[Pace] “Difende costantemente il diritto all’obiezione di coscienza". Yurii Sheliazhenko sotto accusa in Ucraina. Oggi Avvenire ha dato nuovamente spazio alla sua storia citando l'impegno di PeaceLink sul caso



Rischia una pena fino a cinque anni di carcere e il sequestro dei beni Yurii Sheliazhenko, il leader del Movimento pacifista ucraino che nei giorni scorsi aveva subito una perquisizione nel suo appartamento e il sequestro di cellulare e computer. Il tribunale del distretto di Solomyanskyi, nei pressi di Kyiv, ha fatto scattare nei suoi confronti le misure di restrizione della libertà personale con l’accusa di aver diffuso informazioni di natura anti-ucraina chiamando la popolazione al rifiuto del servizio militare. 

“Difende costantemente il diritto all’obiezione di coscienza – si legge nel provvedimento contro di lui, le cui motivazioni saranno depositate il 18 agosto –, partecipa attivamente a forum di discussione internazionali, monitora questioni legali e diffonde appelli a evitare la mobilitazione nell’esercito”. Il rischio concreto è che venga accusato anche di giustificare la guerra di aggressione russa, reato che comporta una pena di almeno cinque anni di carcere. I servizi segreti ucraini lo tengono sotto controllo da tempo e lo considerano un pericolo per la sicurezza nazionale a causa delle opinioni pacifiste che condivide pubblicamente attraverso i social network. 

“Yurii Sheliazhenko è apprezzato a livello internazionale per il suo coraggio, la sua cultura e la sua coerenza ma in Ucraina non c’è spazio per il dissenso pacifista”, commenta il presidente della rete pacifista PeaceLink Alessandro Marescotti. “Quanto sta accadendo a lui è un avvertimento a tutti gli obiettori di coscienza ucraini e svela il patriottismo di facciata che ha contraddistinto finora la narrazione della guerra di resistenza ucraina, come dimostra anche la corruzione dilagante nelle forze armate di Kiev”. 

Intanto Sheliazhenko – che ha già presentato un ricorso alla Corte costituzionale - sta ricevendo attestati di solidarietà e sostegno da ogni parte del mondo.

Riccardo Michelucci
Avvenire 18.8.2023