[Pace] "Un milione di russi fuggiti all'estero per evitare la guerra"



In meno di due anni un milione i russi fuggiti dall'Impero dello zar

Scappano dalla Russia e sognano l’Occidente. Se all’inizio migliaia di russi si sono accontentati di mete “di fortuna”, a quasi due anni dall’inizio della guerra in Ucraina, chi se lo può permettere cerca di spostarsi nell’Europa dell’Ovest. E se non ci si riesce, entrare nel territorio dell’Unione Europea è un obiettivo comunque prioritario. Ci sono migliori condizioni di vita. Si stima che oltre un milione di russi abbia lasciato la madrepatria dall’invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio 2022. La parte più cospicua è scappata dal Paese dopo il 21 settembre 2022, quando il presidente, Vladimir Putin, ha annunciato la mobilitazione parziale. Ma da quasi due anni Mosca sta vivendo un’emorragia di capitale umano, soprattutto di giovani, per lo più spaventati dall’ipotesi di finire a combattere sulla prima linea del fronte e in parte anche per la deriva presa dal loro Paese.

La maggior parte ha trovato rifugio nei territori dell’ex spazio sovietico, soprattutto l’Asia Centrale e il Caucaso del sud. Fra i Paesi più gettonati ci sono il Kazakhstan e la Georgia. Se nel primo caso i russi sono stati mediamente bene accolti, a Tbilisi hanno avuto problemi di diverso tipo. Non solo problemi di convivenza con i georgiani, che ricordano ancora troppo bene la guerra del 2008, ma anche il governo di Mosca, che ha cercato (e sta cercando) di bloccarne l’uscita e di farli rientrare. È andata peggio a chi ha scelto la Serbia. Solo nel Paese balcanico è stato scelto da circa 200mila russi per la loro nuova vita da espatriati. Salvo poi scoprire di essere letteralmente finiti in una succursale della Russia, braccati dai servizi segreti di Mosca, ma anche dalla polizia locale, evidentemente rispettosa del filo diretto che unisce Belgrado al Cremlino. Ma anche chi ha scelto Paesi come la Turchia o quelli nella regione del Golfo, cerca di entrare in Unione Europea, intesa come il blocco occidentale dell’Unione.

Chi ha potuto, è passato da nord e si è fermato ora in Scandinavia, ora nelle Repubbliche baltiche. Nella classifica dei Paesi più ambiti dai russi, al primo posto c’è la Finlandia. Il Paese scandinavo ha rilasciato oltre 150mila visto nel 2022. Un vero e proprio esodo di massa, facilitato anche dal lungo confine che condivide con la Russia, che ha preoccupato, e non poco Helsinki, tanto che la sicurezza dei confini e l’incolumità territoriale l’hanno portata a chiedere l’accesso nella Nato, dopo decenni di neutralità. Al secondo posto c’è un Paese, decisamente più difficile da raggiungere, ossia la Spagna, che nel 2022 ha rilasciato circa 130mila visti. Ad attirare i russi, specie i più facoltosi, c’è il clima caldo e l’atteggiamento generalmente molto accogliente della popolazione.


Al terzo posto fra le mete dell’Europa Occidentale c’è la Germania, con oltre 50mila visti rilasciati. Il motivo è facilmente intuibile. A fare convergere le preferenze su Berlino non ci sono solo i rapporti diplomatici fra i due Paesi, che prima dell’inizio della guerra in Ucraina erano eccellenti, ma anche il fatto che, dopo l’inizio del conflitto contro Kiev, membri dell’Ue appartenenti all’ex patto di Varsavia, come Polonia o Repubblica Ceca hanno avviato restrizioni a chi proviene dalla Russia. Paesi come la Lettonia o la Bulgaria, hanno imposto il divieto di ingresso e circolazione ad auto con targa russa. Le alternative che rimangono, dunque, sono molte meno di quelle sulla carta.

Fonte: Avvenire 

La grande fuga dalla guerra
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/kiev-combatte-l-altro-fronte-quello-del-no-non-vo