conti bancari fino al sequestro delle proprietà.
A più di due anni dall’inizio della guerra scatenata da Putin si ritiene che più di 20.000 uomini siano fuggiti dall’Ucraina per non finire al fronte. Alcuni nel tentativo di attraversare il confine ucraino con la Romania, hanno nuotato nel Tibisco e sono annegati. Altri sono morti congelati nella zona montuosa che separa i due Paesi. Si tratta di numeri al ribasso. Ad aprile, Andriy Demchenko, capo del servizio di guardia di frontiera ucraino, ha documentato la morte di almeno 30 uomini nel tentativo di fuga oltre il confine. Il numero reale è probabilmente molto più alto. Molti corpi non verranno mai recuperati.
L'Ucraina ha intensificato gli sforzi per impedire alle persone di fuggire attraverso le frontiere e di eludere la leva. Zelensky ha licenziato tutti i capi regionali del reclutamento militare ad aprile in seguito a segnalazioni di tangenti sborsate da chi non voleva indossare la divisa. Nonostante la volontà del presidente ucraino di sradicare la corruzione, sembra difficile fare passi in avanti.
Andrei, un informatico di Odessa di 23 anni, ha condiviso con il Guardian un messaggio ricevuto a fine maggio da un responsabile dell’ufficio leva con informazioni su come lasciare il Paese. Le istruzioni dettagliate ponevano Andrei davanti a due scelte: attraversare il confine moldavo con un passaporto falso o essere registrato come artista, una categoria che può occasionalmente uscire dal Paese.
Dall'inizio della guerra, migliaia di uomini ucraini hanno attraversato illegalmente il confine per evitare il servizio di leva, nonostante il divieto imposto a livello nazionale di lasciare il Paese agli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni
UGO LEO
29 Giugno 2024
La Stampa
Dmytro, fotografo 31enne di Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, si è rintanato nel suo appartamento, uscendo raramente, per evitare di essere arruolato nell'esercito. «Voglio lasciare il Paese. La mia mente non può più sopportare di essere intrappolata qui», ha raccontato al Guardian.
Dall'inizio della guerra, migliaia di uomini ucraini hanno attraversato illegalmente il confine per evitare il servizio di leva, nonostante il divieto imposto a livello nazionale di lasciare il Paese agli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni. Si prevede che i tentativi di fuga dal Paese aumenteranno dopo la recente adozione da parte dell'Ucraina di nuove misure di mobilitazione a largo raggio, che consentono alle forze armate di richiamare un maggior numero di soldati e di imporre pene più severe per l'elusione della leva.
«Non ho mai pensato di andarmene prima dell'introduzione delle leggi sulla mobilitazione. Ma non posso rimanere nel mio appartamento per sempre», spiega Dmytro al reporter del Guardian Pjotr Sauer. Il 31enne tramite amici che erano già fuggiti, ha ottenuto contatti e si è rivolto a persone online che promettevano di facilitare la sua fuga in cambio di almeno 8.000 euro. «Non sono fatto per la guerra. Non posso uccidere le persone, anche se sono russe. Non durerò a lungo sul fronte... Voglio costruire una famiglia e vedere il mondo. Non sono pronto a morire», dice il fotografo ormai rimasto senza speranze e senza altre via di uscita se non affidarsi a chi gli ha promesso la libertà a caro prezzo.
Le forze armate ucraine sono disperatamente a corto di soldati. Dall'inizio della guerra, centinaia di migliaia di ucraini comuni si sono offerti volontari per servire al fronte, aiutando a mantenere l'indipendenza del Paese e a respingere l'attacco iniziale. Molti di questi soldati sono morti, feriti o semplicemente esausti, lasciando all'esercito il compito di reclutare chi è più riluttante. Ad aprile Zelensky ha firmato una legge abbassando l'età di mobilitazione da 27 a 25 anni e imponendo pene più severe per chi evita la leva: dalla perdita della patente di guida al congelamento dei conti bancari fino al sequestro delle proprietà.
A più di due anni dall’inizio della guerra scatenata da Putin si ritiene che più di 20.000 uomini siano fuggiti dall’Ucraina per non finire al fronte. Alcuni nel tentativo di attraversare il confine ucraino con la Romania, hanno nuotato nel Tibisco e sono annegati. Altri sono morti congelati nella zona montuosa che separa i due Paesi. Si tratta di numeri al ribasso. Ad aprile, Andriy Demchenko, capo del servizio di guardia di frontiera ucraino, ha documentato la morte di almeno 30 uomini nel tentativo di fuga oltre il confine. Il numero reale è probabilmente molto più alto. Molti corpi non verranno mai recuperati.
L'Ucraina ha intensificato gli sforzi per impedire alle persone di fuggire attraverso le frontiere e di eludere la leva. Zelensky ha licenziato tutti i capi regionali del reclutamento militare ad aprile in seguito a segnalazioni di tangenti sborsate da chi non voleva indossare la divisa. Nonostante la volontà del presidente ucraino di sradicare la corruzione, sembra difficile fare passi in avanti.
