[Pace] Ucraina, denunciato il pacifista Yurii Sheliazenko. "Solidarietà di Pax Christi"



È appena rientrato da Lisbona dove ha partecipato alla Gmg con i giovani della sua diocesi, monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi e vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti. E ricordando le parole pronunciate dal Papa il 2 agosto («si investe più sulle armi che sul futuro dei figli»), il vescovo coglie la ricorrenza del martirio di Franz Jägerstätter, ucciso il 9 agosto del 1943, per ricordare che 80 anni dopo in Europa ancora viene perseguito chi rifiuta la guerra, solidarizzando con Yurii Sheliazhenko, leader del Movimento pacifista ucraino in attesa di giudizio. Sheliazenko è da tempo sostenuto, anche nelle spese legali, dal Movimento Nonviolento che sta aiutando i movimenti pacifisti di Ucraina, Russia e Bielorussia.

«Voglio esprimere piena solidarietà a Yurii Sheliazhenko, leader del Movimento Pacifista Ucraino - dice il presidente di Pax Christi monsignor Giovanni Ricchiuti - che proprio in questi giorni ha subito una perquisizione ed è stato denunciato dai Servizi di Sicurezza. Rischia il rinvio a giudizio e dunque un processo e la condanna. Alcuni di Pax Christi lo hanno incontrato a Kiev a fine settembre, con una Carovana di #Stopthewarnow. Insieme a tanti movimenti di donne e uomini di pace chiediamo per tutti gli obiettori di coscienza piena vicinanza e sostegno da parte delle autorità di tutta Europa, a partire dall’Italia. La pace non è un crimine e non può essere processata. Già durante la marcia della pace ad Altamura, lo scorso 31 dicembre avevamo dato voce a obiettori della Russia, Ucraina e Palestina. Che esempio diamo ai giovani se, noi adulti, parliamo di pace ma poi scegliamo la guerra?»

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