[Pace] Perché l'attacco di Hamas, perché ora



Perché l’attacco adesso?

L’obiettivo dichiarato per l’apertura del conflitto è la liberazione dei luoghi santi islamici e l’indipendenza dei Territori palestinesi. Ma le ragioni sono evidentemente altre: sono in corso trattative tra Israele e Arabia Saudita per un allargamento dei cosiddetti Accordi di Abramo del 2020 che, sponsorizzati dagli Stati Uniti di Trump, hanno aperto o riavviato canali diplomatici tra lo Stato ebraico ed Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Marocco e Sudan. Riad punta a isolare proprio Teheran e integrare nella regione la sua economia post-petrolifera. D’altra parte, uno dei temi sul tavolo sono le concessioni che Israele dovrebbe fare all’Anp dell’87enne Abu Mazen per riprendere le trattative di pace. Tutto questo è inviso ad Hamas (e ai suoi alleati).


Che cos’è Hamas?

Hamas è un’organizzazione palestinese di estremismo islamico considerata terroristica da Israele ma anche da Unione Europea e Stati Uniti. Il suo braccio militare sono le Brigate Ezzedin al-Qassam. Fondata nel 1987 sotto la pressione della prima intifada per combattere con atti di terrorismo lo Stato di Israele, di cui invoca la distruzione, ha rivendicato numerosi attentati suicidi contro civili e, dal 2011, ha più volte attaccato Israele con razzi. Nella Striscia di Gaza Hamas si è guadagnata popolarità gestendo programmi sociali quali ospedali, scuole e biblioteche, ma negli ultimi anni suscita malcontento. Lo Statuto di Hamas propone il ritorno della Palestina alla sua condizione precoloniale con l’istituzione di uno Stato palestinese. Dal 2007 il presidente palestinese Mahmud Abbas ha messo fuorilegge le milizie di Hamas. Hamas gode delle simpatie dell’Iran e del Libano.

L’Autorità nazionale palestinese al momento è debole e screditata.


Fonte: https://www.avvenire.it/mondo/pagine/dieci-domande-sulla-guerra-israele-hamas