Andrei, un informatico di Odessa di 23 anni, ha condiviso con il Guardian un messaggio ricevuto a fine maggio da un responsabile dell’ufficio leva con informazioni su come lasciare il Paese. Le istruzioni dettagliate ponevano Andrei davanti a due scelte: attraversare il confine moldavo con un passaporto falso o essere registrato come artista, una categoria che può occasionalmente uscire dal Paese.
Entrambe le soluzioni avevano però un costo: circa 8.000 euro da versare nelle tasche dell’ufficiale.
L'estate scorsa, il 23enne aveva già tentato di attraversare il confine con la Moldavia utilizzando un falso certificato medico che attestava la sua inidoneità al servizio. Il tentativo è fallito quando la polizia di frontiera ha messo in dubbio l'autenticità del certificato. Portato in un ufficio di leva, è stato rilasciato dopo aver pagato una tangente. «Il viaggio sta diventando sempre più difficile e i funzionari di frontiera sono meno disposti a farsi corrompere. Non credo che sarò così fortunato una seconda volta se le cose dovessero andare male», ha detto.
Andrei ha raccontato di stare ancora valutando l'offerta del responsabile dell’ufficio di leva, spiegando che in questo modo vanificherebbe i sacrifici e i risparmi di una vita: «Per ora sono agli arresti domiciliari autoimposti. Non lascio mai il mio appartamento». Alcuni dei suoi amici sono già stati arruolati e uccisi. Vicende che hanno causato danni alla sua salute mentale.
Ad oggi non ci sono dati precisi su quanti uomini si stiano nascondendo o stiano pianificando di andarsene, ma nelle grandi città sono nati canali Telegram con migliaia di membri, dove gli utenti segnalano l'avvistamento di ufficiali per aiutare gli altri ad evitarli.
Molti hanno espresso il timore di morire in una battaglia segnata da macabri combattimenti in trincea e da un tasso di mortalità brutale. Altri hanno parlato della loro resistenza alla coscrizione a causa di ciò che percepivano come un addestramento inadeguato prima di essere inviati al fronte. Alcuni hanno scelto di evitare la mobilitazione per complesse ragioni familiari.
Nonostante il sostegno generale alle truppe ucraine rimanga alto e i sondaggi mostrino che c'è ancora un numero considerevole di uomini disposti a essere mobilitati, la spinta alla coscrizione rischia di dividere la società il Paese già stanco della guerra. Molti soldati ucraini al fronte, o quelli che sono tornati dopo essere stati feriti, criticano chi fugge dalla leva, sostenendo che indebolisce lo sforzo bellico mentre le forze russe avanzano su più fronti.
«Capisco che la gente sia spaventata, ma abbiamo semplicemente bisogno di nuove reclute per continuare a combattere», dice un soldato ferito appena tornato dal fronte. «Se non lo facciamo noi, chi proteggerà questo Paese?».
L'estate scorsa, il 23enne aveva già tentato di attraversare il confine con la Moldavia utilizzando un falso certificato medico che attestava la sua inidoneità al servizio. Il tentativo è fallito quando la polizia di frontiera ha messo in dubbio l'autenticità del certificato. Portato in un ufficio di leva, è stato rilasciato dopo aver pagato una tangente. «Il viaggio sta diventando sempre più difficile e i funzionari di frontiera sono meno disposti a farsi corrompere. Non credo che sarò così fortunato una seconda volta se le cose dovessero andare male», ha detto.
Andrei ha raccontato di stare ancora valutando l'offerta del responsabile dell’ufficio di leva, spiegando che in questo modo vanificherebbe i sacrifici e i risparmi di una vita: «Per ora sono agli arresti domiciliari autoimposti. Non lascio mai il mio appartamento». Alcuni dei suoi amici sono già stati arruolati e uccisi. Vicende che hanno causato danni alla sua salute mentale.
Ad oggi non ci sono dati precisi su quanti uomini si stiano nascondendo o stiano pianificando di andarsene, ma nelle grandi città sono nati canali Telegram con migliaia di membri, dove gli utenti segnalano l'avvistamento di ufficiali per aiutare gli altri ad evitarli.
Molti hanno espresso il timore di morire in una battaglia segnata da macabri combattimenti in trincea e da un tasso di mortalità brutale. Altri hanno parlato della loro resistenza alla coscrizione a causa di ciò che percepivano come un addestramento inadeguato prima di essere inviati al fronte. Alcuni hanno scelto di evitare la mobilitazione per complesse ragioni familiari.
Nonostante il sostegno generale alle truppe ucraine rimanga alto e i sondaggi mostrino che c'è ancora un numero considerevole di uomini disposti a essere mobilitati, la spinta alla coscrizione rischia di dividere la società il Paese già stanco della guerra. Molti soldati ucraini al fronte, o quelli che sono tornati dopo essere stati feriti, criticano chi fugge dalla leva, sostenendo che indebolisce lo sforzo bellico mentre le forze russe avanzano su più fronti.
«Capisco che la gente sia spaventata, ma abbiamo semplicemente bisogno di nuove reclute per continuare a combattere», dice un soldato ferito appena tornato dal fronte. «Se non lo facciamo noi, chi proteggerà questo Paese?».