[Pace] "L'Ucraina sta perdendo la guerra"
- Subject: [Pace] "L'Ucraina sta perdendo la guerra"
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Thu, 4 Jan 2024 22:02:39 +0100
E la sconfitta si prefigura per la tragica combinazione di diversi fattori. In primo luogo, il fatto che non si sia verificato il tanto auspicato scollamento del regime russo sotto il peso delle sanzioni e dell’iniziale maldestra gestione dell’invasione che aveva innescato dissensi nelle alte sfere fino alla clamorosa rivolta del gruppo Wagner. Al contrario, la Russia ha riorganizzato la macchina bellica, ha aggirato le sanzioni costruendo nuove alleanze anti occidentali (dalla Cina al Brasile, in generale nel Sud globale) e ha stretto i bulloni della repressione interna preparando il terreno alla rielezione del presidente Putin. In secondo luogo, si sta verificando lo scollamento del fronte occidentale, sia nelle opinioni pubbliche sempre meno solidali con Kiev, sia nei governi Usa ed europei più tiepidi e indecisi nell’elargire aiuti e sostegno militare senza i quali è inimmaginabile un rovesciamento dei rapporti di forza. In terzo luogo, stanno emergendo crepe all’interno della classe dirigente ucraina, anche in vista di polemiche elettorali che imputano al presidente Zelensky una gestione irrealistica del conflitto, giocata sulle ragioni morali e sul sostegno incondizionato dell’Occidente.
L’americano Time, in proposito, ha parlato di «guerra solitaria» di Zelensky. E il capo delle forze armate, Valery Zaluzhny, in un’intervista a The Economist, ammetteva la fase di stallo della guerra e il fallimento dell’ offensiva di primavera per la riconquista dei territori perduti. Il Wall Street Journal ha messo in evidenza le carenze organizzative dell’esercito ucraino. A questo proposito, il presidente Zelensky ha rinnovato appelli per la consegna degli F16, secondo l’assunto logico che senza aviazione le guerre si perdono. «Dobbiamo essere preparati anche alle cattive notizie» ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla tv tedesca Ard. «Dobbiamo essere preparati per il lungo periodo». Secondo fonti americane, peraltro smentite, sarebbero in corso trattative per raggiungere un compromesso, al di là di considerazioni morali sulle violazioni del diritto internazionale, sui crimini di guerra russi e sull’integrità territoriale dell’Ucraina. Un compromesso che porterebbe al cessate il fuoco e a una rinuncia parziale ma indefinita nel tempo dei territori controllati dalla Russia. Da parte sua, l’Ucraina otterrebbe un’accelerazione del processo d’integrazione nella Ue e, sul lungo periodo, nella Nato. Ma l’accordo non suonerebbe come una sconfitta. Come ha scritto il politologo Samuel Charap su Foreign Affairs, un’Ucraina divisa, ma «prospera e democratica, con un forte impegno occidentale per la sua sicurezza, rappresenterebbe una vera vittoria strategica».
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