[Pace] Pax Christi interviene per la Giornata internazionale dell’Obiezione di coscienza (15 maggio)



È più importante ribadire il valore dell’Obiezione di coscienza che non è “un insulto alla Patria e ai suoi caduti, estranea al comandamento cristiano dell’amore, espressione di viltà”, come scritto dai cappellani militari in congedo della regione Toscana, il 12 febbraio 1965. A quella lettera rispose don Lorenzo Milani. Seguì poi il processo e la condanna del priore di Barbiana. “L’obbedienza non è più una virtù” resta attualissimo, un memoriale e un testamento spirituale, da rileggere e da vivere.

Papa Francesco (che incontreremo a Verona all’Arena di Pace, sabato 18 maggio) ha indicato ai giovani riuniti a Praga, il 6 luglio 2022, la grande figura di Franz Jägerstätter: “Franz era un giovane contadino austriaco che, a motivo della sua fede cattolica, fece obiezione di coscienza di fronte all’ingiunzione di giurare fedeltà a Hitler e di andare in guerra. Franz preferì farsi uccidere che uccidere. Riteneva la guerra totalmente ingiustificata. Se tutti i giovani chiamati alle armi avessero fatto come lui, Hitler non avrebbe potuto realizzare i suoi piani diabolici. Il male per vincere ha bisogno di complici.”

RIBADIAMO IL NOSTRO NO! NON VOGLIAMO ESSERE COMPLICI DELLA GUERRA.

Per questo, in occasione della Giornata internazionale dell’Obiezione di coscienza, ribadiamo il nostro sostegno:

Impruneta (Fi), 14 maggio 2024

Pax Christi Italia

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