[Pace] Scholz ammette incautamente che ci sarebbero già forze Nato in Ucraina. Analisi Difesa: "Disastro comunicativo"



Le dichiarazioni di Scolz hanno offerto l’occasione al ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, di dichiarare che “in Ucraina non ci sono solo mercenari stranieri ma anche ufficiali professionisti, tra cui britannici e francesi”.

L’intercettazione dei vertici della Luftwaffe

Oltre alle reazioni di Londra e Parigi, di cui riferiamo qui sotto, i guai per Scholz giungono anche dal fronte interno. Un portavoce del ministero della Difesa ha confermato oggi l’autenticità dell’audio di 30 minuti pubblicato il 1° marzo da Russia Today in cui quattro alti ufficiali della Luftwaffe (l’ispettore capo – grado che equivale a capo di stato maggiore – tenente generale Ingo Gerhartz (nella foto qui sotto), il brigadier generale Frank Graefe, il capo delle operazioni aeree e i tenenti colonnelli Fenske e Fronstedt del comando aereo operativo di Gatow) parlavano della fornitura dei missili Taurus (50 più altri 50) e del loro impiego per distruggere il Ponte di Crimea con 10 o 20 missili dopo aver fornito a Kiev i dati necessari.

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Il generale tedesco Gerhartz, nel giugno 2022, aveva dichiarato che “per una deterrenza credibile, abbiamo bisogno sia dei mezzi sia della volontà politica di attivare la deterrenza nucleare se necessario” avvertendo il presidente russo Vladimir Putin a “non scherzare” con la Nato.

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La conversazione, avvenuta il 19 febbraio, mette in forte imbarazzo Scholz, il ministro della Difesa Boris Pistorius e l’intero governo tedesco in quanto i vertici della Luftwaffe discutono di fornitura e impiego dei missili Taurus contro obiettivi in territorio russo rivelando il consenso del ministro Pistorius e commentando le resistenze di Scholz alla cessione di tali armi a Kiev. Elemento che mette in ombra l’autorità del cancelliere e lascia spazio alle speculazioni, incoraggiate da Mosca, circa la reale dipendenza dei vertici militari tedeschi dalle potenze anglosassoni della NATO più che da Berlino. Non a caso nei giorni scorsi canali militari Telegram russi avevano fatto trapelare la fornitura segreta dei primi 25 Taurus all’Ucraina, avanguardia di lotti ben maggiori da imbarcare su una dozzina di velivoli Sukhoi Su-24M (di provenienza sconosciuta) in fase di aggiornamento in Polonia proprio per imbarcare tali ordigni. Indiscrezioni che aggiungevano come la fornitura segreta a Kiev fosse stata concordata con Washington e sarebbe stata in seguito fatta trapelare ai media statunitensi.

Gianandrea Gaiani

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