[Pace] A Milano contestato il Comune che dà il patrocinio ad una mostra celebrativa del Battaglione Azov. Il consolato ucraino difende la mostra e respinge le contestazioni
- Subject: [Pace] A Milano contestato il Comune che dà il patrocinio ad una mostra celebrativa del Battaglione Azov. Il consolato ucraino difende la mostra e respinge le contestazioni
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Sat, 9 Sep 2023 20:17:39 +0200
MILANO. Sono quasi 200 le mail arrivate all'indirizzo del Municipio 1 di Milano a causa del patrocinio concesso alla mostra "Eyes of Mariupol", esposta al pubblico in via Dante dal 3 al 17 settembre e successivamente al Museo del Risorgimento. Insulti e accuse di «normalizzare il neonazismo». La mostra doveva essere un racconto della resistenza degli ucraini a Mariupol attaccata dall'invasore russo: una iniziativa «volta a raccontare le vite e i volti dei difensori delle acciaierie Azvostal durante l’invasione russa», si legge sul documento della delibera di giunta datato 20 luglio. La mostra è stata voluta e organizzata dall'associazione UaMi, con il patrocinio del Municipio 1, del Comune di Milano e del Consolato Generale d'Ucraina a Milano.
Ma la polemica è nata per scelta della foto usata sulla locandina: un ritratto in bianco e nero del volto di Denys Prokopenko, comandante del Battaglione Azov, la cui carriera militare è fortemente segnata dalla militanza attiva nel gruppo ultras neonazista “White Boys Club” supporters della squadra di calcio di Kiev, la Dynamo Kyiv. Una foto che non solo ha imbarazzato presidente e assessori del Municipio 1 ma anche molti esponenti della maggioranza di centrosinistra a Palazzo Marino.
Quello dei "White Boys Club", infatti, è gruppo di ultras nato prima di Maidan, il cui simbolo era la croce celtica e l’aquila imperiale nazista. Sfruttando i sentimenti di ribellione e di controcultura dei giovani ucraini dell’era post-sovietica non è mai stato un gruppo di supporter calcistici ma una vera e propria scuola di neonazisti che diffondeva la cultura fascista, l’odio verso ebrei, “negri” e immigrati.
L'esposizione, però, «doveva essere un'occasione di conoscenza della storia di questa resistenza, non una celebrazione», spiega il presidente del Municipio 1, Mattia Abdul Ismahil. «Abbiamo concesso il patrocinio tecnico di concerto con l'ufficio relazioni internazionali del Comune e dopo valutazioni della Direzione Cultura sulla base di una proposta culturale che ci sembrava valida. Non c'era alcun riferimento al neonazismo. Certo, il Battaglione Azov fa parte della resistenza di Mariupol ma questo non vuol dire celebrarlo. Resta da capire l'opportunità di quella foto posta in primo piano».
Da Palazzo Marino, intanto, nessun commento mentre c'è già qualche consigliere di maggioranza che prova a gettare la croce sul sindaco Beppe Sala: "Non in mio nome", scrive su Facebook Enrico Fedrighini.
Intanto, sul web impazza la polemica: «Lo sguardo del "difensore" sulle foto è quello di Denys Prokopenko, suprematista bianco e comandante del Battaglione Azov. Non ci venissero a dirci che per gli ucraini quelli sono come partigiani", si legge in alcuni post sui social della pagina "Comitato Donbass».
«È così che il Comune di Milano, tanto attento ai diritti promuove la pace? Riteniamo gravissimo questo patrocinio e chiediamo l’annullamento dell’evento che propaganda la guerra come valore e distorce la realtà. La guerra non è un servizio fotografico ma un massacro che va fermato subito. Fuori la guerra da Milano», si legge nella nota di Rifondazione Comunista Milano. Resta da capire se, come qualcuno ipotizza, l'esposizione verrà sospesa.
Altre informazioni su
ANSA - 'Comune Milano patrocina mostra su battaglione Azov', polemica
Open - Il console russo attacca il sindaco Sala: «Milano dà spazio ai nazifascisti di Azov»
https://www.open.online/2023/09/09/console-russo-lettera-sindaco-sala-mostra-battaglione-azov/
Repubblica Milano - “Il Comune dà spazio ai nazifascisti”
Mostra contestata sul Battaglione Azov, il console ucraino: “In Italia propaganda russa influente”
"Le recenti polemiche legate alla mostra 'Eyes of Mariupol', esposta al pubblico in via Dante dal 3 al 17 settembre su gentile autorizzazione del Municipio 1 del Comune di Milano, dimostrano ancora una volta quanto influente sia la macchina propagandistica russa". Lo sottolinea sulle sue pagine social il console generale d'Ucraina a Milano Andrii Kartysh in risposta alle proteste arrivate da più parti, anche dal console russo a Milano, sulla mostra che farebbe propaganda ai "nazifascisti" del Battaglione Azov, visto anche che la locandina dell'esposizione ritrae un suo comandante.
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