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[Pace] "Ricordiamo al governo ucraino che il pacifismo non è un crimine negli Stati democratici". I pacifisti europei difendono il pacifista ucraino Yurii Sheliazhenko

Siamo preoccupati dal fatto che il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina abbia fatto irruzione nell’appartamento di Yurii Sheliazhenko il 3 agosto 2023, e abbia condotto un’operazione illegale di perquisizione e sequestro, non trovando nulla di criminale e portando via il suo telefono, il suo computer e alcuni documenti del Movimento Pacifista Ucraino. Protestiamo fortemente per le molestie subite da Yurii Sheliazhenko, che è stato convocato per un interrogatorio il 7, 8 e 9 agosto 2023.


Ricordiamo al governo ucraino che il pacifismo non è un crimine negli Stati democratici. Chiediamo che l’accusa contro Yurii Sheliazhenko sia immediatamente ritirata e che i diritti umani siano pienamente protetti, compresi il diritto alla libertà di espressione e il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, che è inerente al diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione, garantito, tra l’altro, dall’articolo 9 della Convenzione europea dei diritti umani e dall’articolo 18 del Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), che è inderogabile anche in un momento di emergenza pubblica, come stabilito dall’articolo 4(2) dell’ICCPR.


Yurii Sheliazhenko è un noto obiettore di coscienza, pacifista, difensore dei diritti umani e avvocato. Condanniamo fermamente tutte le azioni di molestia e tutti i tentativi di intimidazione contro di lui e contro  il Movimento Pacifista Ucraino, così come tutti i casi di reclutamento forzato e persino di rapimento di coscritti negli eserciti coinvolti e tutte le persecuzioni di obiettori di coscienza, disertori e manifestanti nonviolenti contro la guerra.


Firmato 

L’Ufficio Europeo per l’Obiezione di Coscienza (EBCO), l’Internazionale dei Resistenti alla Guerra (WRI), l’International Fellowship of Reconciliation (IFOR) e la Connection e.V. (Germania) 


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https://www.pressenza.com/it/2023/08/protesta-internazionale-per-le-accuse-a-yurii-sheliazhenko/